Utensili per la carne: gli indispensabili
Come è impossibile cuocere un perfetto uovo alla coque senza un timer, anche per preparare la carne servono strumenti indispensabili che renderanno perfette le vostre ricette. Di utensili per la carne ne esistono decine, ma noi partiremo da quelli che sono realmente necessari in cucina e che renderanno più agile anche la preparazione più complessa.
Tra gli utensili della carne ci sono accessori di cucina che servono anche per altre preparazioni:
taglieri: sono molto importanti per il taglio della carne sia cotta che prima della cottura. Scegliete taglieri in plastica o silicone che possono andare anche in lavastoviglie dopo l’utilizzo. Se preferite i taglieri di legno ricordatevi di pulirli con cura seguendo tutte queste indicazioni;
pentole: non servono numerosi pezzi ma una buona batteria di pentole deve comprendere padelle, tegami e teglie di varie dimensioni. Preferite pentole antiaderenti in modo da ridurre al minimo il rischio di bruciare la carne;
forno: non si tratta ovviamente di un utensile ma di un elettrodomestico, è tuttavia indispensabile per la cottura degli arrosti e non solo;
Tutti i segreti della cottura al forno, qui.
barbecue: se siete amanti della carne vi servirà un barbecue per la grigliata con pinze, guanti e forchettoni in coordinato.
Eccovi tutti gli attrezzi e i trucchi per la grigliata perfetta!
Una volta costruita la base possiamo iniziare ad entrare nel fantastico mondo degli utensili da carne!
Utensili per la carne: termometro da cucina
Potrà sembrarvi uno strumento adatto solo ai grandi chef, ma non è così! Il termometro da cucina è indispensabile per cuocere la carne alle temperature più adatte e per stabilire il giusto grado di cottura a seconda dei gusti. Leggete qui come utilizzarlo al meglio!
Utensili per la carne: microonde
Come tutti sanno, il microonde è un elettrodomestico e non un utensile, ma la sua presenza in cucina è comunque utilissima quando si parla di cottura della carne. Il microonde non solo vi servirà per le cotture veloci, ma vi sarà di grande aiuto per scongelare la carne anche all’ultimo momento.
Utensili per la carne: batticarne
Questo è uno strumento che nei cassetti dei tavoli in formica delle nonne non mancava mai. Oggi esistono batticarne di design e il loro utilizzo continua ad essere necessario in cucina. Usate il batticarne per intenerire bistecche e tagli di polpa, in questo modo la carne sarà molto più tenera.
Utensili per la carne: ago, filo e spago
No non dovrete ricamare, ma questi strumenti sono preziosissimi per legare arrosti, polpettoni e tasche da fare ripiene. Eccovi qui tutti i consigli per legare l’arrosto.
Utensili per la carne: pennello da cucina
Se pensate che il pennello da cucina sia utile solo per preparare i dolci o per spennellare la superficie della pasta sfoglia prima della cottura, vi sbagliate. Il pennello da cucina è utile per glassare la carne e per renderla più succulenta con la sua stessa marinata durante la cottura al forno o alla griglia.
Utensili per la carne: siringa per marinatura
Con la marinatura tradizionale, la carne è posta in un recipiente con varie spezie ed erbe aromatiche per insaporirsi e intenerirsi. Grazie alla siringa per la marinatura, la marinata potrà essere inserita anche al cuore del vostro taglio di carne. Il risultato? Più sapore per una carne ancora più tenera.
Utensili per la carne: coltelli
Per i coltelli da carne è necessario aprire un capitolo dedicato. I coltelli in cucina sono fondamentali per la riuscita delle ricette non solo per il taglio. Ecco una piccola guida pratica ai coltelli necessari quando in cucina si parla di carne:
coltello per disossare: utile per disossare il pollo, le costine e per ricavare la polpa;
trinciante: indispensabile per affettare e tritare;
trinciapollo: andate matti per il pollo al forno? Ecco un utensile perfetto per porzionarlo senza rovinare la sua carne;
forchettone: rientra nelle lame indispensabili per la cottura della carne anche se non è un vero e proprio coltello. Il forchettone non serve per girare la carne in cottura ma per agevolare il taglio di arrosti e brasati prima del servizio;
affilatore: è utilissimo per rendere sempre perfette tutte le lame, un coltello che non taglia è molto più pericoloso di un coltello molto tagliente!
5 utensili che hai in cucina e non sai cosa sono
Che siate cuochi provetti o alle prime armi, gli utensili da cucina restano uno dei grandi misteri dei vostri cassetti. Questi oggetti, dalle forme più strane, non avete idea di come siano entrati in casa vostra e non riuscite a immaginare a cosa possano mai servire.
Quello che non vi aspettate è che questi utensili possono davvero migliorarvi la vita in cucina o, se non altro, il solo fatto che sappiate usarli vi conferirà una tale autorevolezza da farvi diventare lo chef di riferimento.
E se siete davvero alle prime armi in cucina, seguite questi suggerimenti base, che vi faranno avvicinare ai fornelli con le idee chiare!
Scoprite quindi i 5 utensili che avete in cucina e non sapete cosa sono!
1. I 5 utensili che hai in cucina e non sai cosa sono: riccioli di burro.
Vi è mai capitato di andare a colazione in un grande hotel internazionale o in una brasserie francese e di vedere soffici riccioli di burro che accompagnano il pane tostato? C'è uno strumento che serve per realizzare riccioli di burro così perfetti da poter essere messi anche sulla tavola più raffinata. A forma di uncino, con la lama zigrinata, lo strumento per creare i riccioli di burro è facilissimo da utilizzare. Fate scorrere la sua lama sul panetto di burro e tirate verso di voi. La striscia di burro si avvolgerà su se stessa e darà vita ad un ricciolo di burro davvero esemplare!
2. I 5 utensili che hai in cucina e non sai cosa sono: facciamoci due spaghetti.
Quante volte facendo le porzioni ad occhio avete sbagliato e vi siete dovuti accontentare di un piatto di pasta talmente misero che avete dovuto rimettere a bollire dell’altra pasta? Se la risposta è più di tre volte, allora questo strumento vi cambierà la vita!
Questo strumento è utilissimo per dosare il giusto quantitativo di spaghetti da buttare nell'acqua per 2, 4 o più persone. Ogni cerchio è stato accuratamente rodato per le varie porzioni, che di solito vengono indicate sul retro. Sistemando dentro ogni cerchio gli spaghetti, non sbaglierete mai più le dosi!
3. I 5 utensili che hai in cucina e non sai cosa sono: buona la scorza, meglio l'ingegno.
Le avete viste trionfare sui cocktail o decorare i piatti dei ristoranti: una scorzetta di limone sembra essere il segreto dei veri grandi cuochi, ma tagliarla con il coltello (tra l’altro poco affilato) non è semplice. Ecco allora che avete bisogno di questo utensile da cucina: un piccolo rastrellino che serve proprio per ricavare la scorza degli agrumi solo nella parte colorata, quella ideale per preparare fili di canditi o per arricchire e decorare preparazioni sia dolci che salate.
5. I 5 utensili che hai in cucina e non sai cosa sono: scavando si impara.
Cercate uno strumento che vi aiuti a scavare la frutta per le macedonie o gli ortaggi per preparare le verdure ripiene? Eccovi accontentati! Questo fantastico strumento, che può sembrare un comune leva torsoli, grazie alla sua lama riesce a scavare perfettamente frutta e verdura, facilitando così le vostre preparazioni!
Pasta fatta in casa: tutti gli attrezzi
Fare la pasta in casa è un attività in cui la tradizione rivive in cucina e nel piatto si ha la certezza di fare arrivare un ingrediente genuino, fatto con le proprie mani che, anche per questo, risulta ancora più buono. Ecco tutti i segreti per fare la pasta all’uovo in casa.
Fare la pasta in casa non è difficile: l’importante è seguire il giusto procedimento, utilizzare materie prime di qualità e soprattutto usare gli attrezzi giusti. Oggi AIA vi viene in aiuto e vi suggerisce gli attrezzi indispensabili per fare la pasta in casa i maniera davvero impeccabile.
Dal mattarello alla rotella, ecco gli attrezzi irrinunciabili per fare la pasta fatta in casa!
Mattarello
Il mattarello non deve mai mancare in casa, specie se avete intenzione di fare la pasta in casa. Il mattarello vi permetterà di stendere la pasta così da renderla sottile nella misura che preferite.
Macchina per stendere la pasta
Per stendere la pasta potete anche mettere il mattarello da parte e optare per la macchina per stendere la pasta , che vi risparmierà lo sforzo manuale. Molti la preferiscono perché riesce a dare automaticamente lo spessore da noi impostato. La macchina per stendere la pasta è perfetta per ottenere tagliatelle e sfoglie per lasagne al forno, cannelloni, ravioli e tortellini. Potete scegliere la macchina a manovella oppure optare per la macchina per la pasta motorizzata.
Rotella tagliapasta
La rotella è un altro utensile indispensabile per fare la pasta in casa. La rotella è infatti l’attrezzo utile pe fare ravioli dai bordi merlettati o per fare le lasagne ricce. La rotella può inoltre anche esser usata per ottenere le decorazioni per le crostate ed è quini bene averne una nella propria cucina.
Secca pasta
Indispensabile per chi, ad esempio vuol preparare le tagliatelle, il secca pasta non deve mancare in cucina se volete fare la pasta in casa. Il secca pasta è perfetto anche se voete preparare le pappardelle, i ravioli e i tortelli. Basterà appendere le tagliatelle, i tagliolini o gli spaghetti alla chitarra così che possano asciugarsi in maniera corretta e al momento della cottura non si attaccheranno tra di loro.
Attrezzi e trucchi per diventare il re della grigliata
Con la bella stagiona, torna la voglia di stare all’aperto e di ritrovarsi con amici e parenti per organizzare una grigliata di carne. Se però volete stupire tutti e diventare i re della grigliata, abbiamo tanti suggerimenti per voi: consigli, errori da evitare e piccoli trucchi che faranno di voi i re della grigliata! Per far si che la vostra grigliata sia davvero perfetta, dovrete prestare attenzione ad ogni particolare e non lasciare nulla al caso.
Ecco allora tanti consigli e suggerimenti per diventare i re della grigliata!
1. Gli attrezzi indispensabili
Per prima cosa prestate attenzione agli attrezzi utili per far si che la vostra grigliata sia un vero successo. In questo caso non dovete improvvisare ma munirvi di tutto l’occorrente per non farvi trovare impreparati. Oltre a una griglia e alle pinze per girare le vostre salamelle ci sono tanti altri utensili che perfezioneranno il vostro BBQ. Quali? Ecco un elenco di tutti gli accessori necessari per la vostra grigliata da sogno!
2. Erbe aromatiche
Per poter rendere la carne saporita e ancora più succulenta, non dimenticatevi delle erbe aromatiche! Se ad esempio, volete grigliare la carne di vitello e manzo le erbe aromatiche più adatte per questa tipologia di carne sono: origano, prezzemolo, salvia, timo e rosmarino. Se invece avete intenzione di cucinare la carne di maiale, potete utilizzare il cumino, il finocchietto o anche la senape. Infine, per condire la salsiccia optate per rosmarino e salvia, ma anche coriandolo, santoreggia, o dragoncello. Ecco la guida completa per condire la carne con le erbe aromatiche più adatte!
3. I contorni sfiziosi
Oltre alle bruschette e ai crostini che potete servire ai vostri ospiti come stuzzichino, tanti sono i contorni che vi suggeriamo di abbinare alla carne per rendere la vostra grigliata davvero perfetta! Ecco qualche ricetta sfiziosa:
- Zucchine gratinate, fritte o trifolate
4. Gli errori da evitare
Se volete diventare i re della grigliata dovrete inoltre stare attenti a non commettere alcuni errori che rischierebbero di rovinare il vostro barbecue! Dalla temperatura del barbecue al grado di cottura della carne, ecco tutti gli errori da evitare per una grigliata davvero perfetta!
5. Come marinare la carne
La marinatura è un'emulsione formata da una parte acida e una grassa, con l'aggiunta di erbe e spezie, che dovrà avvolgere la carne per diverse ore prima della grigliata. Grazie alla marinatura, la carne acquisirà un sapore intenso e persistente, ottenendo una morbidezza davvero unica! Gli ingredienti fondamentali della marinatura della carne sono:
- una parte acida: succo di limone, aceto, vino bianco
- una parte grassa: olio, burro
- una parte stabilizzante: senape, maionese, lecitina di soia
- spezie e aromi
Ecco tutti i segreti per marinare la carne come dei veri re della grigliata!
Coppapasta, cos’è e tutti gli usi
Il coppapasta è un alleato indispensabile in cucina, ecco come utilizzarlo al meglio
In cucina ci sono degli attrezzi (ma anche degli alimenti, come ad esempio le uova) perfetti per essere utilizzati in tantissimi modi: basta vedere quanti usi del coppapasta ci sono. In cucina è una vera e propria arma segreta per impiattare perfettamente anche le ricette più semplici, tagliare la pasta fresca alla perfezione oppure creare hamburger delle stesse dimensioni e perfettamente tondi.
Che cos’è il coppapasta
Di base si tratta di uno stampo senza fondo, principalmente tondo, in acciaio inox 18/10 di diametro variabile. Vista, però, la crescita della popolarità di questi strumenti in cucina, oggi sono disponibili in una grandissima varietà di forme e dimensioni, che consentono di creare geometrie molto particolari nei piatti.
La loro versatilità e particolarità è che hanno una parte tagliente e una no, in modo da poter essere adoperati per tagliare o per dare la forma alle pietanze da servire.
Usi del coppapasta
Per dare la forma ideale alla pasta fresca o impiattare il vostro piatto come veri chef, ma anche per non rovinare un dolce in crosta, ecco quali sono gli usi del coppapasta.
1. Per tagliare la pasta fresca
Per avere ravioli o tortelli perfetti, il coppapasta è lo strumento giusto. Questo attrezzo da cucina, infatti, ha come uso principale quello di tagliare (ovvero coppare) la pasta all’uovo della grandezza giusta e di dimensioni regolari. Allo stesso modo si adopera anche per ottenere biscotti e biscottini di ogni forma e dimensione oppure per ritagliare pandispagna o altre basi per dolci.
2. Per impiattare
Non finisce qui però: con un coppapasta è facile impiattare in maniera precisa ed ordinata qualsiasi ricetta o cibo, dandogli forma tonda, quadrata, rettangolare, triangolare, a goccia, a fiore o a cuore. Questi strumenti vanno appoggiati sul piatto e poi possono essere riempiti con pasta, riso, verdure, crema, mousse, purè di verdure o di patate, impasti o qualsiasi altro alimento. Si possono creare degli strati oppure solo dare forma a un risotto o a un dolce senza cottura, ad esempio. Una volta riempiti, vanno sfilati, dopo aver leggermente pressato il contenuto con il dorso di un cucchiaio, e la portata può essere servita. Volendo, potreste anche leggermente imburrare oppure ungere l’interno del coppapasta, in modo da sfilarlo in maniera ancora più agevole.
3. Per i dolci
Alcuni dolci, come la classica torta di mele americana coperta da uno strato di impasto oppure la chicken pie, ma anche lo Strudel o diverse preparazioni in crosta, che hanno tanto ripieno o una farcia particolarmente umida, hanno bisogno di una piccola apertura sulla superficie da cui possa fuoriuscire il vapore che si produce in cottura e che potrebbe inumidire troppo la preparazione. In alcuni casi bastano dei semplici taglietti in superficie, in altri potrebbe essere necessario realizzare un piccolo camino. I coppapasta tondi o quadrati più piccini possono essere utilizzati anche con questa funzione: basterà inserirli sulla superficie, ritagliando l’apertura e lasciarli durante la cottura, eliminandoli al momento di portare in tavola la pietanza.
Come farli in casa
Se non riuscite a trovare dei coppapasta adatti alle vostre esigenze, potete farli anche in casa, basta veramente solo un po’ di manualità. Si possono usare le teglie usa e getta o semplicemente un foglio di alluminio.
Nel primo caso basterà ritagliare il fondo e utilizzare solo il bordo esterno, a cui dare la forma e la dimensione cercata, da fissare con un pezzetto di nastro adesivo.
Per ottenere, invece, un coppapasta da un foglio d’alluminio, piegatene uno su se stesso fino a ottenere l’altezza desiderata. Dategli la forma e la dimensione giusta e, anche in questo caso, fissate con del nastro adesivo.
Legna per affumicare: la guida pratica
Se siete amanti del barbecue e non ci rinuncereste mai per nulla al mondo, sia nella stagione estiva che in inverno, ecco una guida pratica della legna per affumicare. Ebbene sì, esistono diversi tipi di legna adatti per affumicare determinati tipi di cibo e carne e ciascuno con le proprie caratteristiche.
Con questa guida pratica vogliamo offrirvi una panoramica della legna per affumicare più adatta al tipo di carne che volete preparare in occasione del barbecue.
Affumicare la carne è molto più semplice di quello che pensiate e farlo a casa vi permetterà di ottenere carni dal profumo sempre diverso oltre a essere questa una delle tecniche che danno più soddisfazione ai veri appassionati della griglia. Per affumicare la carne seguite questi semplici passaggi!
Munitevi dei giusti attrezzi per la grigliata, affilate i coltelli per la carne e studiate questa breve guida alla legna per affumicare!
Iniziamo dal ciliegio: questa tipologia di legna permette di ottenere un’affumicatura dall’intensità non troppo accentuata, che rilascia un gusto fruttato. Optate per questo tipo di legna se avete intenzione di cucinare la carne di pollo o di maiale.
Anche il melo permette di ottenere un’affumicatura dall’intensità bassa, che rilascia una nota dolce e fruttata. Sceglietelo per affumicare il manzo, il maiale, il pollo e la selvaggina da piuma.
Mesquite è una tipologia di legna proveniente da una pianta tipica dell’America meridionale e del Messico dalla quale si ottengono note e profumi molto delicati. È ideale se avete intenzione di affumicare verdure o pesce.
L’Hickory è invece una tipologia di legno che viene ricavata da una pianta tipica del nord America, dal nome Carya. Il tipo di affumicatura che si ottiene è in questo caso forte e intensa (il profumo ricorda quello della pancetta). Utilizzatela per affumicare la carne rossa, il maiale, il manzo, l’agnello e i formaggi.
Infine, la legna ricavata dagli alberi Pecan, tipici anch’essi del Nord America, è ideale per affumicare a temperature molto basse. Il suo profumo è molto simile a quello rilasciato dall’affumicatura della tipologia Hickory ed è adatta per le preparazioni a base di pesce, formaggi e pollo.
Dove acquistare la legna per affumicare
L’Hickory è invece una tipologia di legno che viene ricavata da una pianta tipica del nord America, dal nome Carya. Il tipo di affumicatura che si ottiene è in questo caso forte e intensa (il profumo ricorda quello della pancetta). Utilizzatela per affumicare la carne rossa, il maiale, il manzo, l’agnello e i formaggi.
Infine, la legna ricavata dagli alberi Pecan, tipici anch’essi del Nord America, è ideale per affumicare a temperature molto basse. Il suo profumo è molto simile a quello rilasciato dall’affumicatura della tipologia Hickory ed è adatta per le preparazioni a base di pesce, formaggi e pollo.
Dove acquistare la legna per affumicare
La legna per affumicare può essere facilmente acquistabile online, nei siti dedicati agli appassionati di barbecue. Potrete così acquistare tipologie e quantitativi a seconda delle vostre esigenze.
Barbecue, come marinare con la siringa da cucina
Quando si parla di barbecue, la marinatura della carne diventa una faccenda molto seria ed importante. Ogni tipologia di carne deve essere marinata prima di passare alla cottura sulla griglia. Ci sono diverse tecniche per insaporire la carne, ma marinare con la siringa da cucina vi renderà i veri re del barbecue.
Marinare con la siringa riguarda pezzature di carne di un certo spessore e consiste nell’iniettare la marinata in più punti della carne. Questa tecnica si esegue esclusivamente con siringhe da cucina che abbiano un collegamento tra aghi e serbatoio molto resistente.
Quali ingredienti usare per marinare con la siringa
Per marinare con la siringa dovrete usare una marinata composta da una parte grassa e due parti acide. Burro o olio aromatizzato andranno miscelati ad aceto, limone o lime ad esempio. Oltre a questi tradizionali ingredienti potrete aggiungere erbe aromatiche e spezie, ma anche senape e tabasco.
Marinare con la siringa significa quindi conferire alla carne un ottimo sapore e un carattere distintivo.
Come marinare con la siringa da cucina
Estraete la carne dal frigorifero e lasciatela riposare per 20 minuti, nel frattempo preparate la marinata. Iniettate la marinata in più punti e fate poi riposare la carne per qualche ora in frigorifero. Questa tecnica rende la carne molto morbida e saporita in tutti i suoi punti, anche quelli più magri.
Una volta trascorso il tempo di riposo potrete cuocere la vostra carne sul barbecue come fareste con una classica marinatura.
Ecco qui tutti i segreti della marinatura della carne!
Marinare le costine, tutte le marinate più gustose
Marinare con il latte di cocco, tutti i consigli
Termometro da cucina: tutti i segreti per utilizzarlo
Tra gli strumenti indispensabili in cucina, oltre a mestoli, padelle e piccoli elettrodomestici, c'è senza dubbio il termometro da cucina. Gli errori più comuni che si commettono quando si cucina, sono legati alla cottura sbagliata degli alimenti e questo spesso compromette pranzi e cene. Per questo il termometro da cucina, diventerà un'affidabile punto di riferimento.
Esistono diversi tipi di termometri da cucina, ma quello classico è un puntale di metallo collegato ad un termometro che, inserito in pentole, forno e alimenti, vi svelerà la temperatura in modo che possiate regolarvo con la cottura.
Prima di conoscere le diverse tipologie di termometro da cucina, è bene evidenziare le temperature da sapere:
- 30°C lievitazione di pane e pizza
- 50°C carne rossa cotta al sangue
- 62°C carne bianca, pesci interi al cartoccio o al forno
- 70°C carne rossa ben cotta
- 74°C bollito di manzo, fegatini, tacchino e coniglio
- 140°C reazione di Maillard (caramellizzazione degli zuccheri della carne ad esempio)
- 170°C-180°C olio per frittura
Termometro da cucina con sonda a filo
Si tratta del termometro più versatile, il suo lungo puntale in metallo consente di collocarlo ovunque, anche all'interno dell'arrosto. In commercio esistono diversi tipi di termometro a sonda, dalla programmazione manuale a quelli con la memeoria delle temperature.
Termometro da cucina per i fritti
Tramite una piccola morsa, questo termometro si può fissare al bordo di pentole e padelle e consente di conoscere a temperatura dell'olio in modo costante.
Termometro da cucina per il cioccolato
Questo termometro rileva le temperature da -20°C a +50°C. Tale strumento consente di prepaare cioccolatini, torte e dolci al cioccolato perfetti!
Termometro da cucina per la carne
IN grado di resistere alle alte temperature del forno, questo termometro è comodo per chi è alle prime armi in cucina, rileva i gradi e le temperature corrette e soprattutto consente di verificare la temperatura al cuore della carne.
Guida all’uso dei coltelli in cucina
Potrete fare a meno di tanti utensili in cucina, ma mai dei coltelli. I coltelli da cucina sono compagni fidati quando si tratta di cucinare bene. Carne, verdure e pesce devono essere tagliati nel modo corretto per diventare ricette gustose e indimenticabili.
Ricordate che in cucina è utilissimo l’affila coltelli, questo perché un coltello che non taglia è molto più pericoloso di un coltello ben affilato. Insieme a mestoli e alle pentole, i coltelli sono fondamentali per cucinare nel modo corretto. Ecco quali coltelli scegliere e come usarli!
Non metteteli in lavastoviglie
I coltelli da cucina costosi dalle lame prestigiose non devono mai essere messi in lavastoviglie specialmente se hanno il manico in legno. La lama, nella lavastoviglie, tende a frammentarsi e a perdere la sua capacità di taglio e sebbene non è sia una cosa visibile, è meglio non rischiare di rovinarla.
Ceramica o acciaio?
I coltelli in acciaio sono classici, raramente perdono l’affilatura e sono molto più maneggevoli. Questi coltelli da cucina sono leggeri e offrono ottime prestazioni per i tagli sottili. I coltelli in ceramica sono più contemporanei, ma per avere prestazioni analoghe a quelle dei classici coltelli bisogna spendere un po’ di più.
Quali sono i coltelli da cucina indispensabili
Il classico coltello da chef
Anche detto trinciante, il classico coltello da chef a lama triangolare è fondamentale in cucina. Le dimensioni della lama variano dai 15 ai 30 cm e l’estremità leggermente incurvata serve per tritare agevolmente. Il trinciante dovrà essere maneggevole e robusto per resistere a colpi e sollecitazioni.
Usatelo per: tritare sminuzzare, affettare.
Il coltello da sfiletto
Ha la lama lunga e stretta, è molto flessibile e misura circa 20 cm. Questo è un coltello molto economico e vi sarà utile per sfilettare il pesce o per alcuni tagli di carne. Usatelo per: sfilettare.
Il coltello da disosso
La sua lama è rigida e lunga e la sua punta è molto curva. La dimensione del coltello da disosso può variare da 9 a 15 cm e deve essere resistente e sempre molto affilato. Indispensabile per disossare il pollo o le costine. Usatelo per: separare la carne dalle ossa, tagliare pollame e carne.
Lo spelucchino
Da tenere sempre sul banco di lavoro, lo spelucchino è l’estensione della mano di ogni chef. Esistono due tipi diversi di spelucchino, uno ha la lama curva lunga circa 4-5 cm e l’altro è molto simile ad un trinciante, ma dimensioni mai superiori ai 10-11 cm. Serve per i piccoli tagli, per pelare o per scavare le verdure. Usatelo per: tagliare verdure e formaggi in piccole dimensioni, supporto al coltello da disosso.
Il coltello seghettato
Se avete intenzione di abbrustolire il pane per le bruschette, ricordatevi di tenere nel cassetto questo prezioso utensile. Ha le lame a sega ed è molto resistente. Usatelo: tagliare il pane e alcuni formaggi stagionati, ma anche anguria e pomodori.
Minipimer: come si usa il frullatore ad immersione
Versatile e comodo, il minipimer è uno degli strumenti indispensabili in cucina che vi permetterà di realizzare vellutate, zuppe e salse in men che non si dica! Si tratta di un utensile davvero prezioso poiché maneggevole e pratico: occupa poco spazio e vi permette di frullate direttamente nel contenitore di cottura, così da sporcare il meno possibile.
Per poterlo utilizzare al meglio, è importante fare attenzione ad alcuni piccoli accorgimenti. Ad esempio vi consigliamo di tenere il frullatore ad immersione con un angolo di 45°, avendo cura di muoverlo delicatamente evitando di far uscire le lame quando il minipimer è in movimento per evitare gli schizzi. Attenzione inoltre alla velocità di lavorazione del minipimer: solitamente potete scegliere tra tre diversi livelli di velocità e quella intermedia è di norma quella consigliata poiché più versatile.
Attenzione inoltre a pulire il minipimer nel modo migliore per evitate che i residui di cibo possa o seccarsi e comprometterne il corretto funzionamento. Pulire il vostro minipimer è molto semplice, basterà smontare i pezzi che lo compongono e immergerli in un contenitore colmo di acqua tiepida saponata, lasciarli in ammollo per qualche minuto e poi risciacquare e asciugare con cura.
Una volta imparato come utilizzare e pulire il vostro minipimer, sappiate che con questo utilissimo attrezzo potrete fare moltissime cose! Con il minipimer potrete eliminare i grumi dai composti che state preparando (come ad esempio la crema pasticcera), rendendoli lisci ed omogenei. Quando si tratta di verdure, soprattutto a crudo come il basilico o le zucchine, ricordate di azionare il motore ad intermittenza per evitare il surriscaldamento delle lame con conseguente ossidazione degli ingredienti che rischierebbero di perdere il loro colore brillante.
Con il minipimer riuscirete inoltre a creare in pochissimo tempo sughi di pomodoro, riducendo i pomodori pelati in una salsa perfetta. Il minipimer vi aiuterà anche a realizzare delicatissime vellutate e zuppe, così come passate di verdure e una maionese fatta in casa da sogno!
Le tre tipologie di frullatore ad immersione
1. Modello base
Questo modello non si può spontare e quindi è più difficile da pulire, certo è che è sempre meglio averlo perché è un ottimo alleato in cucina.
2. Modello con sbattitore
Utilissimo per la preparazione dei dolci perché vi aiuterà a montare panna, uova e albumi. Solitamente questo frullatore è più ingombrante, ma sarà molto utile per la preparazione di torte e impasti.
3. Modello combinato
Molto simile ad un robot da cucina, questo minipimer è senza dubbio il più utile. La sua composizione permette di pulirlo agevolmente ed è implementabile con fruste sbattitrici o impastatrici.
In cerca di tante ricette da fare con il minipimer? Ecco qua tante preparazioni facilissime!
Cucinare con la pietra lavica, cos’è e come funziona
Una volta acquistati tutti gli attrezzi per il barbecue, comprese rib rack e siringa per marinatura, non vi resta che sperimentare la cottura sulla pietra lavica.
La pietra lavica per cottura si trova in commercio in lastre che garantiscono una cottura perfetta e leggera, si tratta di una pietra vulcanica completamente naturale che trattiene molto il calore.
Se avete intenzione di preparare un barbecue impeccabile, la pietra lavica vi sarà molto utile per ottenere cotture omogenee.
Tra i vantaggi dell’uso della pietra lavica per la preparazione della grigliata, c’è sicuramente il fatto che questa pietra resta calda anche oltre 30 minuti dallo spegnimento della fonte di calore. Otterrete così un risparmio di tempo e di carbonella o gas del fornelletto di accensione.
Come funziona la pietra lavica
Utilizzare la pietra lavica è molto semplice. Accendete il fornello a gas o il fuoco e posizionate sopra la lastra in pietra lavica. Quando avrete raggiunto la giusta temperatura, sistemate sopra la pietra gli ingredienti da grigliare. Costine, bistecche, spiedini, salsiccia, ma anche verdure e pesce.
Il consiglio è quello di cuocere a secco, saranno gli stessi succhi degli alimenti a rendere più gustosi gli ingredienti. La cottura avverrà in un tempo molto ridotto quindi prestate bene attenzione a girare la carne per evitare che cuocia eccessivamente.
Nel passaggio da un ingrediente all’altro, spruzzate sulla pietra il succo di mezzo limone che neutralizzarà la superficie e non ci sarà nessuno scambio di odori e sapori tra un alimento e l’altro.
La manutenzione della pietra lavica
Dopo la cottura, fate raffreddare la pietra lavica, poi lavatela accuratamente con acqua e sale. Evitate l’uso di spugne abrasive che potrebbero rigare e danneggiare la superficie irreversibilmente. Una volta pulita, asciugate la pietra lavica e ungetela con un filo d’olio su tutta la superficie e a distanza di 24 ore ripulitela con un foglio di carta assorbente da cucina.
Cottura al forno: tutti i segreti
Tra i metodi di cottura, quello al forno è sicuramente uno dei più leggeri e adatti per chi vuol mantenersi in forma o vuol gustare qualcosa di sfizioso che però non appesantisca troppo. Tante sono le ricette che si possono preparare al forno, tutte buonissime e semplici…avete solo l’imbarazzo della scelta!
La cottura al forno prevede due conduttori di calore: il grasso e l’aria calda.
Durante la cottura al forno, la carne perde il suo grasso che si scioglie e va a fondersi con i condimenti utilizzati (olio o burro), penetrando all’interno della pietanza e rendendola così ancora più gustosa. Dal canto suo, l’aria calda provoca la formazione di una crosticina che trattiene molte delle sostanze nutritive e permette di ottenere una pietanza davvero saporita.
I forni ventilati (a gas o elettrici) fanno si che il calore si distribuisca più uniformemente e consentono di ridurre i tempi di cottura per un risultato ottimo.
Tutte le volte che volete optare per la cottura al forno, ricordatevi però di fare attenzione ad alcuni piccoli ma fondamentali accorgimenti:
1. Il primo suggerimento è quello di cuocere le vostre pietanze (carne, dolci, torte salate….) in forno preriscaldato.
2. Attenzione ai tempi di cottura: vietato infatti dimenticarsi le pietanze all’interno del forno così da evitare che si brucino o perdano di morbidezza.
3. Pulite il vostro forno regolarmente, così da eliminare tutti i residui ed evitare che lo sporco diventi irremovibile. Ecco tutti i suggerimenti per pulire il forno!
Cottura in forno: la carne
Per cuocere la carne al forno correttamente, la temperatura del forno è determinante. Uno degli strumenti più utili in cucina per la cottura al forno è sicuramente il termometro. Tra gli utensili da cucina indispensabili, il termometro vi permetterà di controllare la corretta temperatura al cuore della carne ed è quindi utilissimo per la preparazione degli arrosti!
Nel pollo al forno, la sonda del termometro va inserita all'interno della coscia evitando di toccare l'osso che potrebbe falsare la temperatura. La carne di pollo e tacchino, insieme a quella di suino, deve essere sempre ben cotta, mentre ilmanzo potrà variare a seconda del gusto:
- cottura a puntino: temperatura al cuore 58°C-60°C
- cottura al sangue: temperatura al cuore 44°C - 55°C
- ben cotto: temperatura al cuore 65°C - 68°C
Ora che avete tutti gli strumenti per una perfetta cottura al forno, eccovi tante ricette a cui ispirarvi!
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Brasare: tutti i segreti di questa tecnica di cottura
In cucina è importante conoscere le tecniche di cottura base, quelle che vi permetteranno di usare il microonde nel modo giusto, di glassare la carne alla perfezione e di preparare un risotto da sogno. Tra tutte le tecniche di cottura, ce n'è una molto antica che non è mai passata di moda, ideale per la cottura di carne rossa e carne avicola come faraona, pollo, tacchino, cappone e simili: la brasatura.
Ma cos'è la brasatura?
La tecnica di cottura della brasatura si usa quando l'alimento, dopo una preventiva rosolatura, è posto in una capiente pentola ed è fatto sobbollire sul fornello o in forno a fuoco dolce. Il pezzo di carne, deve cuocere in poco liquido e a pentola coperta. La chiusura del tegame deve essere quasi ermetica perché il fine della brasatura è quello di cuocere molto lentamente dei pezzi di dimensioni non piccole, così che grazie al liquido di cottura e all'eventuale lardellatura, la polpa dell'alimento si ammorbidisca.
La brasatura originale è quella lunga ed è riservata a pezzi di carne rossa di notevoli dimensioni, mentre la brasatura veloce è il metodo migliore per cuocere carne rossa tenera e pollame.
La carne brasata, viene inizialmente rosolata e continua la lunga cottura nei liquidi aggiunti (mai abbondanti, cosa che invece succede negli stracotti).
Ecco tutti i passaggi per brasare:
- Procuratevi un pezzo di carne di circa 800 gr, lardellatelo o marinatelo;
- Rosolate la carne in olio o burro per 12 minuti, decidento in anticipo se infarinarla prima o meno.
- Mettete la carne in tegame con poco liquido (vino rosso o marinatura filtrata) e cuocete a fuoco basso con coperchio. Se brasate in forno non superate mai i 130°C.
- Quando il liquido sfuma, integratelo con altro liquido (acqua, brodo di carne, vino). Cuocete per circa 3 ore.
Cottura alla griglia: consigli e segreti
Tra le tecniche di cottura dei cibi, la cottura alla griglia è una delle più semplici, veloci e che da alle pietanze un sapore davvero unico. Perfetta per chi vuol mantenersi in forma senza privarsi del gusto, due sono le modalità di cottura alla griglia:
- per irraggiamento: il calore viene trasmesso per irraggiamento senza che vi sia un effettivo contatto tra la pietanza e la fonte di calore. Pensiamo ad esempio al barbecue che tanto amiamo fare durante la bella stagione.
- per contatto: in questo caso vengono utilizzate delle piastre arroventate sulle quali l’alimento viene adagiato direttamente
Ma quali sono i segreti per una cottura alla griglia davvero impeccabile? Eccone alcuni:
- Se avete in mente di cucinare alla griglia, il nostro consiglio è quello di optare per della legna stagionata (ginepro, vite,…). Affinché la legna si faccia brace, è necessaria circa un’ora: potete preparare la quantità di legna (evitate quella resinosa) necessaria per ottenere uno strato di brace maggiore della griglia.
- Attenzione: la griglia non deve essere in contatto diretto con il fuoco, mantenetela ad una distanza di almeno 10/15 centimetri (in base allo spessore della carne, della quantità di brace e della temperatura)
- Prediligete una griglia di acciaio inossidabile con stanghette piuttosto sottili
- Prima di adagiare la carne sulla griglia, fate scaldare bene quest’ultima
- Condite con il sale la carne a cottura ultimata
- Se volete grigliare della carne congelata, assicuratevi che sia scongelata bene e del tutto prima di farla grigliare
Attenzione inoltre alla marinatura della carne: si tratta di un procedimento che esalterà il sapore della carne ma che deve essere eseguito nella maniera più corretta. Ecco tutti i segreti per marinare la carne!
Adesso che avete appreso tutti i segreti per cuocere alla griglia in maniera impeccabile, è arrivato il momento di cimentarsi nella preparazione di ricette alla griglia gustose e semplici. Dalle verdure grigliate, al tacchino, passando per la Dakota grigliata, ecco tante ricette golose da fare alla griglia!
Lardellare: cosa significa e come si fa
Se si vuole avere successo in cucina non si possono non conoscere i “trucchi del mestiere'”: dalle tecniche di cottura base a come marinare la carne, fino ai giusti utensili. Per questa ragione ogni cuoco che si rispetti deve saper lardellare. Questa specifica tecnica, infatti, consente di ammorbidire i tagli di carne privi di grassi propri, rendendo la pietanza più morbida, saporita e profumata.
Che cosa significa lardellare?
Il significato del temine lardellare è piuttosto intuitivo. Come suggerisce la parola stessa, il procedimento consiste nell’introdurre nello spessore di un taglio di carne (ma si può fare anche con la polpa di un pesce abbastanza grande) dei pezzetti di grasso, detti anche “lardelli”, o di listelli di pancetta. Lo scopo di questa operazione è molteplice e agisce durante la cottura della pietanza. Con l’aumentare della temperatura, infatti, il grasso tende a sciogliersi permettendo alla fibra della carne di rimanere umida e morbida. L’aggiunta dei lardelli, inoltre, consente al piatto di acquisire maggior sapore.
Quando affidarsi alla lardellatura
Se volete lardellare, per prima cosa dovete comprare una fetta, non troppo sottile, di lardo o pancetta. Dopodiché è necessario dotarsi di un coltello affilato per preparare sottili listarelle. Di solito le carni più adatte da lardellare sono quelle di tacchino, pollo e di volatili in genere, perché sono piuttosto magre e poco saporite. Ciò non toglie però che il lardo e la pancetta non possano essere inserite all’interno di tagli come il filetto, o sopra ad hamburger per arricchirne il gusto.
Come fare la lardellatura
Una delle applicazioni più comuni della lardellatura ha a che fare con l’arrostire la carne. In questo caso i lardelli, che possono eventualmente essere aromatizzati con un trito di erbe, vengono infilati all’interno della pietanza: se tratta di volatili, come ad esempio il pollo, devono essere inseriti trasversalmente, mentre per gli altri tagli, come nel caso del coniglio, è bene introdurli lungo il filo della muscolatura. Per facilitare questa operazione potete mettere i bastoncini di lardo per qualche minuto in freezer in modo da indurirli leggermente e rendere l’operazione di inserimento più agevole. L’utensile più adatto per lardellare l’arrosto è il “lardatoio”, ossia una mezza cannula appuntita, in cui viene introdotto il lardello per inserirlo nella carne. Se ne siete sprovvisti potete eseguire l'operazione con un semplice coltello a lama lunga, aiutandovi con le dita, ma il risultato sarà meno preciso.
Si lardella anche il brasato
Oltre all’arrosto, si può lardellare il brasato, che rappresenta una delle tecniche di cottura migliori per carne avicola come faraona, pollo, tacchino e cappone. In questi casi, infatti, i lardelli si sciolgono e consentono alla polpa dell'alimento di ammorbidirsi e di assumere delle sfumature di sapore più variegate.
Come cucinare a vapore
Se pensate che con la cottura a vapore il cibo non abbia sapore, sia insipido, oltre che particolarmente difficile da cuocere, sappiate che sono tutti falsi miti: questo tipo di cottura, infatti, ha molte più qualità di quelle che credete!
Cucinare a vapore è uno dei metodi di cottura più antichi ed efficaci, perché permette di cucinare senza grassi, mantenendo inalterate le qualità degli alimenti che compriamo. Questo perché la caratteristica principale della cottura a vapore è proprio quella di limitare la fuoriuscita di vitamine e sali minerali dai cibi, cosa che invece accade con la cottura in padella. Con la cottura a vapore, poi, non c'è rischio di bruciare le pietanze e si possono preparare moltissimi piatti, rendendo la cucina divertente e fantasiosa, quasi come la cottura alla griglia in estate.
Vediamo ora tutti i trucchi e gli strumenti per imparare a cucinare con il vapore! Sono diversi gli attrezzi che potete usare per questo tipo di cottura:
- La tradizionale pentola a pressione;
- La pentola con cestello in acciaio incorporato;
- La vaporiera in bambù (molto usata nella cucina orientale).
Esistono poi le vaporiere elettriche che hanno come svantaggio quello di occupare uno spazio considerevole in cucina.
I vantaggi della cucina a vapore sono numerosi e vale la pena sperimentare qualche ricetta con questo metodo. Oltre ad ottenere cibi più sani e con meno grassi, la cottura a vapore ha il vantaggio di farvi risparmiare in energia elettrica e anche in tempo speso in cucina! La cottura delle verdure, ad esempio, non richiede solitamente più di 15 minuti. Certo, non sarà veloce quanto la cottura con il forno a microonde, ma cuocere a vapore - verdure, carne, uova e riso - vi farà riscoprire il sapore originale delle pietanze.
Con la vaporiera in bambù, si possono impilare più cestelli sopra una pentola di acqua bollente, in modo da preparare più pietanze contemporaneamente. Durante la cottura a vapore, la fiamma del fornello può rimanere al minimo e anche essere spenta qualche minuto prima del termine della cottura. Il vapore continuerà a cuocere le pietanze permettendo un ulteriore risparmio dei consumi di gas o eletricità.
Ora che avete messo a fuoco tutti gli strumenti per cimentarvi in ricette cucinate a vapore, non vi resta che imparare qualche piccolo suggerimento per perfezionare i vostri piatti, insaporendo e profumando i cibi!
Per cucinare a vapore si può usare della semplice acqua, ma anche del brodo di verdure o del vino bianco: le pietanze si aromatizzeranno ancora di più. Allo stesso modo, nell'acqua messa a bollire, si possono aggiungere erbe aromatiche fresche o essiccate, come salvia, timo e rosmarino, in modo da rendere le pietanze in preparazione ancora più saporite, senza aggiungere altri condimenti. Infine un consiglio banale, ma molto utile da tenere a mente quando si cucina a vapore, è che l'acqua non deve mai arrivare a toccare le pietanze: la quantità di acqua non deve mai superare la metà del volume della pentola.
Non vi resta che provare a cucinare a vapore, magari lasciandovi ispirare da una ricetta AIA facile e veloce. Anche un'insalata di würstel e patate può essere cotta al vapore. Ecco gli ingredienti necessari:
Gli ingredienti per 4 persone:
- 3 würstel Wudy Bavaria AIA
- 3 grosse patate
- 4-5 ravanelli rossi
- 2 cucchiai di senape antica
- 2 cucchiai di aneto fresco sminuzzato
- Olio extravergine d'oliva
Preparazione:
Per prima cosa riempite per metà una pentola in acciaio inox con acqua, sistemate il cestello per la cottura a vapore e mettete sul fuoco. Nel frattempo pelate le patate e fatele a pezzetti, dopo di che sistematele nel cestello, coprite con la campana e lasciate cuocere per circa 10 minuti. Trascorso il tempo necessario, aggiungerete in cottura anche i würstel fatti a rondelle. Ci vorranno altri 10 minuti, ma per sicurezza controllate la cottura delle patate con una forchetta. Quando le patate e i Wudy saranno cotti, toglieteli dal vapore e lasciateli raffreddare per qualche minuto. Nel frattempo, mondate i ravanelli e sistemateli in un'insalatiera. Aggiungete le patate e i würstel e condite con la senape, l'aneto e un filo di olio. Mescolate per condire in modo omogeneo e portate in tavola.
Come usare il wok: tutti i consigli e i segreti utili
La cucina orientale, si sa, è entrata a far parte delle nostre tavole e con essa sono arrivate tecniche, utensili e ingredienti nuovi. Il wok è uno di questi strumenti che, con la sua versatilità, ha saputo innovare, e in alcuni casi migliorare, le più usate tecniche di cottura. Ma come usare il wok? Innanzitutto bisogna dire che il wok è una speciale padella a forma semisferica con i bordi alti. In origine, il wok aveva due manici, ma negli ultimi anni, si sono maggiormente diffusi wok ad unico manico lungo. Il più grande vantaggio della cottura con il wok consiste nel preparare gli alimenti velocemente e con l’aggiunta di pochissimi grassi.
Metodi di cottura con il wok
Per cuocere con il wok, non servono particolari abilità tecniche e potrete dedicarvi a numerose preparazioni. Ecco qualche idea:
- Rosolare rapidamente i cibi: utilissimo per cuocere le verdure, ma lasciarle comunque croccanti e del loro colore brillante.
- Cottura al vapore: mettendo l’acqua nel wok e usando il cestello per la cottura al vapore, potrete cuocere i vostri alimenti senza perderne le naturali proprietà.
- Stufare: potrete usare il wok anche per stufare la carne, tecnica di cottura più lunga che renderà tenero e succulento qualsiasi taglio. Per stufare con il wok è necessario il coperchio.
- Addensare le salse: il wok vi servirà anche per far ridurre e addensare le salse di accompagnamento ai vostri piatti.
- Friggere: grazie alla sua profondità e ai suoi bordi alti, il wok è perfetto anche per friggere tempure, bocconcini di carne e verdure.
Cottura al cartoccio: tante ricette leggere e saporitissime
La cottura al cartoccio è molto consigliata per tutti coloro che, in vista della prova costume, vogliono rimettersi in forma e optare per un corretto regime alimentare. La cottura al cartoccio vi permette infatti di preservare tutte le proprietà nutritive dell’alimento e di cucinare senza l’utilizzo di troppi condimenti.
Ma come cucinare gli alimenti al cartoccio?
Scegliete il piatto che volete preparare (carne o verdure) e avvolgetelo in un foglio di alluminio o di carta da forno che avrete precedentemente provveduto a condire con un filo di olio EVO. Potete condire la carne o la verdura con del succo di limone o di arancia, oppure un goccio di vino, così che, soprattutto la carne, non si secchi troppo durante la cottura.
Per rendere il vostro piatto davvero appetitoso, potete condirlo con spezie ed erbe aromatiche, ma anche aglio e cipolla, così da esaltare il gusto e il sapore della pietanza. Fate attenzione a chiudere bene il cartoccio una volta che avrete condito a dovere la pietanza, così da evitare la fuoriuscita di liquidi in fase di cottura.
Fate poi cuocere in forno per un massimo di 30 minuti (in base alla pietanza che avrete scelto di cucinare al cartoccio) e, una volta pronto, potrete gustarlo direttamente nel cartoccio per assaporarlo con tutti i suoi aromi.
Ecco allora qualche ricetta davvero facile e buonissima da fare al cartoccio!
Tacchino al cartoccio
Ingredienti:
- 4 Fusi di tacchino MAXI AIA
- olio EVO
- 2 spicchi di aglio
- prezzemolo
- farina 00
- sale
- pepe
- 1 bicchiere di vino bianco
- rosmarino
- una fettina di limone
Preparazione:
Per prima cosa infarinate leggermente i fusi di tacchino MAXI AIA, per poi adagiarli su un foglio di alluminio, condirli con un filo di olio EVO, 2 spicchi di aglio e del prezzemolo tritato. Aggiungete anche un pizzico di rosmarino, una fettina di limone, un pizzico di sale e di pepe. Annaffiate con un po’ di vino bianco e fate attenzione a chiudere bene il cartoccio, così da evitare la fuoriuscita dei liquidi. Cuocete in forno preriscaldato a 200°C per circa 20 minuti.
Melanzane al cartoccio
Ingredienti:
- 1 melanzana
- 3 scalogni
- qualche foglia di alloro
- 1 rametto di timo
- 1 spicchio di aglio
- 1 rametto di rosmarino
- basilico
- olio EVO
- sale
Preparazione:
Dopo aver tagliato le melanzane a fettine, conditele con un pizzico di sale e adagiatele sulla carta da forno o di alluminio per poi condirle con le erbe aromatiche, l’aglio, gli scalogni tritati e un filo di olio EVO. Chiudete adesso il cartoccio e cuocete in forno preriscaldato a 190°C per circa un’ora. Servite le melanzane al cartoccio ancora calde.
Faraona al cartoccio
Ingredienti:
- 1 kg di faraona AIA
- 4 fette di pancetta AIA
- salvia
- basilico
- olio EVO
- sale
- pepe
- 1 limone
- rosmarino
Preparazione:
In una ciotola versate il succo di un limone, una tazzina di olio EVO, le erbe aromatiche tritate finemente, un pizzico di sale e di pepe e mescolate bene il tutto. Potete inserire un rametto di rosmarino, un po’ di salvia e di basilico all’interno della faraona così da aromatizzarla bene. Legate con spago l’apertura della faraona così che possa mantenere intatta la forma durante la cottura. Adagiate la faraona nella marinata preparata in precedenza e lasciatela insaporire per almeno un paio d’ore, per poi ricoprire il petto della faraona con le fette di pancetta AIA e avvolgerla nella carta di alluminio o da forno. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa due ore prima di servire. Buon appetito!
Come marinare la carne per la grigliata perfetta
Non basta essere abilissimi ad accendere il barbecue e non è sufficiente conoscere ogni tipo di legna che conferirà alla vostra carne alla griglia il miglior aroma di sempre: bisogna anche sapere come marinare la carne per rendere la vostra grigliata perfetta!
Scoprendo alcuni segreti e seguendo questi suggerimenti su come marinare la carne, diventerete i campioni indiscussi delle grigliate con i vostri amici: marinare la carne significa infatti conferirle un sapore aromatico unico, che penetrerà nella polpa e garantirà un gusto ancora più succulento durante e dopo la cottura.
Cos’è la marinatura
La marinatura è essenzialmente una tecnica di cucina in cui si utilizza un'emulsione –formata da una parte acida e una grassa, con l'aggiunta di erbe e spezie (detta marinata) – per immergere la carne e farla insaporire prima di essere cucinata.
Grazie alla marinatura, la carne acquisirà un sapore intenso e persistente, ottenendo anche una maggiore morbidezza. La marinatura della carne è quindi un tipo di preparazione che agisce sulla superficie della carne non andando troppo in profondità: per questo è molto più efficace su tagli piccoli o fette sottili.
Gli ingredienti della marinata
Gli ingredienti fondamentali da preferire per ottenere una marinatura della carne perfetta, come appena accennato, sono tre: una parte acida (come succo di limone, aceto, vino bianco), una parte grassa o stabilizzante (olio, burro, senape, maionese…) e una aromatica (spezie, aromi).
Attenzione però alle quantità: per una parte di sostanza acida bisogna prevedere tre parti di sostanza grassa. Solo con queste proporzioni esatte otterrete la marinatura perfetta per la vostra carne da grigliare.
Ricordatevi che gli ingredienti per marinare la carne sono altamente deperibili e che, per questo motivo, una volta disposta la marinatura sulla carne, è consigliabile conservarla in frigorifero tra 1°C e 4°C.
Ma se le funzioni principali delle parti acida e grassa per la marinatura della carne sono – nell'ordine di importanza – sapore e ammorbidimento, vediamo quali sono invece le caratteristiche che le erbe e le spezie più comuni, usate per marinare, conferiscono alla carne.
Potrete quindi scegliere quali aromi utilizzare nella vostra marinata, a seconda dei vostri gusti e del sapore che volete dare alla vostra carne!
Erbe aromatiche e abbinamenti
- Basilico: aroma floreale e carattere distintivo. Il basilico è l’ideale per marinare qualsiasi tipo di carne da grigliata;
- coriandolo: detto anche prezzemolo cinese, il coriandolo ha un sapore rinfrescante e leggermente acidulo. Il suo sapore è molto particolare, quindi è consigliabile usarne in piccole quantità e per carni dal sapore molto intenso;
- erba cipollina: ha un gusto simile a quello della cipolla, ma molto più delicato. Con il suo colore verde intenso, l’erba cipollina è perfetta per accentuare non solo il sapore ma anche la cromaticità di bistecche di carne bianca come pollo e tacchino;
- menta: spesso associata alle sole preparazioni dolci, la menta è invece perfetta anche per le ricette salate, donando un mordente frizzante e fresco alla carne;
- origano: è una delle spezie più comuni e impiegate nelle varie ricette di marinature della carne. Anche essiccato, l’origano mantiene le sue stesse note profumate e distintive;
- prezzemolo: è l'erba aromatica più comune e conosciuta, che si sposa perfettamente con ogni tipo di carne. Il consiglio è però quello di non esagerare con le quantità perché il suo gusto pungente e leggermente amaro può andare a coprire il sapore naturale della carne;
- rosmarino: erba aromatica dura, dai profumi legnosi e dal sapore pungente: è ottimo con le carni bianche! Anche in questo caso, meglio non eccedere nelle quantità;
- salvia: è particolarmente adatta per marinare la carne di maiale. Con il suo sapore fresco e dalle sfumature complesse, regala un aroma molto intenso alla carne in cottura;
- timo: si adatta benissimo ad ogni tipo di carne, pollame compreso; il profumo quasi balsamico e il suo sapore fresco ma deciso è perfetto per l’abbinamento con pollo e tacchino.
Spezie e abbinamenti
Una volta scelte le vostre erbe aromatiche preferite, dovrete passare alla selezione delle spezie da usare, anch’esse fondamentali per la riuscita della vostra marinatura: scoprite come abbinarle al meglio alla carne che dovete cuocere!
- Aglio in polvere: gustoso e saporito, conferisce note molto marcate. Potete utilizzarlo in piccole quantità per ogni tipologia di carne;
- alloro: perfetto per tutte le carni (anche se rende al massimo con la selvaggina) ha un sapore piacevole ma piuttosto deciso, più intenso da fresco che non essiccato;
- ginepro: dal sapore acre e aroma alcolico molto intenso e persistente, il ginepro è ottimo per marinare la carne, ma senza esagerare: utilizzate massimo 4 o 5 bacche per marinata;
- cannella: è più conosciuta per il suo uso all’interno di ricette dolci, ma non si esclude l’utilizzo nelle ricette salate, impiego più diffuso nelle culture asiatiche. La cannella conferisce un intenso sapore dolce e talvolta pungente: anche questa spezia deve essere usata nella giusta misura per marinare la carne;
- chiodi di garofano: caratterizzati da un avvolgente gusto rotondo, caldo e aromatico, i chiodi di garofano sono ottimi per marinare la carne e, in particolare, la selvaggina;
- cumino: il suo aroma tostato, leggermente amaro e piuttosto forte, rende il cumino ideale per una grigliata in stile tex-mex! Non solo: nella vostra marinata per la carne abbinatelo alla curcuma e avrete il migliore risultato di gusto in assoluto;
- curcuma: dal sapore leggero e non troppo persistente, la curcuma è la “cugina” più dolce dello zafferano. Ideale per dare una nota di colore giallo alla carne, vi conquisterà grazie al suo profumo e alla spiccata nota aromatica che la rende adatta a tutti i tipi di carne;
- paprika: leggermente dolce, gusto intenso e lieve aroma piccante. Queste sono le caratteristiche principali delle tre tipologie di paprika che potete usare nelle vostre marinate: dolce, forte e piccante. Perfetta per ogni carne a cui si voglia conferire un bel sapore deciso, la paprika darà ai vostri piatti anche un colore arancione brillante.
Non avete tempo o non volete proprio sporcarvi le mani con tutti questi ingredienti? Allora non vi resta che affidarvi alle carni già speziate: un grande classico intramontabile sono le costine, che non possono davvero mancare in nessuna grigliata che si rispetti.
Potete scegliere tra due tipologie diverse: le costine all'origano e rosmarino se amate i sapori più tradizionali, oppure le costine paprika dolce e peperoncino per chi ama i sapori intensi.
Uova alla coque o uova sode, guida ai tempi di cottura
Questione di minuti: la differenza tra uova alla coque e uova sode è racchiusa in pochi giri di lancetta. Per questo motivo, se volete preparare uova alla coque e uova sode alla perfezione, avete bisogno di una guida ai tempi di cottura.
La faccenda si potrebbe risolvere in modo sbrigativo spiegando che l’uovo alla coque cuoce qualche minuto in meno dell’uovo sodo. Eppure, per realizzare uova impeccabili, occorrono diversi accorgimenti durante la loro preparazione, in primis cercando di evitare quegli errori banali (ma letali!) che possono compromettere il risultato finale delle vostre ricette.
Ecco dunque la guida completa ai tempi di cottura di uova alla coque e uova sode.
Uova alla coque
L'uovo alla coque è la soluzione più veloce per preparare un uovo. Il tempo di cottura, infatti, si aggira intorno ai tre minuti, a seconda di come si vuole mangiare il tuorlo (ovvero più o meno cotto).
Molto nutriente e gustoso, lo si può consumare in diversi momenti della giornata: a colazione, se si propende per una colazione proteica, come spuntino di metà mattinata, ma anche a pranzo o a merenda!
Per ottenere un buon uovo alla coque, prima di tutto si deve seguire una preparazione precisa rispettando il tempo di cottura esatto, per evitare di avere, appunto, un uovo sodo o un uovo non abbastanza cotto. In secondo luogo, l’uovo deve essere a temperatura ambiente: se l'uovo è fosse ancora freddo, immergendolo nell'acqua bollente, potrebbe rompersi. Quindi dovrete estrarre l'uovo dal frigorifero tempo prima.
Mettete quindi sul fuoco un pentolino con acqua sufficiente per coprire l'uovo e portate ad ebollizione. Raggiunta l'ebollizione, abbassate un po’ la fiamma e immergete l'uovo, aiutandovi con un cucchiaio. Lasciate cuocere per circa tre minuti.
Alla fine dei tre minuti tirate fuori l'uovo dal pentolino con un cucchiaio e mettetelo sotto l'acqua fredda corrente, finché non si sarà raffreddato, in modo tale da riuscire a tenerlo in mano senza scottarvi; trasferitelo quindi in un portauovo con la parte appuntita verso il basso.
Ora non vi resta che aprirlo: colpitelo delicatamente con un coltellino seghettato sino ad inciderlo e poi tagliate delicatamente la calotta superiore senza distruggerne il resto. Aggiungete un pizzico di sale e… buon appetito!
Uova sode
Come nel caso delle uova alla coque, il segreto è nel tempo di cottura: se lascerete cuocere l’uovo troppo poco, questo rimarrà col tuorlo morbido e non sufficientemente cotto.
Se, invece, lo lascerete cuocere troppo, diventerà secco e il tuorlo assumerà un colore verdastro: quello è il sintomo di una cottura eccessivamente prolungata. L’uovo non avrà un gusto cattivo, ma risulterà molto pastoso.
Ecco allora come cuocere alla perfezione un uovo sodo!
Prendete due Uova Fresche Bio Vita AIA. Mettetele in un pentolino a bordi alti con acqua fredda e fate in modo che l’acqua copra appena le uova, poi attendete il bollore.
Dal momento del primo bollore, accendete un timer e impostate 8 minuti.
In realtà, il tempo di cottura di un uovo sodo si aggira tra gli 8 e i 10 minuti: molto dipende dalla dimensione delle uova, quindi per un uovo piccolo-medio contate 8 minuti, mentre per uova grandi 9-10 minuti.
Terminato il tempo di cottura, scolate le uova sode e fatele raffreddare sotto l’acqua corrente.
Ora non vi resta che sgusciarle e servirle come più vi piace.
Per chi ha un termometro da cucina e molta pazienza, esiste un procedimento più lungo e tedioso, basato sulla temperatura di coagulazione delle proteine dell'uovo:
- Mettete 3 litri d'acqua in una pentola grande (quanta più acqua, più è facile mantenere costante la temperatura).
- Raggiunti i 65 gradi, immergete le uova, distanti tra loro e aggiungete un cucchiaio di sale.
- Cuocete per circa un'ora, mantendo costante la temperatura regolando il fuoco del fornello.
Vale la pena cuocere per un'ora delle uova? Assaggiate le consistenza che si ottiene da questo metodo e giudicate voi!
E dopo avervi svelato tutti i metodi di cottura delle uova, ecco alcune ricette che potete preparare con questo magico ingrediente:
Stufare: tutti i segreti sulla tecnica di cottura
Con il termine stufare si intende una tecnica di cottura in umido molto lenta e a fuoco basso. Usare la tecnica dello stufare, significa cuocere per merito dei grassi aggiunti e dell’umidità emanata dagli ingredienti stessi.
Grazie a questa combinazione otterrete cibi perfettamente rosolati grazie alle sostanze grasse e teneri per merito dell’azione di cottura al vapore. Quando stufate la carne, i liquidi di cottura si raccoglieranno sul fondo e questa miscela di grassi e succhi servirà per condire gli alimenti al momento del servizio.
I trucchi per stufare in modo perfetto!
- Quando stufate la carne o la verdura, ricordate che la pentola dovrà sempre restare coperta per evitare che i liquidi evaporino.
- Durante la cottura controllate che la carne non si attacchi al fondo e se necessario aggiungete qualche cucchiaio di brodo di carne, brodo di pollo o in alternativa acqua bollente.
- Stufare è simile alla tecnica del brasare, ma le due tecniche non devono essere mai confuse.
Pollo stufato: la ricetta
Anche detto pollo in fricassèa, il pollo stufato è ottimo e semplice da preparare, eccovi tutti i passaggi.
Ingredienti:
1 confezione di Pollo in Parti
50 gr di burro
Mezzo bicchiere di vino bianco fermo
Brodo di carne
2 tuorli d’uovo
Succo di mezzo limone
Sale
Pepe
Preparazione:
In un ampio tegame, rosolate il pollo in pezzi con il burro mescolando e girando affinché la carne rosoli in tutta la sua superficie. Sfumate il pollo con il vino bianco. Successivamente aggiungete qualche cucchiaio di brodo, coprite e lasciate cuocere a fuoco bassissimo per 30 minuti.
Eliminate il pollo dal tegame e fate addensare senza coperchio e a fuoco vivo il liquido rimasto sul fondo. Unite al fondo di cottura i due tuorli d’uovo sbattuti e mescolate bene. Regolate di sale e di pepe e unite il succo di limone. Quando la salsa sarà diventata cremosa, versatela sul pollo e servite!
Cottura sulla piastra di sale, tutti i consigli
La tecnica della cottura sulla piastra di sale è un trend che si sta facendo strada sempre più come alternativa al tradizionale metodo per grigliare gli alimenti. Non tutti però sanno come cucinare in maniera corretta e quindi efficacie sulla piastra di sale. Niente paura, perché anche se non sapete da dove iniziare, AIA vuole svelarvi qualche semplice consiglio pratico per cuocere sulla piastra di sale in tutta tranquillità e nel modo più corretto.
Ecco tutti i consigli per la perfetta cottura sulla piastra di sale!
Per prima cosa, prestate attenzione allo spessore della piastra. Se infatti volete ottenere la giusta cottura, munitevi di un blocco di sale abbastanza spesso così che possa condurre al meglio il calore. Il nostro suggerimento è di optare per una piastra di sale dai 4 centimetri in su.
Attenzione inoltre alla preparazione della piastra: per prima cosa scaldate la piastra in maniera sufficiente ad evitare eventuali crepe che potrebbero insorgere al momento della cottura. Ponete la piastra di sale su un fornello e riscaldatela fino a che non raggiungerà una temperatura di circa 260°C. Ma come essere sicuri che la piastra abbia raggiunto la giusta temperatura? Fate cadere una goccia di acqua sulla piastra e se evaporerà all’istante , allora la piastra sarà calda al punto giusto.
Adesso potete cuocere sulla piastra gli alimenti (carne, verdure, pesce,..). Per evitare che i cibi diventino troppo salati in fase di cottura, abbiate cura di tagliarli in fettine sottili così che possano cuocere in tempi più rapidi.
Una volta cotti i cibi, come lavare la piastra di sale? Vietato utilizzare il detersivo per stoviglie che la rovinerebbe irrimediabilmente. Per pulire la piastra di sale basterà invece lavarla con un po’ di acqua e al massimo aiutarsi con degli utensili in metallo per eliminare eventuali residui di cibo. Asciugatela bene e conservatela in un posto privo di umidità.
Cottura sottovuoto, tutti i segreti e i consigli
Nata intorno ai primi anni '70, la cottura sottovuoto è una tecnica di cottura creata da un grande chef per prolungare la conservazione delle sue preparazioni. La cottura sottovuoto, definita anche come cottura a bassa temperatura, è stata affinata nel corso del tempo e strumenti e tecniche legati a questo metodo, sono entrati a far parte anche della cucina casalinga. Il risultato? Carne, verdure e pesce cotti delicatamente, senza shock termici e con una resa eccellente dal punto di vista della consistenza.
Ma come funziona la cucina sottovuoto?
Come per la cottura a bagnomaria, anche nella cottura sottovuoto sono importanti tempi e temperature. Come tutti sanno, in cucina la temperatura è fondamentale, la cottura sottovuoto prevede di cuocere gli alimenti ad una temperatura di solito inferiore ai 100°C. Gli alimenti, compresi di condimenti, marinature, spezie ed erbe aromatiche, sono chiusi in appositi sacchetti in plastica dai quali viene estratta tutta l'aria con un apposito strumento per la cottura a bassa temperatura. I cibi sono poi cotti in immersione in acqua per tempi che possono variare dai pochi minuti a diverse ore.
Una volta pronte, le ricette cotte a bassa temperatura, possono essere portate in tavola, rifinite in tegame o addirittura essere congelate per un consumo successivo.
Gli strumenti per cuocere a bassa temperatura
Per cuocere con questa tecnica, vi serviranno i seguenti strumenti:
- macchina per il sottovuoto
- appositi sacchetti alimentari in plastica
- bagno termostato (anche detto roner), sostituibile con una pentola e con un indispensabile termometro da cucina
Cuocere a bassa temperatura permette ai cibi di non ossidarsi e quindi di mantenere il loro colore originale. Anche le proprietà degli alimenti, con la cottura a bassa temperatura, restano intatte. Inoltre, essendo le ricette protette dal sacchetto e cucinando a temperature basse, è possibile prolungare i tempi di cottura per ottenere carni tenerissime.
La cottura sottovuoto è ideale per cuocere carni in unico pezzo, ma anche spiedini, salsiccia, pollo e tacchino. Anche la carne di suino si presta alla cottura sottovuoto, così come filetti di pesce e verdure.
Eccovi la deliziosa ricetta del petto di pollo in salsa teriyaki a bassa temperatura.
Ingredienti:
Per la salsa
- 125 ml di salsa di soia
- 2 cucchiai di sakè
- 1 cucchiaio di miele di acacia
- 1 cucchiaio di aceto di riso
Per il pollo
- 1 confezione di Petto di Pollo AIA
- 1 rametto di rosmarino
- 1 spicchio d'aglio
- Olio extravergine di oliva
- Pepe
Preparazione:
Prendete il petto di pollo e massaggiatelo con un filo di olio extravergine di oliva e pepe. Imbustate il petto di pollo aggiungendo uno spicchio d'aglio e un rametto di rosmarino, poi eliminate l'aria con la macchina del sottovuoto.
Cuocete il pollo a 65°C per 2 ore. Nel frattempo preparate la salsa teriyaki. In un piccolo pentolino, mescolate bene tutti gli ingredienti, mettete sulla fiamma e fate ridurre la salsa fino a metà mescolando sempre per evitare che si bruci.
Aprite il sacchetto del pollo, eliminate aglio e rosmarino e tagliatelo a striscioline. Cospargete il pollo con la salsa e servite accompagnando con riso bianco.
Cottura shabu shabu cos’è e come farla a casa
Dopo il sushi e il ramen, il Giappone è famoso anche per la cucina shabu shabu. Non è una vera e propria ricetta, ma un modo di conviviale di mangiare tanti ingredienti che vengono portati a tavola crudi per poi essere cotti dentro un brodo bollente messo al centro del tavolo.
La storia della cucina shabu shabu
Lo shabu shabu arriva in Giappone all’inizio del Novecento ed è ispirato all’hot pot cinese, metodo che vede una pentola di brodo piccante in continua ebollizione al centro del tavolo in cui vengono cotti ingredienti come carne, pesce e verdure. Nello shabu shabu, al centro del tavolo viene messo un fornello sempre acceso sul quale è appoggiata la pentola con il brodo di pollo, di maiale, di agnello o di verdure.
Il piatto si gusta immergendo all’interno del brodo bollente piccoli pezzi di carne con le bacchette. Il tutto è accompagnato da favolose salse piccanti, alla soia, al sesamo e molto altro.
La ricetta dello shabu shabu
Ingredienti:
- 500 gr di Carpaccio di Bovino AIA
- 500 gr di Sottilissime Fettine di Petto di Pollo AIA
- 200 gr di germogli di soia
- Brodo di carne
- 4 cipollotti
- 4 carote
- 1 cavolo pak choi
- 200 gr di funghi champignon
Preparazione:
per prima cosa preparate un buon brodo di carne a vostra scelta tra:
- brodo di pollo
- brodo di maiale
- brodo di carne
Una volta pronto il brodo, filtratelo accuratamente e rimettetelo nella pentola. Sistemate al centro del tavolo un normale fornelletto da fonduta e disponetevi sopra la pentola di brodo.
Mettete in un vassoio il carpaccio e in un altro il pollo. Sistemate nelle ciotoline i germogli di soia, i cipollotti puliti, le carote pelate e tagliate a bastoncini, i funghi puliti e tagliati a metà e il cavolo pak choi diviso in foglie. Aiutandovi con le bacchette immergete gli ingredienti nel brodo bollente e tirateli fuori solo quando saranno ben cotti. A piacere potrete aggiungere anche i noodles o i ravioli cinesi ripieni di maiale e gamberi. Assaporate lo shabu shabu con la salsa di soia.
Cottura lenta: tutte le ricette
Si tratta di una delle scoperte più importanti e inaspettate in capo culinario: la cottura lenta fu scoperta a metà del ‘700 da un certo conte di Rumford, in maniera del tutto rocambolesca. Il conte infatti una sera provò a cuocere un cosciotto di montone a 80° per tre ore. L’esperimento non riuscì e lui andò a letto sconsolato. Il mattino seguente scoprì di essersi dimenticato il cosciotto in forno, ma la sorpresa più grande la ebbe nel constatare che la carne era perfettamente cotta e succulenta.
Rumford insomma aveva intuito quello che oggi sappiamo, ovvero che la cottura lenta esaltava la bontà dell’ingrediente, cioè non gli faceva perdere i sapori, e che i tempi lunghi contribuivano a sciogliere i tessuti connettivi, rendendo la carne tenerissima. Ed effettivamente in cucina la temperatura è una delle componenti più importanti nella preparazione di un piatto: può trasformare i cibi in qualcosa di squisito, o altrimenti, d’immangiabile. Da sempre è tra gli elementi più difficile da controllare con precisione, e così, allo stesso modo anche i tempi di cottura.
Eppure le ricette a cottura lenta hanno l’enorme vantaggio di avere tempi così dilatati, da concedere tutto il tempo necessario per fare altre cose, sbrigare altre faccende o cucinare contemporaneamente altri piatti. Ecco allora 3 ricette a cottura lenta che potrete mettere sul fuoco e dimenticare!
Cottura lenta: costine di maiale al forno
Questa ricetta prevede un tempo di cottura di 4 ore, preceduto però dall’essenziale marinatura che dovrà durare un’intera notte.
Ingredienti:
- 250g di Costine di Suino
- salsa barbecue
- spezie o erbe aromatiche
– burro
– Sale e pepe q.b.
Preparazione:
La sera precedente, prendete un contenitore capiente e metteteci le costine. Spennellatele e massaggiatele una ad una con un’emulsione di olio EVO e un mix di erbe aromatiche. Versate sopra le costine 4/5 cucchiai di salsa barbecue. Coprite la pirofila con una pellicola trasparente e lasciate in frigorifero per tutta la notte. Il giorno seguente, togliete la pirofila dal frigo almeno 2 ore prima di infornare. Passate le 2 ore, preriscaldate il forno a 160° (statico). Aggiungete il sale nelle costine, con una paletta, mescolate bene e ponetele in una teglia.Infornate con la carne rivolta verso l’alto per tre ore. A metà cottura rigiratele e lasciatele cuocere per ancora 1 ora. Voltatele un’ultima volta e terminate la cottura. Sfornate le costine e aggiungete ancora salsa bbq a piacere: buon appetito!
Cottura lenta: pollo arrosto alla provenzale
Il pollo arrosto alla provenzale è un piatto molto invitante e decisamente goloso. Questa ricetta è perfetta per una cena in famiglia e per servire in tavola il pollo in un modo originale e creativo, mantenendo, grazie alla lunga cottura, la carne morbida e saporita. Ecco come cucinarlo!
Cottura lenta: spezzatino di vitello con patate
Un altro esempio di cottura lenta in grado di trasformare un normale spezzatino in un tripudio di tenerezza!
Ingredienti:
- 800 g di polpa di vitello
- 1 carota
- 1 cipolla
- 80 g di passata di pomodoro
- 1 dl di vino bianco
- 4 patate
- 50 g di burro
- 3cl di olio
- sale e pepe q.b.
- 60 g di farina
Preparazione:
Su un fuoco di media intensità ponete una pentola con l'olio extravergine d’oliva e il burro e, quando quest’ultimo si sarà sciolto, aggiungete cipolla e carota tagliate finissime. Appena la cipolla risulterà dorata, aggiungete la carne tagliata a dadi e leggermente infarinata. Fatela dorare su tutti i lati, quindi aggiungete il vino bianco, la conserva di pomodoro, il sale e il pepe e mescolate. Nel frattempo lavate, pelate e tagliate a tocchetti le patate. Quando la salsa risulterà densa e il liquido sarà stato assorbito, aggiungete le patate. Versate una quantità d’acqua sufficiente a ricoprire interamente la carne e fate cuocere a pentola scoperta per 50 minuti. Quando la carne e le patate saranno divenute tenere, togliete la pentola dal fuoco e servite il vostro spezzatino caldo.
Cottura allo spiedo, tutti i segreti per non sbagliare
Ideale per grandi pezzi di carne, la cottura allo spiedo è tra le più antiche tecniche di cucina. Nella cottura allo spiedo, la carne da cuocere viene infilzata in uno spiedo metallico che successivamente viene fatto roteare lentamente accanto al fuoco.
Il calore, trasmesso per irraggiamento, cuocerà la carne che non dovrà mai venire in contatto diretto con il fuoco. Nella cottura allo spiedo, la carne cuoce in un ambiente asciutto, al contrario del forno che la sottopone al contatto con il vapore.
Scoprite anche come cuocere perfettamente alla griglia, qui!
I segreti della cottura allo spiedo
Proprio perché si tratta di una tecnica di cottura all’asciutto, la carne che cuoce sullo spiedo deve essere costantemente unta o inumidita per evitare che si asciughi, o peggio, che si secchi esternamente ed internamente.
Sotto lo spiedo è necessario posizionare una leccarda che raccolga i succhi della carne con cui dovrà essere bagnata per tutta la durata della cottura e infine servita.
Tra gli ingredienti più cucinati allo spiedo c’è sicuramente il pollo intero, che richiede una cottura lenta, per questo lo spiedo dovrà essere posizionato abbastanza distante dalla fonte di calore.
Esistono spiedi di ogni genere: elettrici, a gas, a carbonella, a brace, manuali e automatici, ma soprattutto esistono spiedi di dimensioni molto diverse a seconda delle esigenze e delle pezzature di carne da cuocere.
Come preparare il pollo allo spiedo a casa
Ingredienti:
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaino di sale grosso
Olio extravergine di oliva
Preparazione:
Lavate il rametto di rosmarino, pelate l’aglio e tritate tutto con il sale grosso. Mettete il pollo su un tagliere e spennellatelo accuratamente con abbondante olio, poi massaggiatelo con il trito di rosmarino, sale e aglio.
Legate il pollo e infilzatelo con lo spiedo. Posizionate lo spiedo nel forno a metà altezza e sotto il pollo sistemate una teglia coperta con carta forno. Cuocete il pollo per circa un’ora a 180°C girandolo spesso e spennellandolo con i succhi della teglia.
Cottura Light: come cuocere senza grassi
Dimagrire senza mettersi a dieta è possibile con i metodi di cottura light! Cucinare senza grassi infatti, garantisce una cucina leggera e sana che però non rinuncia mai ad essere invitante e gustosa.
La cucina senza grassi non è sinonimo di stenti e privazioni, al contrario può diventare occasione per conoscere ed esplorare nuove frontiere del gusto che non conoscevamo, ma che possono essere molto soddisfacenti.
Spesso in quello che mangiamo, aggiungiamo grassi che non sono necessari, quindi per prima cosa il suggerimento è quello di limitare al minimo il consumo di: burro, lardo, grassi vari di origine animale, come per esempio la panna. Questi ingredienti si possono facilmente sostituire con olio di oliva, olio di girasole, olio di mais e margarina vegetale.
Altra cosa fondamentale è evitare di cuocere i grassi, la cottura infatti li trasforma in una minaccia per la salute. Quindi è bene aggiungere olio o margarina vegetale solo a fine cottura, ovvero “a crudo”.
Per cucinare senza grassi esistono metodi di cottura alternativi rispetto alle solite fritture, come per esempio la cottura a vapore, in forno o in microonde. Inoltre gli alimenti possono essere bolliti, grigliati, stufati… Insomma, le alternative ci sono, e senza dover rinunciare al gusto! Dovrete solo fornirvi di pentole e padelle antiaderenti, di un forno, o meglio ancora di una pentola a pressione. Un piccolo segreto per dare ancora più sapore ai cibi cotti in modo light è utilizzare spezie ed erbe aromatiche: questi ingredienti sono utili anche per cucinare senza sale.
Vediamo ora nello specifico qualche metodo di cottura light:
Cuocere senza grassi: cottura al vapore
Forse il metodo più sano, perché oltre a rinunciare ai grassi, non permette ai cibi di disperdere il valore nutritivo. La cottura al vapore è ideale per le verdure, ma anche per pesce e carne.
Cuocere senza grassi: bollitura
Come la cottura a vapore, la bollitura consente di evitare l'aggiunta di grassi di condimento (anzi spesso ha un effetto sgrassante sui cibi) e non comporta sostanziali alterazioni nei principali nutrienti grazie della temperatura relativamente bassa alla quale i cibi sono sottoposti.
Potete aggiungere spezie e aromi direttamente nell’acqua di cottura per insaporire le vostre ricette.
Cuocere senza grassi: padella antiaderente
Le padelle antiaderenti in teflon, vi consentiranno di cuocere tutti i vostri cibi in modo light e soprattutto sano. Questo materiale è infatti stato testato per cuocere cibi senza l’aggiunta di grassi animali o vegetali; è possibile cuocere in una padella antiaderente anche solo con un filo d’acqua o addirittura in totale assenza di liquidi.
Saltare in padella: tutti i consigli per chi non ha tempo
Se stufare, glassare e cuocere al vapore sono tecniche di cottura facili, è vero anche che sono metodi che richiedono più tempo e manualità. Per chi è alle prime armi in cucina o per chi è sempre di corsa, saltare in padella è la tecnica più facile e veloce.
Imparare a saltare in padella, vi permetterà di servire addirittura il BonRoll in pochi minuti, o di preparare deliziosi involtini di pollo quando avrete ospiti inattesi! La tecnica di saltare in padella è adatta anche alla cottura di pizza e verdure, ma oltre alla praticità e al tempo ridotto, vi consentirà sporcare una sola pentola!
La cottura in padella (o in teglia) sui fornelli è il metodo a cui si ricorre più spesso in cucina. Anche se questa tecnica è molto semplice, richiede comunque l’uso di alcuni trucchi e segreti per cuocere nel miglior modo possibile.
Con il termine saltare, si intende cuocere i cibi in padella o in un tegame basso partendo dall’aggiunta di grassi, a fiamma alta per tempi ridotti. Gli alimenti che si prestano ad essere saltati in padella sono le carni tenere e di piccole dimensioni come braciole di maiale o pollo, ad eccezione di quello intero.
Il segreto fondamentale per saltare in padella a regola d’arte, è scaldare molto bene i grassi prima di aggiungere gli alimenti da cuocere. I grassi possono essere:
- olio
- burro
- strutto
Ricordate di asciugare molto bene gli ingredienti prima di aggiungerli nella padella. Tamponate la carne con carta assorbente e fate lo stesso con le verdure o il pesce.
Nel corso della cottura, gli alimenti da saltare dovranno essere agitati all’interno della padella. Per farlo non usate forchette o posate, ma agitate la padella impugnando saldamente il manico e ruotando con gesti decisi.
Una volta cotti gli alimenti, eliminateli dalla padella e deglassate il sugo di cottura, cioè diluitelo con brodo, acqua o vino e mescolatelo facendolo cuocere per qualche istante a fiamma alta, poi versatelo sugli ingredienti cotti.
Nella preparazione di fettine e BonRoll a fette, anche se la tentazione è forte, cercate di trattenervi dal girare gli ingredienti troppo spesso perché non dareste il tempo alla carne di cuocere.
Per saltare in padella, la temperatura è un fattore essenziale e quindi è necessario usare una fiamma piuttosto alta. Un altro accorgimento da seguire, è quello di salare la carne in precedenza. Questo trucco consentirà alla carne di umidificarsi e non bruciarsi durante la cottura.
Involtini di pollo: tecniche di cottura, consigli e ricette
Gli involtini di pollo sono una di quelle ricette facili da preparare, buonissime e che vi permettono di gustare in pochissimo tempo qualcosa di sfizioso e ricco di gusto. Tra gli involtini di carne, gli involtini di pollo sono perfetti da servire in occasione di una cena tra amici in casa (se lo avete in terrazzo o in giardino) così da essere un secondo piatto sfizioso e leggero da accompagnare ad un calice di vino o di birra fresca. Tantissime sono le ricette che potete preparare e tutte buonissime: gli involtini di pollo sono perfetti, ad esempio, per riempire la schiscetta da portare in ufficio per una pausa pranzo leggera ma ricca di gusto!
Gli involtini di pollo sono anche la soluzione migliore per preparare un pranzo o una cena per cui i più piccoli vadano pazzi! Ma come cucinare gli involtini di pollo? E quali sono le tecniche di cottura migliori per un risultato impeccabile?
Ecco le tecniche di cottura per involtini di pollo a prova di chef:
- In padella
- In forno
Entrambe le tecniche di cottura vi permetteranno di portare in tavola involtini ricchi di gusto e davvero buonissimi. Se avete poco tempo e avete bisogno di una soluzione facile e veloce per un pranzo o una cena last minute, la cottura in padella vi permetterà di portare gli involtini in tavola nel giro di 5 minuti. Con un filo di olio EVO o una noce di burro, avrete in men che si dica degli involtini davvero gustosi. Se disponete invece di più tempo e soprattutto preferite una cottura più leggera che vi permetta di mantenervi in forma senza però rinunciare al gusto, il nostro consiglio è quello di optare per la cottura al forno. E adesso passiamo alle ricette! Tutte le ricette che vi proponiamo sono facili e veloci da preparare e possono essere preparate in padella o al forno a secondo delle vostre preferenze.
Involtini freddi di pollo e asparagi
Gli involtini freddi di pollo e asparagi sono ideali per la schiscetta del pranzo, ma anche per un aperitivo sul terrazzo quando le temperature si fanno più miti. Colorati e facili da preparare gli involtini di pollo in padella potranno essere serviti tiepidi o freddi accompagnati da una fresca insalata primaverile, magari con l’aggiunta di mango e avocado. Ecco la ricetta completa!
Involtini di pollo con pancetta
Facilissimi da preparare e ricchi di gusto, gli involtini di pollo con pancetta sono la soluzione perfetta per una cena last minute e saranno ancora più appetitosi se li accompagnerete a patate arrosto croccanti. Ecco la ricetta facile degli involtini di pollo con pancetta!
Involtini di pollo alla parmigiana di melanzane
Perfetti da gustare con gli amici a cena, ma anche per stupire la vostra dolce metà in occasione di una cena romantica, gli involtini di pollo alla parmigiana di melanzane sono un piatto sfizioso che si sposa alla perfezione con un buon bicchiere di vino, un calice di birra o un cocktail fatto in casa! Ecco la ricetta completa!
Involtini di pollo con spinaci
Facile e veloce da preparare, la ricetta degli involtini di pollo con spinaci è perfetta se siete in cerca di un modo per riempire la schiscetta con gusto oppure se volete deliziare in maniera sfiziosa gli ospiti a cena. Ecco come prepararli!
Come scaldare la carne: tecniche e segreti
Tra gli errori che in cucina nessuno chef commetterebbe, c’è sicuramente quello di scaldare la carne nel modo sbagliato. Le tecniche su come scaldare la carne sono poche e semplici, proprio come accade per scongelare la carne.
Potrete, con questi consigli, scaldare la carne della schiscetta del pranzo in ufficio e avere così una pausa all’insegna del gusto, in qualsiasi posto vi troviate. Per scaldare la carne in modo corretto esistono tre metodi principali: sul fornello, al forno a microonde e al forno. Ecco nel dettaglio come scaldare la carne con queste facili tecniche.
Come scaldare la carne sul fornello
Per scaldare la carne sul fornello, potrete procedere in quattro differenti modi:
1. Estraete la carne dal frigo e lasciatela a temperatura ambiente per qualche minuto. Scaldate una padella a fuoco alto, aggiungete una noce di burro e abbassate il fuoco. Unite la carne e scaldatela per qualche minuto.
2. Scaldate una padella, unite un po’ di brodo di carne e in ultimo la carne. Riscaldate per qualche minuto e servite.
3. Mettete la carne in un sacchetto a chiusura ermetica adatto ai liquidi. Aggiungete erbe aromatiche, spezie e un filo d’olio, poi chiudete bene il sacchetto e immergetelo in acqua bollente per qualche minuto.
4. Tagliate la carne a pezzetti e saltatela nel wok con un filo d’olio.
Come scaldare la carne nel forno a microonde
Mettete la carne in un piatto idoneo al microonde. Unite una salsa per carni, teriyaki o barbecue ad esempio. Impostate la temperatura media e scaldate per qualche minuto.
Scoprite come usare il microonde nel modo corretto qui!
Come scaldare la carne nel forno
Estraete la carne dal frigorifero e lasciatela a temperatura ambiente per 10-20 minuti. Preriscaldate il forno a 80°C e infornate la carne per 10-12 minuti aggiungendo un cucchiaio di acqua o di brodo di carne.
Come cuocere una cotoletta: SOS in cucina
Pensavate che fosse un piatto semplice e banale e vi siete poi ritrovati di fronte al dilemma “come cuocere una cotoletta in modo perfetto”? Niente paura, siamo qui per risolvere uno dei più classici SOS in cucina!
Dopo aver scelto il tenero Petto di pollo AIA e dopo averla passata in una gustosa panatura, per cuocere una cotoletta alla milanese davvero perfetta occorre friggere la carne nel modo giusto.
La ricetta originale della cotoletta alla milanese prevede che la frittura venga fatta utilizzando il burro; è noto infatti come quasi ogni pietanza in Lombardia venga dolcemente “affogata” nel burro.
Se poi volete fare davvero i “fighi” dovreste usare il burro chiarificato, che alle alte temperature, si annerisce e conferisce all’alimento aspetto e sapore leggermente bruciato.
Quindi per cuocere una cotoletta in modo perfetto mettete in una padella abbondante burro e lasciate che diventi ben caldo e si sciolga.
Quando il burro ha raggiunto la giusta temperatura (e lo potete capire perché comincia a soffriggere) è il momento di mettere in padella i petti di pollo.
Potrà sembrare banale, ma preoccupatevi di disporre con cura le fette di carne, per evitare che minime parti rimangano più crude o indietro di altre! Se ad esempio dovete cuocere più fette di carne disponetele nella padella facendo attenzione a non sovrapporle, in modo che ognuna possa dorarsi direttamente a contatto con il tegame caldo coperto di burro fuso.
Lasciate cuocere la cotoletta per 7-8 minuti, smuovendola di tanto in tanto per evitare che si attacchi al fondo della padella.
Dopo circa 4 minuti girate delicatamente la cotoletta in modo che possa dorarsi anche dall’altro lato.
All’inizio lasciate friggere la carne a fuoco vivo, sempre controllando che il burro non fumi, ma negli ultimi 2 minuti è bene farla cuocere a fuoco un po’ più basso.
Quando la cotoletta si presenta uniformemente colorita spegnete il fuoco e, se amate i sapori un po’ decisi, la cosa migliore è servirla, ancora ben calda, senza eliminare il burro fuso che è rimasto sulla panatura.
Tuttavia, se volete rendere la vostra cotoletta alla milanese un po’ più leggera, prima di servirla potete poggiarla su carta assorbente e tamponarla per eliminare il grasso in eccesso.
Un ultimo consiglio, che vi farà fare ancor più bella figura e che vi farà sembrare dei veri chef, riguarda la panatura della cotoletta.
Per cuocere la cotoletta in modo perfetto sarebbe meglio non comprare del pane grattato già pronto, ma prepararlo voi grattugiando del pane raffermo, oppure del pane tostato. In questo caso potete sbriciolare le fette manualmente usando un mattarello e un tagliere. Passate il mattarello sulle fette di pane tostate appoggiandovi su un tagliere, oppure mettetele in un sacchetto di plastica e passateci sopra il mattarello, in modo da sbriciolarle e nello stesso tempo prepararle per la conservazione!
Insomma dopo questi consigli su come cuocere la cotoletta, la vostra credibilità ai fornelli subirà davvero un’impennata!
Come cuocere i würstel: la guida completa
L’idea giusta per un pranzo veloce o uno spuntino da re? I würstel, ovviamente!
Non sempre, però, siamo sicuri di come cuocere i würstel alla perfezione e quale sia la tecnica migliore da utilizzare: grazie a questa guida vi illustreremo tutti i modi e i tempi di cottura per cuocere i würstel come non avete mai fatto prima.
Wudy AIA è la soluzione ideale per chi cerca leggerezza, unita ad un sapore irresistibile. I würstel Wudy AIA sono infatti caratterizzati da un vasto assortimento di formati e specialità per tutti i gusti: i classici a base di pollo, tacchino e suino, oppure gli speciali farciti al formaggio o al ketchup e, ancora, Zero e Light (senza glutine e senza lattosio). Wudy è la scelta giusta in ogni momento della giornata per la sua velocità di preparazione e versatilità!
Una volta che avrete imparato esattamente come cuocere i würstel, potrete sbizzarrirvi con tante appetitose ricette. Dall’Hot Dog nella sua versione originale made in USA al Röesti di patate e würstel fino all’insalata di würstel e ravanelli al Cheesewurstel con salsa barbecue.
Insomma, potrete davvero divertirvi con le innumerevoli preparazioni firmate Wudy: ecco allora la guida completa per cuocere i vostri amati würstel.
C'è un passaggio fondamentale da fare prima di cuocere i würstel: bucherellarli (con i rebbi di una forchetta se il würstel è grosso, altrimenti con uno stuzzicadenti). In questo modo, infatti, la cottura sarà più omogenea. Per bollire i würstel esistono tre modalità, con un risultato allo stesso modo eccellente.
1. Immergete i wurstel in acqua fredda, accendete il fuoco e non appena inizia il bollore toglieteli e serviteli con crauti e patate oppure come accompagnamento alle insalate di riso.
2. Tuffateli in acqua bollente per cinque minuti, quindi scolateli e serviteli, accompagnandoli al vostro contorno preferito.
3. Trasferiteli in una pentola d'acqua molto calda, spegnete il fuoco e lasciateli raffreddare delicatamente nell'acqua, in attesa di essere serviti (questo è il metodo usato dai venditori ambulanti in quasi tutto il mondo).
Come cuocere i würstel: nel forno a microonde
Se volete preparare i würstel rapidamente, allora usate il forno a microonde.
Bucherellate i wurstel, disponeteli in un piatto adatto al microonde, coprite con l’apposita campana oppure metteteci sopra un altro piatto, poi cuocete a media potenza per un minuto. Aprite il forno, controllate e, se serve, cuocete ancora per 30 secondi. Il tempo di cottura dipende anche dalle dimensioni del würstel che state cuocendo.
Come cuocere i würstel: in padella
Tutti i tipi di würstel possono poi essere cotti in padella.
Per cuocere Wudy AIA Classico, ad esempio, infatti vi basteranno 3 o 4 minuti: metteteli in una padella antiaderente e lasciate cuocere. Con i Wudy cotti in padella potete farcire gustosi sandwich!
Come cuocere i würstel: sulla griglia
Cuocere i würstel sulla griglia è davvero la soluzione più semplice. Il protagonista delle vostre grigliate primaverili (ma perché no, anche invernali) è il Wudy grill, oppure il Wudy BratWurst (per chi ama i sapori decisi). Gustate Wudy Maxi Grill aperto e rosolato alla piastra o sulla griglia del barbecue per 4/5 minuti.
Ed ecco anche una ricetta golosa e dal gusto inconfondibile: le pizzette con Wudy, friarielli e olio piccante!
Ed ecco anche una ricetta golosa e dal gusto inconfondibile: le pizzette con Wudy, friarielli e olio piccante. Se amate la pizza, non potete non provare queste sfiziose pizzette con Wudy, friarielli e olio piccante. In questa preparazione l’olio dona piccantezza e lega tutti gli ingredienti in modo delicato, dando vita a un piatto coloratissimo e davvero unico. Ecco la ricetta completa!
Come cuocere il BonRoll, la guida definitiva
Le cene con gli amici e i pranzi in famiglia hanno tutto un altro sapore con BonRoll AIA!
BonRoll è in grado di trasformare semplici domeniche in famiglia in vere e proprie feste; con BonRoll, infatti, sarà semplicissimo preparare un arrosto ricco e gustoso che soddisfi sia grandi che piccini!
Inoltre BonRoll è la soluzione ideale per quando si vuole organizzare un pranzo o una cena improvvisata; ma soprattutto è semplicissimo da preparare, anche per i meno esperti in cucina!
Se ad esempio avete bisogno di suggerimenti per il menù della domenica, e volete puntare sulla tradizione e sui sapori classici, ispiratevi a questo polpettone della nonna, oppure, se vi sentite già cuochi provetti, provate l’arrosto con salsa al vino rosso.
Se i vostri ospiti amano i sapori decisi, o le note piccanti, non potete assolutamente farvi scappare questa ricetta per cucinare il BonRoll radicchio e scamorza sul letto di cime di rapa piccanti.
Per una cenetta romantica invece il consiglio è quello di preparare qualcosa che stupisca per morbidezza e dolcezza: coccolate il vostro ospite con il BonRoll con insalatina di carciofi e scaglie di grana.
E se pensate che il BonRoll sia un piatto che si può gustare solo a casa vi sbagliate! Ecco un modo per portare la bontà del polpettone AIA anche nel pranzo al sacco.
Cuocere il BonRoll è davvero facile e potete farlo in due modi: al forno, per una cottura tenera e impeccabile, oppure in padella, il metodo più veloce per preparare un arrosto buonissimo!
I contorni con cui si può servire il BonRoll sono davvero tantissimi. Il tradizionale contorno di patate è quello che ci vuole per dare energia ed esaltare il gusto della carne dei vostri arrosti.
Infine vi suggeriamo un contorno invernale per accompagnare il vostro piatto di BonRoll Classico: un gratin di verdure di stagione.
Ingredienti:
- 400g di zucca (già privata della buccia)
- 200g di cime di cavolfiore
- 200g di cime di broccoli
- 50g di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 50g di provola
- 50g di burro
- sale
Preparazione:
Tagliate la zucca a pezzetti, separate le cime di broccoli e cavolfiori e cuocetele a vapore per 10 minuti. Con una grattugia a buchi larghi, grattugiate la provola e mescolatela con il parmigiano. Condite le verdure con un po’ di sale, metà del formaggio e metà del burro; mettete il tutto in una pirofila, coprite con i formaggi rimasti e con il burro a fiocchetti; infornate a 200° e cuocete per 15 minuti. Una volta cotto il vostro gratin di verdure è pronto per essere servito insieme al BonRoll!
Ecco inoltre una ricetta facile ed originalissima: il BonRoll Classico con spuma di ricotta all’erba cipollina e giardiniera di ravanelli!
Servite il BonRoll Classico con spuma di ricotta all’erba cipollina e giardiniera di ravanelli in occasione di un pranzo della domenica o una cena tra amici...il successo è assicurato! Ecco la ricetta completa!
Come cucinare BonRoll in padella
BonRoll AIA in padella è il piatto ideale se volete preparare una cena sfiziosa in pochissimo tempo.
BonRoll AIA è il gustoso polpettone a base di carni bianche di pollo e tacchino e da assaporare nelle diverse varietà di gusti: BonRoll Classico, Spinaci, Speck, Delizie dell'Orto e la variante natalizia con Prugne Uva sultanina e Pinoli.
La particolarità delle ricette BonRoll è che sono semplici e soprattutto velocissime! Se avete a disposizione più tempo potete cuocere BonRoll al forno in caso contrario potrete cuocerlo velocemente a fette utilizzando la padella.
Qui vedremo invece tutti i segreti per cucinare BonRoll in modo veloce ed ottimale in padella.
1. BonRoll in padella: cottura classica
Tagliate il polpettone a fettine di circa 2 cm e scottatele in una padella antiaderente con 3 o 4 noci di burro. Dopo un minuto aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco, coprite e lasciate cuocere. Girate spesso le fettine di polpettone. Dopo 15 minuti il piatto è pronto.
Potete preparare un BonRoll Classico con un contorno di patate e carciofi, seguendo queste semplici istruzioni!
Pulite i carciofi, tagliateli in 6 spicchi e, a mano a mano che saranno pronti, metteteli a bagno in una ciotola con il succo del limone per evitare che anneriscano. Pelate le patate e tagliatele a spicchi delle stesse dimensioni dei carciofi. Sbucciate l'aglio, pestatelo e fatelo dorare in una casseruola con 6 cucchiai di olio. Aggiungete le patate, i carciofi ben scolati, una presa di sale, l'origano e fate rosolare il tutto per 5-6 minuti. Bagnate con un bicchiere di acqua calda, copri e cuoci a fiamma bassa per circa 20 minuti. Profumate il tutto con una abbondante macinata di pepe e servite caldo insieme al vostro BonRoll a fette! Se siete soddisfatti del risultato potete provare anche questa variante di BonRoll con carciofi croccanti.
2. BonRoll in padella: cottura alla griglia
Prendete il BonRoll e tagliatelo a fette, intanto fate scaldare una padella grill. Cuocete le fette di polpettone sulla bistecchiera girandole spesso e avendo cura di non bruciarle!
Per accompagnare questo ottimo piatto e renderlo ancora più goloso vi consigliamo di preparare una salsa BBQ che esalti il sapore della carne alla griglia! Per la preparazione della salsa BBQ seguite questi facili consigli.
Tagliate finemente la cipolla e l’aglio e fatela rosolare a fiamma vivace nel burro: versate anche l’aceto e fatelo sfumare. Versate quindi nella pentola la passata e il concentrato di pomodoro e, mescolando, unite alla salsa anche la senape, il peperoncino e lo zucchero.
Fate cuocere per una ventina di minuti la vostra salsa e lasciatela raffreddare. Munitevi quindi di un colino attraverso il quale filtrare la salsa per evitare che restino i cubetti di cipolla. Una volta che sarà stata setacciata aggiungete a piacere sale, pepe, e alcune gocce di tabasco.
Come mantecare il risotto alla perfezione
Siete sicuri di sapere tutto, ma proprio tutto, su come mantecare il risotto alla perfezione?
Se siete appassionati di cucina o semplicemente amate i risotti, avrete certamente già provato - almeno una volta - a mantecarne uno: quello che forse, però, non vi ha soddisfatto pienamente è stato il risultato finale.
Per mantecare il risotto, così come per altre tecniche di cucina, è necessario seguire alcune regole di base. Mantecare il risotto alla perfezione vuol dire proporre un riso all'onda: nella fase di mantecatura – e attraverso il movimento del tegame – il risotto dovrà formare un'onda ed essere quindi molto morbido, cremoso e, allo stesso tempo, non dovrà produrre schizzi (a dimostrazione del fatto che tutti gli ingredienti sono perfettamente legati tra loro).
Ovviamente, per mantecare il risotto in maniera perfetta e ottenere un ottimo risultato, ci vuole un po' di pratica. Con un minimo di esercizio e grazie a questi preziosi consigli, diventerete dei veri maghi del risotto all’onda.
Scoprite allora tutto quello che dovete fare per realizzare una mantecatura perfetta e tutti gli errori da evitare per un risotto da sogno!
1. Come mantecare il risotto: la cottura
Sembra poco logico ma, anche se la mantecatura è il passaggio finale della ricetta di ogni risotto all’onda, per preparare un piatto perfetto e mantecare correttamente, dovrete partire dall'inizio.
Tostate molto bene il riso in poco burro o olio extravergine di oliva e portatelo a cottura con l'aggiunta di brodo bollente. Per ottenere una mantecatura perfetta, dovrete spegnere il fuoco quando il risotto sarà al dente: il giusto rilascio di amido e la sua consistenza è sono infatti davvero importantissimi per l'impeccabile riuscita del piatto.
2. Come mantecare il risotto: il burro e il formaggio
Si passa quindi alla prima fase della mantecatura del risotto.
Una volta spento il fuoco, aggiungete nel tegame del riso il burro freddo a dadini e il formaggio grattugiato (l’ideale è usare un formaggio stagionato che si sciolga bene, come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano o il Pecorino).
Per mantecare il risotto alla perfezione, è meglio usare il burro freddo, per due motivi: prima di tutto, si sfrutta la parte grassa e non quella liquida; secondo, grazie al freddo si ottiene una maggiore cremosità data dallo sbalzo termico tra il risotto bollente e il burro freddissimo.
Per avere delle proporzioni equilibrate, considerate di usare 20 g di burro e 10 g di formaggio grattugiato ogni 100 g di riso.
3. Come mantecare il risotto: il riposo
Veniamo ora ad un’altra parte essenziale del processo di mantecatura, ovvero il riposo.
È fondamentale, per mantecare il risotto alla perfezione, che – una volta spento il fuoco e aggiunti burro e formaggio – il riso venga mantenuto in caldo con un coperchio e lasciato riposare. Il risotto dovrà infatti restare al caldo senza essere mescolato per 1-2 minuti, in modo che si assesti e che cominci a rilasciare il suo amido.
4. Come mantecare il risotto: la mantecatura
Si termina quindi con la mantecatura vera e propria del risotto.
Togliete il coperchio, mescolate per amalgamare bene burro e formaggio, poi scuotete il tegame con movimenti rapidi e regolari in avanti e indietro, in modo che il risotto formi un'onda.
Se il risotto risulterà troppo asciutto, aggiungete mezzo mestolo di brodo. Più i movimenti saranno veloci, più amido rilascerà il vostro risotto e formerà quella gradevole cremina che dona la proverbiale sinuosità a questo piatto delizioso!
5. Quando usare l'olio al posto del burro
Se non avete il burro in casa o se state preparando un risotto a base di pesce, potete eseguire la mantecatura anche con olio extravergine di oliva.
Come? Aggiungete semplicemente l'olio (l’ideale è usare un buon olio extravergine di oliva, da spremitura a freddo) nella fase di riposo e poi procedete come per la classica mantecatura del risotto.
Per mantecare il risotto alla perfezione, infine, è fondamentale anche la scelta del riso.
Esistono tantissime specie di riso, ma non tutte hanno la stessa resa di preparazione. Per preparare un risotto all’onda favoloso, scegliete tra queste varietà:
- Carnaroli
- Arborio
- Baldo
- Ribe
- Roma
- Vialone nano
Per finire in bellezza, ecco anche il decalogo di tutti i segreti per ottenere un risotto da veri chef!
Scoprite le ricette di risotto consigliate da AIA:
Come fare gli spiedini, tutti i segreti e le ricette
Colorati e davvero squisiti, gli spiedini sono l’ingrediente immancabile in ogni grigliata che si rispetti e assieme alla carne alla griglia e alle salse, riescono a conquistare davvero tutti! Anche durante la stagione più fredda, gli spiedini sono la ricetta gustosa per colorare cene o pranzi in casa assieme ad amici e parenti. Grazie alla facilità con i quali potrete prepararli, gli spiedini si prestano ad essere la soluzione per pranzi e cene last minute ricche di gusto!
Ma come fare degli spiedini davvero gustosi?
Tantissime sono le modalità per preparare gli spiedini e spesso la scelta più giusta è quella che incontra il vostro gusto e il gusto dei vostri invitati. La vera protagonista di questa semplice ma gustosa preparazione è, ovviamente, la carne. Se avete intenzione di preparare dei fantastici spiedini in casa, il nostro consiglio è quello di tagliare la carne a cubetti di almeno 4 centimetri per lato (è importante tagliare la carne a cubi di uguali dimensioni di modo che cuocia uniformemente). Prima di far cuocere la carne, inoltre, è preferibile farla marinare per qualche ora (meglio se per una notte intera) assieme a qualche cucchiaio di olio EVO, un bicchiere di vino bianco e delle erbe aromatiche come prezzemolo e alloro.
Una volta fatti marinare, i pezzetti di carne dovranno essere infilati all’interno di spiedini di legno e dovranno essere alternati a pezzi di verdura (questo per la preparazione classica), che dovranno avere le stesse dimensioni dei cubetti di carne.
Ma torniamo alla scelta della carne: si tratta di un momento molto importante nella preparazione degli spiedini. Potete scegliere infatti di utilizzare esclusivamente della carne di manzo che alternerete a peperoni rossi e gialli. In alternativa, potete optare per carni miste: pezzetti di maiale, petto di pollo o tacchino.
Per rendere i vostri spiedini ancora più gustosi, potete abbinare delle salse fatte in casa che conquisteranno tutti e che ne esalteranno il sapore: maionese, salsa a base di avocado o yogurt sono solo alcune delle gustose scelte che avete a disposizione. Potete inoltre abbinare ai vostri spiedini delle squisite ed originali insalate! Qualche suggerimento? Provate ad esempio l’insalata di tacchino agli agrumi, con frutta secca, melagrana e mela verde o l’insalata di Aequilibrium alla paprika dolce in cialda!
Ecco tante ricette gustose e davvero originali per spiedini diversi dal solito! Provatele tutte!
BonRoll, tutti i modi per cucinarlo
Prodotto utilizzato:
Se avete invitato gli amici a cena o volete cucinare qualcosa di gustoso per la vostra dolce metà, il BonRoll AIA è la scelta giusta!
Potete infatti scegliere tra una gran varietà di opzioni: il BonRoll alla pizzaiola, quello con spinaci, con speck, il gustosissimo BonRoll Delizie dell’Orto o il Classico, perfetto per ogni preparazione. Tantissime sono inoltre le ricette che potete sbizzarrirvi a preparare per stupire i vostri ospiti: dal BonRoll in pasta sfoglia alla ricetta con gli asparagi gratinati passando per il BonRoll radicchio e scamorza su cime di rapa piccanti.
Perfetto per il pranzo della domenica con i parenti, il BonRoll può essere cucinato in molti modi, sia al forno che in padella per risultati sempre gustosissimi e sfiziosi. Ecco tutti i modi per cuocere il BonRoll!
BonRoll, tutti i modi per cucinarlo: in padella
Se il tempo stringe e gli ospiti stanno per arrivare a cena, vi consigliamo di cuocere il BonRoll AIA in padella così da risparmiare tempo prezioso e ottenere risultati ottimi! Il nostro consiglio è quello di tagliare il BonRoll AIA a fette di circa 2 cm e scottarle in una padella antiaderente assieme a 3 noci di burro, aggiungendo dopo un minuto anche mezzo bicchiere di vino bianco. Poi coprite e lasciate cuocere, girando spesso le fettine in modo che si cuociano bene da entrambi i lati. Dopo soli 15 minuti il vostro BonRoll AIA è pronto per essere servito! Se avete bisogno di qualche idea per ricette gustose, trovate QUA tanti spunti golosissimi!
BonRoll, tutti i modi per cucinarlo: al forno
Il BonRoll AIA al forno è la ricetta classica se si ha tempo da passare ai fornelli prima dell’arrivo degli ospiti e il procedimento per cucinarlo è davvero semplicissimo. Il nostro consiglio è quello di utilizzare un forno ventilato in modo che la cottura sia più uniforme e veloce e così che il BonRoll abbia una gustosa crosticina croccante all'esterno e un cuore morbido. Tutto ciò che dovete fare è posizionare il vostro BonRoll AIA su una pirofila, aggiungere ½ bicchiere d'acqua o di vino bianco e infornare a 180° per circa 70 minuti. Durante i primi 50 minuti copritelo con della carta stagnola, poi liberatelo e servitelo ancora caldo. QUI trovate la gustosa ricetta del BonRoll classico con patate al forno.
BonRoll, tutti i modi per cucinarlo: al microonde
Anche il BonRoll AIA cucinato al microonde vi farà risparmiare tempo prezioso se avete invitato gli amici a cena e avete poco tempo da passare dietro ai fornelli. In 20 minuti il vostro BonRoll sarà pronto per essere servito e gustato! Prendete un tegame in Pyrex e adagiatevi della cipolla bianca tagliata a fettine. Ponete adesso anche il vostro BonRoll e cospargetelo con dell’olio e un po’ di brodo. Coprite il tegame e impostate la temperatura del microonde alla massima potenza per circa 10 minuti. Dopodiché girate il BonRoll e lasciate cuocere per altri 10 minuti. Una volta pronto tagliatelo a fette e servite ancora caldo!
Dopo avervi dato tanti suggerimenti sul modo di cucinare il BonRoll è arrivato il momento di pensare alle tante ricette gustose che potete sbizzarrirvi a preparare! Se avete bisogno dell’ispirazione, ecco tante ricette facili e veloci a base di BonRoll AIA!
Ecco un modo originale per cucinare il BonRoll AIA e servirlo in tavola in tutta la sua bontà: le fette di BonRoll con spuma di ricotta all'erba cipollina e giardiniera di ravanelli!
BonRoll con ricotta e giardiniera di ravanelli
Si tratta di una ricetta davvero facile da preparare che si presta ad essere l’antipasto perfetto per una cena tra amici, ma anche lo stuzzichino ideale ed originale per un aperitivo in giardino o una cena a buffet.
Scoprite anche tutti i modi insoliti e creativi per cucinare il BonRoll!
BonRoll, tutti i modi per cucinarlo: nel wok
A tutti gli altri metodi di cottura del BonRoll, c’è da aggiungere quello nel wok. Una padella dai bordi alti tipica della cucina asiatica è ormai entrata a far parte anche in Italia degli utensili indispensabili in cucina.
La pentola wok è utile per saltare e per ottenere cotture veloci che permettono agli ingredienti di non perdere consistenza.
Potrete cucinare il vostro BonRoll a fette nel wok rosolandolo con un filo d’olio o una noce di burro. Tagliate il BonRoll a cubetti, saltatelo nel wok e insaporitelo con verdure, salsa di soia o aveto per una versione agrodolce. Se invece avete avanzi di un BonRoll cotto tradizionalmente in forno o in padella, tagliateli a cubetti e finitelo nel wok con legumi o pomodori: una preparazione semplice, ma gustosissima.
BonRoll, tutti i modi per cucinarlo: al cartoccio
Avete mai provato a cucinare il BonRoll al cartoccio? Se la risposta è no, questo è il momento per provare. Con la cottura al cartoccio, il BonRoll tratterrà al suo interno tutti i succhi della carne per un risultato morbidissimo e succulento. Mettete il BonRoll al centro di un foglio di carta stagnola, insaporitelo con spezie ed erbe aromatiche a piacere, aggiungete un filo d’olio e chiudetelo nell’incarto. Infornate il BonRoll a 180°C per 50 minuti, poi sfornatelo e lasciatelo riposare per 10 minuti. Aprite il cartoccio, tagliate il BonRoll a fette e servitelo ben caldo.
Grazie alla sua versatilità, il BonRoll si adatta a essere servito in diverse occasioni: pranzi informali e a tradizionali cene, eccovi alcune idee per portarlo in tavola e fare un’ottima figura con i vostri ospiti.
Le occasioni speciali
Pasqua, Natale, Capodanno e non solo, il BonRoll è perfetto per tutte quelle occasioni speciali che prevedono un menù ricco e gustoso, senza rinunciare all’eleganza.
Eccovi le ricette:
- 10 di ricette di Pasqua con il BonRoll
- BonRoll Classico con patate duchessa
- BonRoll in pasta sfoglia
- BonRoll: le ricette per il cenone di Capodanno
Le ricette creative
Amate la tradizione, ma siete sempre alla ricerca di sapori e abbinamenti creativi? Queste ricette di BonRoll sono ciò che fa al caso vostro, provatele!
- BonRoll agli spinaci con maionese di avocado
- BonRoll con crema di broccoli e carote al forno
- BonRoll con porro di Cervere, pistacchi e arancia
- BonRoll con ananas caramellata, miele e rum
BonRoll per i più piccoli
Tutti amano BonRoll, anche i bambini! Per questo vi proponiamo alcune ricette che li renderanno felici e soprattutto li invoglieranno a mangiare più verdure!
Come fare il bollito: ricetta e consigli
Preparare il bollito è molto diverso dal preparare un buon brodo di carne. Nel caso del bollito infatti il riflettore è puntato sulla consistenza della carne, che al termine della preparazione dovrà essere tenera e succosa. Nella ricetta del brodo di carne, il protagonista è appunto il brodo che, a discapito della carne, dovrà essere molto saporito.
La sostanziale differenza tra la preparazione del bollito e quella del brodo è che nel primo caso la carne è inserita in acqua calda, in questo modo tutti i succhi resteranno all’interno e conferiranno morbidezza e sapore. Nel caso del brodo invece, tutto il gusto della carne è rilasciato nell’acqua.
Per preparare un ottimo bollito di carne è necessario procedere nel seguente modo:
- Fate bollire tutte le verdure per qualche minuto, poi aggiungete la carne e il sale grosso.
- Fate riprendere bollore ed eliminate le impurità in superficie.
- Aggiungete a questo punto i grani di pepe.
- Abbassate il fuoco al minimo e coprite parzialmente il tegame.
Eccovi gli ingredienti per preparare il bollito:
1 kg di carne di manzo
3 litri d’acqua
1 carota
1 costa di sedano
3 chiodi di garofano
1 foglia di alloro
1 cucchiaio di sale grosso
5 grani di pepe nero
1 cipolla
1 rametto di timo
1 rametto di prezzemolo
Il bollito, nella sua ricetta base, prevede l’uso della sola carne di manzo, ma esistono numerose varianti che consentono l’aggiunta di pollo o cappone. Potrete servire il bollito caldo o freddo accompagnandolo con le verdure di cottura o con un buon purè di patate, ma non dimenticate la salsa verde o la maionese.
Potrete anche sfilacciare la carne del bollito e usarla per arricchire gustose insalate o per farcire deliziose torte salate. La carne del bollito, se sminuzzata finemente, può essere usata anche per la preparazione di polpette da friggere o da cuocere in forno.
10 salse da preparare con il minipimer in 5 minuti
Chiamatelo minipimer o frullatore ad immersione, il risultato non cambia, questo elettrodomestico è diventato indispensabile nelle cucine di chi ama cucinare. Eccovi 10 salse da preparare con il minipimer in soli 5 minuti! Scegliete ingredienti di stagione e freschissimi, aggiungete erbe aromatiche e otterrete salse speciali per condire la pasta, per insaporire la carne oppure per dare carattere ad una semplice bruschetta! Con il minipimer, potrete preparare salse leggere a base di yogurt, salse golose con l’avocado e salse più tradizionali come la maionese o la salsa verde!
Trucchi per preparare le salse con il minipimer
Anche se si tratta di un procedimento semplice, la preparazione delle salse con il frullatore ad immersione, prevede qualche piccolo trucchetto per ottenere ricette perfette e gustose:
- Il bicchiere del minipimer: per mantenere intatti i colori vivi di basilico, peperoni e ortaggi, prima di preparare la salsa, mettete il bicchiere del minipimer per qualche minuto in freezer. Grazie a questo trucchetto, le lame del frullatore non scalderanno eccessivamente gli alimenti e il colore delle vostre salse sarà brillante!
- Non saranno salse ma… : se non avete ancora un minipimer, procedete con l’acquisto immediatamente. Il frullatore ad immersione, vi permetterà non solo di preparare salse velocissime, ma anche zuppe, passati di verdura, panna montata e passata di pomodoro.
10 ricette di salse da preparare con il minipimer
1. MAIONESE
Un grande classico della cucina italiana, che tutti temono perché, non è una leggenda, la maionese rischia di impazzire davvero! Potrete così decidere di preparare la maionese usando la frusta a mano, oppure potrete mettere tutti gli ingredienti nel bicchiere del frullatore ad immersione e compiere la magia in meno di 1 minuto! Ecco ingredienti e ricetta!
2. PESTO ALLA GENOVESE
Ingredienti:
- 100 gr di foglie di basilico ligure
- 40 gr di pinoli
- 100 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 1 spicchio d’aglio (facoltativo)
- 1 pizzico di sale
- Olio extravergine di oliva
Preparazione:
Mettete tutti gli ingredienti solidi nel bicchiere e frullate aggiungendo l’olio a filo fino a quando non avrete ottenuto un pesto della consistenza desiderata. Ricordatevi di frullare ad intermittenza per evitare che le lame si surriscaldino troppo compromettendo il colore verde brillante del pesto alla genovese!
3. SALSA DI NOCI
Ingredienti:
- 100 gr di noci sgusciate
- 100 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 200 ml di panna da cucina
- 1 pizzico di sale
- 1 macinata di pepe bianco
Preparazione:
Mettete tutti gli ingredienti nel bicchiere del mixer e frullate fino a consistenza desiderata. Poi provate la ricetta del petto di pollo in salsa di noci!
4. SALSA AIOLI
Ingredienti:
- 4 spicchi d’aglio
- 1 cucchiaio di succo di limone
- Olio di semi
- 1 macinata di pepe bianco
- 1 pizzico di sale
- 2 tuorli di Uova Pastagialla Allevate a Terra AIA
- 1 tuorlo sodo
Preparazione:
Preparate l’uovo sodo e ricavate il solo tuorlo. Mettete tutti gli ingredienti nel bicchiere del mixer e frullate fino ad ottenere una salsa densa aggiungendo l’olio poco alla volta. Smettete di frullare, aggiungete il limone e servite con grissini o crostini di pane croccanti!
5. SALSA VERDE
Ingredienti:
- 200 gr di prezzemolo
- 100 gr di mollica di pane
- 1 cucchiaio di capperi sott’aceto
- 3 acciughe
- Olio extravergine di oliva
- 2 tuorli di Uova Fresche Allevate a Terra AIA
- Sale
- Pepe
Preparazione:
Mettete la mollica di pane a bagno, poi strizzatela e mettetela nel bicchiere del mixer insieme a tutti gli altri ingredienti. Frullate e servite la salsa verde accompagnandola alle carni del bollito!
6. MAIONESE DI PATATE
Ingredienti:
- 2 patate bianche lesse
- Olio di semi
- 1 cucchiaio di aceto bianco
- Sale
- pepe bianco
Preparazione:
Pelate le patate lesse, tagliatele grossolanamente e trasferite tutti gli ingredienti nel bicchiere del minipimer. Frullate versando l’olio a filo fino ad ottenere una maionese cremosa!
7. SALSA TONNATA
Delicata e saporita, la salsa tonnata è la salsa perfetta per insaporire carne e tartine. Ecco la ricetta per prepararla in pochi minuti con il minipimer!
8. SALSA TZATZIKI
Ingredienti:
- 1 cetriolo
- 200 gr di yogurt greco
- 1 fogliolina di menta
- 1 spicchio d’aglio
- 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaio di succo di limone
- Sale
- Pepe
Preparazione:
Per preparare questa deliziosa e freschissima salsa greca, mettete tutti gli ingredienti nel bicchiere del mixer e frullate fino ad ottenere una consistenza cremosa e liscia.
9. SALSA TARTARA
Se siete alla ricerca di sapori decisi, la salsa tartara è ciò che fa al caso vostro. Spalmatela nei vostri panini e tramezzini oppure usatela per accompagnare la carne alla griglia! Ecco la ricetta completa!
10. SALSA AI PEPERONI
Ingredienti:
- 1 peperone grigliato
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 1 spicchio d’aglio
- 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
- 2 foglioline di basilico
- Sale
- Pepe
Preparazione:
Private il peperone della pelle e mettetelo nel bicchiere del frullatore ad immersione insieme a tutti gli altri ingredienti tranne il basilico. Frullate versando l’olio a filo e quando avrete ottenuto una salsa omogenea, aggiungete il basilico tagliato grossolanamente con le mani.
Come fare il brodo di pollo: tutti i segreti
Tra le ricette invernali, il brodo di pollo è quella più confortevole. Caldo, saporito e ricco di aroma, il brodo di pollo è perfetto da servire con i tortellini, da bere come consommè per riscaldarsi dopo una fredda giornata, ma anche per preparare risotti cremosi e zuppe di verdure.
Grazie alla sua versatilità e ai suoi mille usi in cucina, il brodo di pollo non potrà mai mancare nella vostra cucina! Anche per una ricetta così semplice, ci vogliono comunque alcuni accorgimenti, qualche piccolo trucco tecnico che valorizzerà la riuscita della vostra preparazione e trasformerà il vostro brodo di pollo in un vero capolavoro!
Come fare il brodo di pollo perfetto? Eccovi i 5 segreti da non dimenticare!
Come fare il brodo di pollo: le verdure
Per fare un ottimo brodo, la carne è l’elemento fondamentale che conferisce tutto il sapore alla ricetta grazie ai suoi preziosi succhi. Tuttavia, ogni brodo di pollo che si rispetti è fatto anche di verdure e dato che in cucina non si butta via niente, potrete usare anche gli scarti di sedano, carota e cipolla. Non abbiate paura di insaporire il vostro brodo con buccia di cipolla o carota e con la parte fibrosa della costa di sedano, negli scarti degli ortaggi spesso sono rinchiusi i sapori più intensi.
Come fare il brodo di pollo: la temperatura e il tempo di cottura
Un buon bollito alla piemontese viene preparato aggiungendo la carne in acqua bollente. Questo procedimento farà in modo che lo sbalzo di temperatura sigilli la carne che tratterrà al suo interno tutti i sapori. Per dare sapore ad un buon brodo invece, bisogna fare in modo che i succhi della carne insaporiscano il liquido, per questo è buona regola partire da acqua fredda.
Mettete il pollo e tutti gli altri ingredienti in un’ampia pentola, versate l’acqua fredda e trasferite sulla fiamma vivace. Quando il brodo raggiungerà il bollore, abbassate il fuoco e lasciate cuocere per circa 2 ore.
Come fare il brodo di pollo: le spezie e gli aromi
Valorizzare un brodo di pollo con spezie e aromi è importante per insaporire al meglio le vostre preparazioni. Il profumo dei chiodi di garofano, ad esempio, si sposa benissimo con una carne bianca e delicata come quella del pollo, aggiungete anche qualche rametto di prezzemolo e qualche grano di pepe bianco o nero. Per quanto riguarda l’alloro, è meglio destinarlo a brodi con carni dal sapore più incisivo.
Come fare il brodo di pollo: l’uso del sale
Quanto sale mettere nel brodo di pollo? E quando? Per un brodo correttamente sapido, è preferibile aggiungere il sale alla fine. Salare il brodo all’inizio della preparazione, rischierebbe di far risultare la preparazione troppo sapida a causa dell’evaporazione dell’acqua nella fase di cottura.
Come fare il brodo di pollo: le parti del pollo
Le parti più saporite indicate per la preparazione del brodo di pollo, sono quelle ricche di ossa. Ali, collo e costato sono le parti migliori per il brodo, ma anche fusi e sovracosce andranno benissimo. Meno indicato è il petto che deve essere impiegato per preparazioni di altro genere.
Quando il brodo di pollo è in cottura, ricordatevi di schiumarlo di tanto in tanto. Questo è un passaggio che indica la rimozione della schiuma che si forma in superficie con l’aiuto di un cucchiaio o un colino a maglie fini.
Il pollo usato per la preparazione del brodo, potrà essere servito con verdure, purè di patate, maionese o salsa verde. Se vi piace, potrete frullare il pollo insieme ad una noce di burro, Parmigiano Reggiano grattugiato, un cucchiaio di brandy e creare un ottimo patè per insaporire crostini o bruschette. Una volta raffreddato, potrete congelare il vostro brodo di pollo negli stampi per il ghiaccio o in barattoli a chiusura ermetica.
Se il brodo di pollo vi conquista ad ogni assaggio, provate anche il brodo di gallina, perfetto per accogliere i passatelli e tortellini in brodo come vuole la tradizione.
Come fare la confettura di albicocche
La confettura di albicocche fatta in casa è semplicissima da preparare ed è adatta a moltissime occasioni: colazioni nutrienti, brunch golosi, merende per bambini o un semplice spuntino a metà mattina.
Potete mangiare la confettura di albicocche a cucchiaiate, spalmarla sulle fette biscottate, sui pancake o ancora usarla come farcitura per una golosissima crostata casalinga.
Se i tempi e i ritmi della frenesia moderna non ci consentono più di preparare prodotti fatti in casa come si faceva un tempo, per la confettura di albicocche potete fare un' eccezione!
Approfittate della stagione estiva per procuravi delle albicocche fresche e mature e dedicate un po’ di tempo (che è meno di quello che si può pensare) a questa semplice preparazione. In poche mosse, grazie ai nostri suggerimenti, avrete dei fantastici barattoli di confettura di albicocche per le vostre scorte invernali!
La confettura di albicocche si conserva dai 6 ai 12 mesi, avendo cura di tenere i vasetti al buio in un luogo fresco e asciutto. Per contenere la confettura, procuratevi dei vasetti a chiusura ermetica non troppo grandi. Quando ne aprirete uno, dovrete necessariamente consumare la confettura in massimo 3-4 giorni, anche se le conserverete in frigorifero.
Ecco come fare la confettura di albicocche.
Ingredienti:
- 1 kg e mezzo di albicocche
- 800 gr di zucchero
- 200 ml di acqua
Preparazione:
Prendete le albicocche, pulitele, eliminate i noccioli e, dopo averle tagliate a pezzi mettetele in una pentola dal bordo alto. In un altra pentola mettete zucchero e acqua e portate a bollore: continuate la cottura per altri 5 minuti, mescolando lo sciroppo.
Versate lo sciroppo sulle albicocche e cuocete mescolando spesso per 30-40 minuti. Controllate che la marmellata abbia la giusta consistenza e, nel caso fosse troppo liquida, continuate la cottura per altri 5 minuti. Versate la marmellata nei vasetti sterilizzati, lasciateli capovolti sin quando non si saranno raffreddati. Mettete in dispensa e conservate.