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Ragù di carne: la ricetta tra Piazza Maggiore e i colli bolognesi

Ragù di carne: la ricetta bolognese

Ecco la storia e la ricetta del ragù di carne alla bolognese!

Il ragù di carne è una delle ricette della domenica più apprezzate nel mondo, ma fate attenzione a non confonderlo con l’originale Ragù alla Bolognese.

Le origini del ragù alla bolognese

Il ragù alla bolognese ha origine intorno al 1700, epoca in cui, nelle corti delle famiglie più ricche, si preparava una salsa di carne di cui era usato solo il fondo. Proprio in quegli anni, il cuoco di un noto cardinale, condì i maccheroni con la carne di quella salsa e nacque così il primo ragù alla bolognese che, nel 1800, divenne il piatto ufficiale dei giorni di festa.

Proprio come accadde per altre ricette italianissime nella loro origine, ma di grande impatto internazionale, il termine “ragù”, deriva da due parole francesi:

- Ragouter: letteralmente “risvegliare l’appetito”;

- Ragoutier: era l’antico contenitore dele salse usato ancora oggi nelle tavole più formali.

I diversi ragù italiani

ragu di carne

In Italia, nonostante il ragù alla bolognese sia il re indiscusso, da zona a zona esistono diverse varianti sul tema. I ragù di carne più famosi d’Italia sono:

- Ragù napoletano: questo ragù di carne, a differenza del ragù alla bolognese, contiene pezzi di carne interi e si prepara con manzo, vitello e maiale. Con il ragù napoletano si condiscono gli ziti, tipica pasta napoletana a trafilatura liscia simile ad un piccolo cilindro lungo come uno spaghetto che viene tagliato in 3-4 parti della cottura.

- Ragù barese: come per il ragù napoletano, anche in questo ragù pugliese, i pezzi di carni vengono aggiunti interi e cotti in molta salsa di pomodoro per ore. La carne per preparare il ragù barese è quella di agnello, manzo e costine di maiale. Con il ragù barese si condiscono le famosissime orecchiette, perfette anche con le cime di rapa!

- Ragù alla bolognese: si tratta del ragù per eccellezza. La sua ricetta è stata depositata, nel 1982, all’Accademia Italiana della Cucina e benchè sia tra le ricette italiane più imitate nel mondo, il vero ragù alla bolognese prevede una preparazione precisa e inderogabile. Si prepara con polpa di manzo, pancetta, tempo e passione. Per essere definito vero ragù alla bolognese, questo ragù di carne deve accompagnare solo pasta fresca all’uovo, più precisamente tagliatelle.

Attenzione alle imitazioni

Il ragù alla bolognese, è forse la ricetta più copiata al mondo. All’estero, ogni intingolo con salsa di pomodoro, è impropriamente chiamato ragù alla bolognese, ma il vero ragù di carne non è mai usato per condire spaghetti o linguine, questo andrebbe detto a tutti gli appassionati di cucina italiana nel mondo.

I segreti per un ragù perfetto

ragù

Ci sono 4 segreti per preparare il ragù perfetto:

1. il tempo: gesti lenti, pazienza e una lunga cottura sono gli ingredienti principali di un perfetto ragù alla bolognese. Non abbiate fretta e fate sobbollire il vostro ragù per ore, solo così otterrete il sapore originale;

2. gli odori: anche se molti insaporiscono il ragù con erbe aromatiche e mazzetti guarniti, il vero ragù alla bolognese ha solo 3 odori, sedano, carota e cipolla;

3. la pancetta: non tutti la mettono, ma nella ricetta originale è obbligatoria;

4. il pomodoro: per preparare il vero ragù emiliano, il pomodoro non deve essere in grandi quantità. La vera protagonista di questa apprezzatissima ricetta centenaria è la carne.

Come sempre, per tutte le preparazioni tradizionali e non, è necessario usare ingredienti di primissima qualità da trattare con amore.

Giro a Bologna, la città del ragù alla bolognese, in 5 cose da vedere!

Una città straordinaria come Bologna non poteva che essere la culla di una delle salse più gustose al mondo. Ma nonostante la meraviglia delle tagliatelle, dei tortellini e, appunto, del ragù alla bolognese, questa città non ha solo il cibo come vanto.

Antica città universitaria e protagonista di poesie e canzoni di tutti i tempi, Bologna è una città piena di attrattive, ma a misura d’uomo; lungo i suoi chilometrici portici, scorrono storia, curiosità e attrazioni che non hanno nulla da invidiare alle più grandi città italiane. Ma quali sono le cose più interessanti da vedere a Bologna? Dalle due torri, emblema di questa città, ai favolosi colli che la circondano, Bologna è in grado di sorprendere ogni volta anche i suoi abitanti, ma se organizzate un viaggio qui, eccovi le 5 cose che non potete perdere:

1. Via dell’Indipendenza

Non esiste gita a Bologna senza visitare Via dell’Indipendenza, la via dello shopping per eccellenza che unisce la stazione alla centralissima Piazza Maggiore. Curiosate nei negozi e camminate sotto i portici che vi offriranno il loro riparo per tutto il tragitto.

2. Sala Borsa

sala borsa

Proprio sul finire di Via dell’Indipendenza, fate una tappa in Sala Borsa. Qui è racchiusa l’essenza di questa poliedrica città universitaria. Inaugurata nel 2001, Sala Borsa è il centro culturale di Bologna, perdetevi tra le centinaia di libri e le interessanti esposizioni temporanee. Poi fermatevi e guardate il pavimento in vetro, attraverso il quale è possibile ammirare gli scavi sotterranei e i reperti archeologici risalenti al VII secolo a.C.

3. La statua del Nettuno

Davanti a Sala Borsa si alza, in tutta la sua magnificenza, la statua dl Nettuno. La maestosità di questa scultura non vi lascerà indifferenti e se siete amanti delle curiosità, affiancate un bolognese e chiedete di indicarvi la “prospettiva della vergogna”.

4. Lo strano effetto del Voltone di Palazzo del Podestà

Accanto a Piazza Maggiore, camminate sul perimetro del quadrato sotto la volta di Palazzo del Podestà, qui un altro segreto vi stupirà. Percorrendo le strade del sottopassaggio, noterete sicuramente qualcuno, ai quattro angoli, rivolto con la faccia verso il muro. Parlando anche a bassa voce verso uno dei quattro angoli, la persona all’angolo opposto al vostro, potrà sentire chiaramente quello che dite. Molto divertente!

5. Piazza Santo Stefano

piazza santo stefano

Ingredienti:

- 300 gr di Macinato di Bovino AIA
- 150 gr di Fette di Pancetta AIA
- 50 gr di carota
- 50 gr di costa di sedano
- 50 gr di cipolla
- 300 gr di passata di pomodoro
- Mezzo bicchiere di vino bianco secco
- Mezzo bicchiere di latte
- Qualche mestolo di brodo
- Olio extravergine di oliva
- Sale
- Pepe

Preparazione:

Tritate la pancetta e scioglietela in un tegame con 3 cucchiai di olio extravergine di oliva e il trito finissimo di verdure. Fate appassire sedano, carota e cipolla, poi unite il macinato di bovino e rosolatelo bene. Sfumate la carne con il vino, mescolate bene e fate cuocere fino a quando non sarà completamente evaporato il liquido. A questo punto aggiungete la passata di pomodoro, abbassate il fuoco al minimo e lasciate sobbollire per 2 ore. Se necessario, durante la cottura, aggiungete qualche cucchiaio di brodo. A cottura quasi ultimata, unite il latte per attenuare l’acidità del pomodoro.

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Assistente Chef AIA

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