Frittelle di Carnevale, il viaggio alla scoperta di Venezia
Venezia è da sempre la città più romantica per eccellenza e durante il periodo di Carnevale la sua anima giocosa e sbarazzina riesce ad esprimersi in tutta la sua unicità. Conosciuta come la Serenissima, la Dominante ma anche come la Regina dell’Adriatico, Venezia è annoverata tra i siti Italiani patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e guardando alla magica trama dei suoi canali e all’elegante splendore dei suoi palazzi non è difficile capire il perché. Tantissimi sono i monumenti e le piazze che dovete visitare una volta a Venezia e tra questi, particolare attenzione richiedono, senza dubbio, i pittoreschi canali attraversati da ponti che disegnano il profilo di Venezia e che rendono la città unica e ricca di personalità.
Se avete intenzione di trascorrere un fine settimana a Venezia non perdetevi la vista del Canal Grande, il canale che divide la città in due parti. Lungo circa 3800 metri, il Canal Grande fa da scenario alla tradizionale Regata Storica, una manifestazione davvero sentita dai Veneziani che si svolge ogni anno la prima domenica di Settembre. Non lasciatevi sfuggire inoltre i ponti che attraversano i canali Veneziani: dal Ponte dai Sospiri al Ponte di Rialto, respirate a pieni polmoni tutta l’atmosfera e il fascino di una città in cui tutto ha un storia e un passato da raccontare. A pochi passi da piazza San Marco, il Ponte dei Sospiri collega Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove: una leggenda fa derivare il nome dai sospiri che i prigionieri pare emettessero nel loro ultimo saluto al mondo esterno prima di venire reclusi. Oggi Ponte dei Sospiri attira con il suo fascino senza tempo i visitatori da tutto il mondo che restano letteralmente a bocca aperta davanti alla sua bellezza.
Anche il Ponte di Rialto è uno dei punti che non dovete assolutamente perdere nel vostro tour della città: il ponte attraversa maestosamente il Canal Grande ed è il più antico della città. Passeggiando tra i campi e costeggiando i canali della città, arriverete dritti al suo cuore, piazza San Marco, tra le piazze più importanti d’Italia, sulla quale spicca maestoso il Campanile di San Marco, vero e proprio simbolo della città, che sorveglia Venezia dall’alto dei suoi 98 metri. Da non perdere è anche la basilica di San Marco, vero e proprio capolavoro di architettura, la cui facciata marmorea risale al XIII secolo e presenta meravigliosi mosaici e bassorilievi. Non lasciatevi sfuggire inoltre una visita a San Giorgio Maggiore e Palazzo Ducale così come alla Basilica del Redentore e, se vi avanza del tempo, sappiate che Venezia è vicinissima a tanti altri centri imperdibili: Murano, Burano e Torcello.
Tra i tanti eventi che la città ospita, il più conosciuto e amato è, senza dubbio, il Carnevale di Venezia, tra i più celebri al mondo. Il Carnevale di Venezia copre il periodo che va dal tredicesimo giorno di quaresima al giorno che precede il Mercoledì delle Ceneri. Si tratta di uno dei Carnevali più antichi, che attira ancora oggi visitatori da ogni parte del mondo. Maschere senza tempo e costumi sontuosi si impossessano della città che durante il periodo di Carnevale sprigiona ancor di più tutta la magia e il fascino senza tempo che da sempre la contraddistingue.
Uno dei dolci tipici di questo periodo sono le fritole veneziane, chiamate in dialetto fritoe venexiane, che nel 1600 venivano preparate dai cosiddetti fritoleri. Esistono diverse versioni delle frittele veneziane e tutte buonissime, anche se generalmente le si prepara utilizzando uova, zucchero, farina, pinoli e uvetta. Vogliamo svelarvi la ricetta originale, così da poter rivivere anche in casa un po’ dello spirito giocoso del Carnevale di Venezia. Potete preparare infatti le frittelle di Carnevale veneziane in occasione di una festa di Carnevale in casa. Ecco la ricetta originale!
Ingredienti:
- 1 Uova Extra Fresche Allevate a Terra AIA
- 250 gr di farina 00
- 50 gr di zucchero
- 100 ml di latte
- 30 gr di pinoli
- 20 gr di lievito di birra
- 1 bicchierino di rum
- 30 gr di uvetta
- Scorza grattugiata di un limone
- Olio per friggere
- Zucchero a velo
Preparazione:
In una terrina, sciogliete il lievito nel latte leggermente intiepidito, unite 50 gr di farina, mescolate e lasciate riposare il composto fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume. Nel frattempo, lasciate in ammollo l’uvetta nel rum per circa 20 minuti, per poi strizzarla bene. Unite la farina al resto dell’impasto, aggiungendo l’uovo, lo zucchero, l’uvetta, i pinoli, la scorza di limone e il rum. Mescolate tutti gli ingredienti e fate lievitare per 1 ora. Dividete poi l’impasto con il cucchiaio e friggete le frittelle fino a quando non saranno ben dorate. Scolate le frittelle su carta assorbente da cucina e decoratele con lo zucchero a velo. Le vostre frittelle di Carnevale Veneziane sono pronte per essere gustate!
Se avete amato questa ricetta, ecco tante versioni per preparare frittelle di Carnevale davvero buonissime!
Liguria, 5 ricette regionali
La Liguria è una regione splendida che vanta un territorio unico incorniciato da paesaggi mozzafiato. Ecco quindi che anche la cucina è contaminata da questa magnifica terra bagnata dal mare e protetta dalle montagne: le ricette regionali della Liguria toccano una grande varietà di ingredienti tra focaccia e funghi passando per le tradizionalissime verdure ripiene.
Ecco le 5 ricette emblema della Liguria, preparazioni gustose e semplici che l’hanno resa famosa in Italia e nel mondo.
Pansoti con salsa di noci
Irrinunciabili e indimenticabili, i pansoti non si fanno solo in Liguria, ma conditi con la salsa di noci, si. La salsa di noci dovrà essere cremosa e saporita per avvolgere la pasta fresca di questi speciali ravioli. Scegliete noci di ottima qualità e dedicatevi con cura alla sfoglia. Qui trovate la ricetta completa e qualche piccolo scorcio ligure che vi farà sognare ad occhi aperti.
Pesto alla genovese
Insieme a carbonara e amatriciana, il pesto alla genovese è uno dei sughi per la pasta più imitati al mondo. Per fortuna l’aria salmastra, il profumo del basilico e la purezza dell’olio di oliva sono tutti prodotti italiani impossibili da copiare. Fare il pesto è semplice e veloce, una volta si faceva con il mortaio, oggi insieme ad altre salse, può essere preparato con il mixer, ma il risultato è sempre eccellente. Ecco come farlo, qui!
Torta pasqualina
Tipica della Pasqua, ma ottima anche in altri periodi dell’anno, la torta pasqualina è uno dei simboli della tradizione culinaria ligure. Ottima calda, ma buonissima anche il giorno dopo, la torta pasqualina si prepara con le uova e gli spinaci ed è una di quelle ricette che piacciono a tutti. Qui trovate la ricetta completa!
Uova ripiene
Non tutti sanno che le uova ripiene hanno origini liguri. Partendo da semplici uova sode, nasce una ricetta facile e deliziosa ideale per un pranzo veloce o per un antipasto tradizionale durante il pranzo della domenica. Ecco come farle qui!
Fiori di zucca ripieni
Buoni al forno e sublimi fritti, i fiori di zucca sono tipici della Liguria e della stagione primaverile. Prepararli è semplice e portarli in tavola è un ottimo modo per far mangiare le verdure ai più piccini. Ecco come prepararli!
Cotoletta alla valdostana: viaggio alla scoperta di Aosta
La cotoletta alla valdostana non ha nulla da invidiare alla cotoletta alla milanese. Fuori è croccante grazie alla sua panatura e all'interno, la fontina fusa, avvolgerà il vostro palato per scaldare anche le più fredde giornate invernali. La cotoletta alla valdostana può essere considerata come comfort food, una di quelle preparazioni che coccolano il cuore oltre al gusto.
Per gustare la cotoletta alla valdostana, potrete recarvi nella bellissima Aosta e fare un bel giro prima di sedervi comodamente ad assaporare questa magnifica ricetta.
Cosa vedere ad Aosta
Arco Augusto
Orgogliosa del suo passato romano, Aosta è un piccolo museo a cielo aperto. Se passate di qua non potrete perdere il magnifico e imponente Arco di Augusto, eretto nel 25 a.C. che oggi protegge il centro storico.
La Cattedrale di Aosta
Anche la cattedrale di Aosta è un monumento imperdibile. L'edificio ha due campanili in stile romanico e la sua imponenza maestosa vi lascerà senza fiato.
Il teatro romano
Andare ad Aosta senza visitare le rovine dell'antico teatro romano è impossibile. Le arcate in stile romanico si affacciano davanti alle meravigliose montagne, in inverno coperte di neve. Questo è uno spettacolo unico nel suo genere che potrà generare un certo languore: eccovi quindi la ricetta della cotoletta alla valdostana.
Ingredienti:
- 8 Scaloppine di Bovino AIA
- 4 gette di fontina
- 4 fette di prosciutto cotto
- 2 uova
- 200 gr di pangrattato
- Olio di oliva
- Sale
- Pepe
Preparazione:
Stendete sul piano di lavoro quattro fettine di carne. Aggiungete al centro una fettina di fontina e una di prosciutto cotto AIA, poi coprite con un'altra fettina di carne. Facendo molta attenzione, immergete la cotoletta nell'uovo sbattuto, da entrambi i lati e poi sigillatela passandola nel pangrattato.
In un'ampia padella, scaldate l'olio, aggiungete le cotolette alla valdostana e friggetele fino a quando non saranno croccanti e dorate da entrambi i lati.
Canederli: la ricetta originale e il viaggio in Trentino
Se amate la montagna, il Trentino è la meta ideale per voi: paesaggi sconfinati, valli laghi e distese naturali a non finire. Il Trentino vi accoglierà con i suoi panorami e soprattutto la sua cucina tipica, un vero e proprio trionfo di gusto e sapori intensi.
Sarà facile innamorarsi di questa regione così ricca di paesaggi naturali mozzafiato, abitanti ospitali e cibi buonissimi da gustare nelle tipiche locande al riparo dal freddo. I canederli sono uno dei piatti tipici imperdibili molto amati dagli abitanti del trentino e dai visitatori del posto che amano consumarli accompagnandoli a gulasch (spezzatino), crauti, verza cruda e cicoria.
Prima di svelarvi la ricetta dei canederli seguite i nostri consigli sulle città da non perdere assolutamente nel vostro viaggio in Trentino!
Trento
Situata nella valle del fiume Adige, Trento vi accoglierà con i suoi paesaggi mozzafiato e i suoi capolavori architettonici. Uno tra tutti, la Cattedrale di San Vigilio, edificata nel XIII fuori dalle mura. La cattedrale fungeva da chiesa cimiteriale e qui vi furono sepolti San Vigilio e i tre martiri Ananuensi Sisinnio, Martirio ed Alessandro.
Bolzano
Bellissima da visitare durante il periodo natalizio per i suoi mercatini tipici, Bolzano è una città meravigliosa da visitare tutto l’anno. La città vi accoglierà infatti con i suoi stupendi castelli e le residenze storiche che vi conquisteranno al primo sguardo. Non perdete Castel Firmiano, sede del Museo della Montagna, Castel Flavon, meraviglioso castello medievale e Palazzo Gerstburg, la dimora seicentesca dei Gerstl von Gerstburg che vanta dipinti settecenteschi di Martin Knoller.
Merano
Anche Merano, merita assolutamente una visita che vi permetterà di immergervi anima e corpo nel tipico paesaggio Trentino. Dal Kurhaus progettato nel 1873 dall'architetto Josef Czerny ospitante la grande sala "Kursaal" progettata da di Ohmann al Ponte Romano risalente al 1617, tante sono le attrattive che vi faranno innamorare della città
Ed ecco infine la ricetta per preparare i tipici canederli!
Ingredienti:
- 2 uova extra fresche grandissime AIA
- 200 gr di pane raffermo
- 40 gr di farina 00
- 2 l di brodo di carne
- olio EVO
- 100 ml di latte
- 100 gr di speck
- sale
- prezzemolo tritato
- erba cipollina tritata
- 30 gr di burro
- pepe
- noce moscata
Preparazione:
In una ciotola ponete il pane raffermo tagliato a pezzetti, le uova sbattute, un pizzico di sale, pepe, il latte e mescolate bene. Lasciate riposare il composto per un paio di ore avendo cura di coprirlo con uno strofinaccio. Dopodiché tagliate lo speck finemente, tagliate anche la cipolla e in una padella antiaderente fateli soffriggere l’olio e il burro. Lasciate raffreddare e poi unite il soffritto all’impasto di pane. Unite anche il prezzemolo, l’erba cipollina, la noce moscata e la farina. Mescolate bene e poi fate riposare per circa 30 minuti coprendo con un panno.
Adesso formate i canederli: ciascuno dovrà avere all’incirca un diametro di 8-10 centimetri. Una volta formati tutti i canederli, passateli nella farina e teneteli da parte. Fate bollire il brodo di carne e versatevi i canederli che farete cuocere per circa 15 minuti a fuoco lento.
Pansoti con salsa di noci: alla scoperta della Liguria
Chiamateli pansoti o pansotti, ma una cosa è certa: questi favolosi ravioli liguri devono essere conditi rigorosamente con la loro salsa alle noci!
Tipici della cucina ligure, i pansoti sono una pasta ripiena molto gustosa e tradizionale. Il loro nome deriva da "pansa" che in dialetto genovese significa pancia, proprio per la forma gonfia e panciuta di questi ravioli. Sulla storia delle origini dei pansoti non vi è molta chiarezza, ma pare che siano di fattura abbastanza recente. Alcune gazzette gastronomiche, raccontano che i pansoti furono preparati e presentati per la prima volta in un festival gastronomico del 1961.
Tutte le incertezze sulle origini, sono colmate dal grande gusto dei pansoti che, ripieni di erbe spontanee tipiche del litorale ligure.
A differenza della focaccia genovese, che è più uno street food, i pansoti sono un primo piatto caldo che le famiglie genovesi amano servire nei ricchi pranzi della domenica, magari prima di un gustoso coniglio alla ligure. Qualcuno ama condire i pansoti con il classico pesto alla genovese, ma la ricetta originale prevede l'uso della sola salsa di noci, tipica anch'essa della cucina ligure.
Viaggio in Liguria
Oltre al cibo, la Liguria riserva paesaggi mozzafiato che spaziano dal mare ai boschi senza tralasciare musei e preziosi siti artistici e architettonici. Le Cinque Terre, famose in tutto il mondo, e partimonio dell'Unesco, offrono paesaggi marittimi unici al mondo. Le acque cristalline delle baie vi lasceranno senza fiato, imperdibile quanto indimenticabile è la spiaggia di Verigotti. Qui, gli amanti della tintarella troveranno il sole che cercano, ma per chi non sta mai fermo ed è appassionato del mare, è consigliabile un tuffo con immersione.
Per i bambini, ma non solo, l'acquario di Genova è una tappa obbligata se mettete piede in Liguria. Si tratta dell'acquario più grande in Italia, il primo in Europa per numero di specie e il secondo in Europa per grandezza. Questa meravigliosa struttura è stata progettata da Renzo Piano e offre oltre 10.000 metri quadri di flora e fauna per un percorso di circa 3 ore che non vi annoierà! Potrete ammirare circa 12.000 animali compresi i delfini che dominano 4 vasche anche a cielo aperto e con i quali è possibile fare un’esperienza ravvicinata.
Infine, se amate i borghi italiani, il centro storico di Tellaro è una meta obbligata. Nominato come uno dei borghi più belli d'Italia, Tellaro è un piccolo paese arroccato sulla scogliera che si affaccia sul Golfo della Spezia, un posto magico, romantico e davvero indimenticabile.
Ricetta dei pansoti alla genovese
Ingredienti per la pasta:
- 400 gr di farina
- 1 cucchiaio di vino bianco secco
- 1 pizzico di sale
Ingredienti per il ripieno:
- 800 g di borragine o erbette (in mancanza delle erbe spontanee andranno benissimo)
- 200 g di ricotta
- 2 Uova Extra Fresche Grandissime AIA
- formaggio grattugiato.
Ingredienti per la salsa di noci:
- 150 g di noci sgusciate
- 1/2 spicchio d’aglio
- mollica di pane
- latte
- olio
- sale
Preparazione:
Preparate la pasta unendo mezzo bicchiere d'acqua a temperatura ambiente a tutti gli ingredienti. Impastate e lasciate riposare l'impasto per 30 minuti. Nel frattempo lessate la borragine, tritatela e mescolatela alla ricotta, aggiungete le uova e tanto formaggio grattugiato fino ad ottenere un composto consistente. Stendete la pasta in una sfoglia molto sottile, distribuitevi sopra il ripieno a mucchietti. Intorno a ogni mucchietto ritagliate un quadrato di pasta e ripiegate in due per formare i classici triangoli. Preparate la salsa di noci sbollentando i gherigli di noce, togliete la pellicina e frullateli con un po’ di mollica di pane bagnata nel latte e strizzata. Emulsionate con l'olio fino a ottenere una salsa cremosa. Lessate i pansotti in abbondante acqua bollente salata e scolateli dopo 5 minuti. Condite i pansoti con la salsa alle noci e abbondante formaggio grattugiato.
Cotoletta alla Milanese: viaggio alla scoperta di Milano
Milano è la città italiana in cui il progresso incontra la tradizione e dove grattaceli fiammanti si innalzano a fianco di chiese e monumenti dalla storia millenaria. Vogliamo portarvi alla scoperta delle meraviglie di Milano, capitale italiana della moda e del design, e svelarvi la ricetta più tipica della sua tradizione culinaria: la Cotoletta alla Milanese.
Ecco alcuni dei posti che non potete non visitare a Milano!
Piazza Duomo
Il vostro tour non potrà che iniziare da piazza duomo, senza dubbio la piazza più iconica della città. Qua potrete osservare e visitare il maestoso Duomo di Milano, ammirare una delle meravigliose mostre che periodicamente si tengono a Palazzo Reale e rifarvi gli occhi davanti alle vetrine dei negozi, bar e ristoranti di della Galleria Vittorio Emanuele.
Castello Sforzesco
Altra tappa fondamentale del vostro tour di Milano è quella al Castello Sforzesco, uno dei più grandi castelli di tutta Europa. Costruito nel XV secolo da Francesco Sforza, Duca di Milano, tra il Cinquecento e il Seicento fu una delle principali cittadelle militari d'Europa successivamente restaurato da Luca Beltrami tra il 1890 e il 1905.
Parco Sempione
Dopo aver visitato il Castello Sforzesco, immergetevi nel polmone verde della città: Parco Sempione, realizzato verso la fine dell’Ottocento. Questo parco è davvero meraviglioso e sarà un piacere attraversarlo in bicicletta o passeggiare tranquillamente tra alberi e laghetti.
Piazza Gae Aulenti
Piazza simbolo della modernità e del progresso di Milano, Gae Aulenti è il posto che più vi stupirà per i suoi edifici moderni e i suoi mastodontici grattacieli. Cuore pulsante dell’economia milanese, Gae Aulenti è anche ricca di negozi dove sbizzarrirsi a fare shopping!
Ecco infine la ricetta originale della Cotoletta alla Milanese!
Ingredienti:
- 4 cotolette di vitello con osso
- 2 uova extra fresche grandissime AIA
- 150 gr di farina 00
- 200 gr di burro chiarificato
- sale in fiocchi
- 200 gr di pangrattato
Preparazione:
Scaldate il burro chiarificato in un’ampia padella e, nel frattempo, passate le cotolette prima nella farina e poi nelle uova sbattute. Infine passate le cotolette di vitello anche nel pangrattato.
Adesso potete iniziare a friggere le cotolette di vitello: il segreto sta nel friggere le cotolette ad alta temperatura così che la panatura si faccia croccante al punto giusto e la carne si mantenga morbida all’interno. Una volta che le cotolette inizieranno a farsi dorate, scolatele dal burro e adagiatele su della carta assorbente. A questo punto condite le cotolette con il sale in fiocchi e servitele ancora calde. Potete accompagnare la vostra Cotoletta alla Milanese con un gustoso contorno di patate arrosto!
Provate La Milanese di AIA, morbida dentro e croccante fuori: un vero e proprio trionfo di sapori!
Uova alla piemontese: viaggio alla scoperta di Torino
Tanti sono i modi per preparare le uova: dalle uova in cocotte, a quelle al tegamino fino alle uova in camicia (perfette per un brunch goloso), ma la ricetta delle uova alla piemontese è senza dubbio una delle più sfiziose e buone! Si tratta di un piatto unico compelto e ricco di gusto, tipico del Piemonte che si rivela perfetto se avete bisogno di preparare qualcosa di veloce e buonissimo per cena o per il pranzo della domenica. Se avete invitato gli amici a cena, ad esempio, l’idea carina è quella di servire delle singole porzioni all’interno di cocotte dal gusto gourmet.
Le uova alla piemontese vi conquisteranno per semplicità e bontà e lasceranno tutti i vostri ospiti a bocca aperta! Ma prima di andare a scoprire come preparare le uova alla piemontese, facciamo un viaggio alla scoperta delle meraviglie della città di Torino, capoluogo del Piemonte. Oltre a gustare delle buonissime uova alla piemontese, tante sono le attrattive che rendono questa città così unica e fascinante: la Mole Antonelliana è ad esempio uno dei simboli per eccellenza della città di Torino. Oggi l’edificio ospita il Museo Nazionale del Cinema, che si attesta come un dei più importanti musei al mondo per la ricchezza del patrimonio culturale che ha il vanto di custodire.
Se poi amate la natura, il Parco del Valentino è ciò che fa per voi: un luogo senza tempo, quasi da fiaba dove fare lunghe passeggiate, andare in bicicletta o concedersi un pic-nic quando c’è il sole. Il parco è situato sulle sponde del Po ed è uno dei parchi cittadini più amati del Piemonte. Il parco ospita un borgo medievale che i turisti da ogni parte d’Italia amano ammirare e che lascia tutti a bocca aperta.
Imperdibile è anche la Reggia di Venaria Reale, una delle Residenze Sabaude che nel 1997 è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Resterete sbalorditi dalla magnificenza e dalla bellezza dei suoi interni.
Se avete in programma di trascorrere un weekend a Torino ecco anche tante alter meraviglie da visitare!
Ed ecco infine la ricetta completa delle uova alla piemontese!
Ingredienti:
- 8 uova extra fresche grandissime AIA
- 2 peperoni verdi
- 200 gr di salsa di pomodoro
- 30 gr di pancetta a dadini
- olio EVO
- 1 cipolla
- burro
- sale
- pepe
Preparazione:
Per prima cosa, cuocete i peperoni in forno preriscaldato a 200°C per circa 45 minuti per poi privarli della pelle e tagliarli a pezzetti. Prendete un tegame e fatevi scaldare due cucchiai di olio EVO. Nello stesso tegame fate appassire la cipolla che avrete precedentemente tritato e aggiungete poi la pancetta. Mescolate bene e dopo che saranno passati 5 minuti unite anche i pezzetti di peperoni, la salsa di pomodoro, un pizzico di sale, di pepe e lasciate addensare bene.
Adesso potete preparare quattro cocotte o tegamini monoporzione da forno che imburrerete e all’interno die quali verserete un cucchiaino di salsa di pomodoro. Sgusciate e unite le uova e conditele con un pizzico di sale. Cuocete in forno a 180°C e toglieteli da forno una volta che gli albumi rappresi. Servite ancora caldi e gustate!
Ribollita: viaggio alla scoperta dei sapori Toscani
Tipica di alcune zone della Toscana, in particolare della Piana di Pisa e nelle zone di Firenze e Arezzo, la ribollita è da considerarsi un piatto "povero" di origine contadina. Il suo nome deriva dal fatto che le contadine erano solite cucinarne una quantità tale che il piatto veniva "ribollito" in padella nei giorni successivi. La ribollita è facile da preparare e ha tutto un altro sapore se la si prepara in casa. Questo piatto ricco di gusto vi farà immergere completamente nei sapori più antichi i della tradizione culinaria Toscana e vi conquisterà al primo assaggio.
La Toscana è una terra dai sapori veraci e genuini, bella da visitare e da rivisitare. Prima di svelarvi la ricetta originale della ribollita , vogliamo darvi qualche suggerimento per il viaggio in Toscana. Ecco alcune delle città da non perdere in Toscana!
Pisa
Conosciuta in tutto il mondo, la città di Pisa è davvero caratteristica e, una leggenda, la vuole fondata da alcuni profughi troiani provenienti dall'omonima città greca di Pisa, situata nel Peloponneso. Una volta a Pisa non perdetevi la celebre piazza del Duomo, meglio conosciuta come Piazza dei Miracoli. Qui potrete ammirare la maestosa cattedrale, fondata tra il 1063 e il 1118 in stile romanico pisano e la celebre Torre pendente, un campanile risalente al XII secolo.
Firenze
E come non menzionare Firenze, città ricca di storia, monumenti e arte che ogni anno accoglie turisti da ogni parte del mondo che ne rimangono affascinati. Culla del Rinascimento, Firenze è considerata una delle più belle città del mondo, grazie ai suoi monumenti e musei tra cui il Duomo, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Pitti, Santa Croce, gli Uffizi e Piazzale Michelangelo.
Arezzo
Conosciuta come Città dell'oro e della Giostra del Saracino, Arezzo affonda le sue origini in epoca pre-etrusca. Tra i tanti luoghi di interesse non fatevi mancare una visita al Duomo, alla chiesa di San Domenico dove potrete ammirare il Crocifisso ligneo di Cimabue e la Piazza Grande con le Logge del Vasari.
Lucca
Affascinante e ricca di storia, Lucca è una di quelle città che arrivano dritte al cuore e che è un piacere visitare e rivisitare. Lucca ha mantenuto intatta la cinta muraria cinquecentesca, vero e proprio simbolo della città. Lucca, era anticamente una città di mercanti e tessitori, che oggi è ricca di monumenti di interesse, chiese ed opere artistiche. Immancabile è una visita alla piazza dell’Anfiteatro, il Duomo, la passeggiata lungo le mura antiche e la Torre Guinigi.
Ecco infine la ricetta originale della ribollita!
Ingredienti:
- 1 cavolo nero
- patate
- 2 carote
- 1 barattolo di passata di pomodoro
- olio EVO
- pane toscano raffermo
- 1 cipolla
- 10 pomodorini
- 2 zucchine
- 1 costa di sedano
- mezzo cavolo verza
- 400 grammi di fagioli cannellini
Preparazione:
La preparazione della ribollita inizia la sera precedente: per prima cosa dovrete infatti mettere i fagioli a bagno per una notte intera per poi farli cuocere in una pentola di terracotta. Prendete un’ampia padella antiaderente dove farete soffriggere la cipolla tagliata a rondelle, un filo di olio EVO, la carota e il sedano tagliati a dadini. Dopo pochi minuti aggiungete anche i pomodorini tagliati a spicchi e fateli cuocere in padella per 10 minuti circa a fuoco vivace (coprendo la padella con il coperchio).
Abbassate poi la fiamma e aggiungete le patate tagliate a cubetti, il cavolo verza e il cavolo nero tagliati in pezzi. Prendete metà dei fagioli messi a bagno e trasferiteli nella paella assieme alle zucchine ridotte a pezzetti. Con la metà rimasta dei fagioli preparate un purè assieme alla passata di pomodoro. Unite il purè appena ottenuto al composto di verdure all’interno della padella.
Tagliate il pane raffermo in pezzi e fatelo riscaldare in forno per poi disporre i pezzi di pane sul fondo di un tegame di terracotta. Versate nel tegame il contenuto della padella e aggiungete poi un altro strato di crostini. Aggiungete ancora il passato e condite con un filo di olio EVO a crudo. Servite la ribollita ancora calda e…buon appetito!
Saltimbocca alla Romana, un salto nella Capitale
Carbonara, abbacchio, amatriciana e pollo ai peperoni sono ricette irresistibili della tradizione culinaria laziale, ma quando si parla di Capitale, è impossibile non citare i favolosi saltimbocca alla romana!
Come ricorda il termine saltimbocca, questo appetitoso secondo piatto di carne, è facile e veloce da preparare, pronto per saltare in bocca ed essere gustato in tutto il suo sapore.
Le origini dei saltimbocca alla romana non sono così note, come accade nel caso del ragù alla bolognese. Alcuni storici culinari sostengono che si tratti di una ricetta nata a Brescia e poi adottata da Roma, ma Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana, li assaggiò già nell’Ottocento in una trattoria romana.
Ma cosa sono i saltimbocca alla romana? Si tratta di piccoli involtini di carne di manzo, in cui vengono messi prosciutto crudo e salvia. I saltimbocca alla romana sono cotti velocemente in padella e sfumati con il vino bianco. Tutti i passaggi sono veloci e non richiedono particolari abilità culinarie. Come per tutte le ricette della tradizione, anche per i saltimbocca alla romana, esistono numerose varianti: c’è chi li prepara con il petto di pollo e chi con il tacchino, c’è chi aggiunge il formaggio e chi usa la pancetta, ma la ricetta originale la trovate qui!
Roma è la città dei saltimbocca alla romana. Sarà un’esperienza magnifica passeggiare per le vie storiche del centro più famoso di tutti i tempi, alla ricerca della trattoria in cui gustare i delicati saltimbocca.
Se capitate a Roma in giornata, concedetevi un pranzo e non rinunciate ai saltimbocca, ma soprattutto eccovi le 5 cose da vedere!
1. Il Colosseo
È ancora oggi uno dei monumenti più conosciuti ed emblematici della Città Eterna, il Colosseo si alza con tutta la sua maestosa presenza nel centro della città. Ammirare il Colosseo, anche per pochi minuti e dall’esterno (se avete proprio poco tempo), vi farà sentire avvolti nella storia e nell’architettura di questa magnifica città!
2. La Fontana di Trevi
Famosa per la sua architettura e naturalmente per la sua bellezza, la Fontana di Trevi è una tappa obbligata per chi va a Roma in giornata. Affidate a questa armoniosa scultura i vostri desideri più segreti ed essa li esaudirà per voi – questo è quello che dice la leggenda popolare.
3. La Basilica di San Pietro
Resterete completamente rapiti dalla sua cupola e dalla sua facciata imponente, la Basilica di San Pietro è un altro dei simboli di Roma e non potete perderla per niente al mondo. La storia racconta che ci vollero oltre cento anni per la realizzazione dell’opera compiuta e al suo interno sono custoditi capolavori conosciuti in tutto il mondo.
4. Piazza di Spagna
Impossibile passare da Roma e non percorrere la scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna. Composta da 135 gradini, la scalinata di Piazza di Spagna sembra condurre fino al cielo. Scenario di numerose manifestazioni e famosissimi film di portata internazionale, Piazza di Spagna vi lascerà senza fiato.
5. Passeggiare nei quartieri
Non usate il tempo che vi resta per costruire un itinerario. Perdetevi per le vie dei quartieri romani e respirate la storia di questa città. Le vie, le persone, i terrazzi e le opere d’arte sono in ogni angolo, pronti per essere immortalate dai vostri sguardi!
Piadina romagnola: viaggio alla scoperta della Romagna
Tra le specialità culinarie della Romagna, la piadina è di sicuro una di quelle più amate in Italia e all’estero, nonché ricetta simbolo del luogo. La piadina romagnola affonda le sue origini nell’antichità: pare che le prime tracce di questa particolare forma di pane risalgano agli antichi Romani. Il termine piada (il cui diminutivo è piadina) deriva dal vocabolo “piàdena”, ovvero vaso, il quale appunto può essere farcito con le più svariate combinazioni di ingredienti. La piadina romagnola ha in se tutto il gusto e i sapori della sua terra e nel viaggio alla scoperta della Romagna, obbligatorio è gustarla e apprezzarne tutto il gusto e la genuinità.
Ecco alcune delle città imperdibili nel vostro viaggio in Romagna!
Rimini
Rimini è senza dubbio il più importante e conosciuto centro della vivace Riviera romagnola, una località balneare che ha ormai raggiunto fama internazionale grazie ai suoi 15 km di costa, i suoi numerosi hotel e locali notturni. Oltre ad essere un’attrazione per chi cerca un luogo di villeggiatura estiva, Rimini offre anche tantissime attrazioni culturali da ammirare: dal Ponte di Tiberio, alla chiesa dei Servi, passando per la chiesa del Suffragio e quella di Santa Rita.
Riccione
Così come Rimini, anche Riccione è una delle mete estive più conosciute e amate della Riviera Romagnola. Se oltre a prendere un po’ di sole, volete scoprire le bellezze architettoniche della città, non perdetevi la Chiesa di San Martino, la Fontana del Bosco della Pioggia e il Castello degli Agolanti.
Imola
Nel vostro viaggio in Romagna non potete non visitare Imola. Ammirate la Rocca Sforzesca, Palazzo della Volpe, Casa di Benvenuto Rambaldi e la Cattedrale di San Cassiano Martire.
Cesena
Cesena si trova al centro della Romagna ed è caratterizzata dalla presenza di numerosi centri termali. Imperdibile è il centro storico, ricco di chiese e palazzi storici. Non perdete la Rocca Malatestiana situata sul Colle Garampo e circondata dal Parco della Rimembranza.
E dopo aver visitato e ammirato le bellezze della Romagna è arrivato finalmente il momento di gustare una tipica piadina romagnola: ecco la ricetta classica!
Ingredienti:
- 500 gr di farina
- 70 gr di strutto di mora romagnola
- 8 gr di sale dolce
- 3 gr di bicarbonato di sodio
Preparazione:
Su una superficie da lavoro, date vita al classico cratere di farina al cui interno verserete lo strutto di mora romagnola. Aggiungete il sale e il bicarbonato di sodio ed iniziate a lavorare l’impasto al quale aggiungerete un filo di acqua tiepida. Impastate bene con le mani per una decina di minuti per poi dividere l’impasto in tante parti quante il numero di piadine che si vuol ottenere.
Stendete i panetti di impasto con il matterello fino a che non avrete ottenuto tanti dischi dal diametro compreso tra i 15 e i 30 centimetri. Forate ciascuna piadina con i rebbi di una forchetta e fate cuocere su una teglia rotonda girando di tanto in tanto. La cottura impiegherà 5 minuti. Una volta pronte, farcite le vostre piadine con gli ingredienti che più preferite: ecco tanti spunti per ripieni golosi da cui prendere ispirazione!
Olive ascolane: viaggio nei sapori marchigiani
Il nostro viaggio alla scoperta dei sapori regionali continua e questa volta ci troviamo nelle Marche con le deliziose olive all'ascolana. Questa è una terra meravigliosa, fatta di mare, montagna e paesaggi mozzafiato in cui i prodotti enogastronomici sono impossibili da contare.
Le olive all'ascolana sono uno degli street food più apprezzati d'Italia, sarà davvero goloso girare per le meraviglie di questa favolosa regione degustando le più famose pepite dorate d'Italia!
Le olive all'ascolana devono essere preparate con amore, la ricetta è semplice ma i passaggi sono tutti fondamentali per la perfetta riuscita della ricetta. Le olive all'ascolana sono perfette per l'aperitivo o per il brunch, ma se siete veri buongustai, vi piaceranno anche a merenda o nella schiscetta dell'ufficio. Ecco come prepararle!
Ingredienti:
1 kg di olive ascolane verdi e grandi
100 gr di carne di suino
100 gr di carne di manzo
100 gr di petto di pollo
20 gr di mollica di pane
90 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
1/4 di cipolla
Un pizzico di noce moscata
Scorza di mezzo limone
Mezza carota
Mezza costa di sedano
Mezzo bicchiere di vino bianco fermo
2 Uova Extra Fresche Grandissime AIA
Pan grattato
Farina
Olio extravergine di oliva
Olio di semi per friggere
Preparazione:
Tritate finemente le verdure e soffriggetele in padella con un filo d'olio extravergine di oliva. Sminuzzate finemente la carne e unitela al soffritto, fatela rosolare e sfumate con il vino, poi regolate di sale. Fate restringere il composto e toglietelo dal fuoco. Trasferite il ripieno nel frullatore, aggiungete la noce moscata e frullate per bene. Mettete l'impasto in una terrina e aggiungete 1 uovo e la mollica di pane. Mescolate bene e poi tagliate le olive con un coltello ben affilato. Dovrete eliminare il nocciolo senza rompere la polpa. Farcite l'interno della polpa delle olive con un po' di impasto e poi richiudetele con una leggera pressione delle dita. Passate e olive nella farina, nell'uovo sbattuto e nel pan grattato. Friggete le olive all'ascolana fino a quando non saranno ben dorate e croccanti.
Le 5 cose da vedere delle Marche
1. Se amate il mare, San Benedetto del Tronto è la vostra meta marchigiana ideale. Il lungomare si estende per oltre 4 km e qui troverete stabilimenti balneari perfettamente organizzati, pinete e giardini curatissimi. Davanti avrete il mare e alle spalle una rigogliosa natura verde.
2. I borghi sono la vostra passione? A Gradara troverete pane... per i vostri occhi. Il Castello di Gradara è un'antica fortezza medievale che si conserva nella sua naturale bellezza. Questo è uno dei monumenti più famosi della regione e non potete in alcun modo perderlo!
3. Ad Ancona troverete la Cattedrale di San Ciriaco che si alza imponente richiamando l'arte romanica in tutto il suo splendore.
4. Ad Ascoli Piceno non solo mangerete le migliori olive ascolane della vostra vita, verrete abbagliati dalla bellezza di Piazza del Popolo. Questa piazza, risalente all'epoca rinascimentale, è caratterizzata dalla sua pianta triangolare e dalla sua elegante pavimentazione.
5. Sempre in provinacia di Ancona, nel comune di Genga, troverete le Grotte di Fracassi, frotte carsiche sotterranee ricche di stalattiti e stalagmiti che ogni anno affascinano centinaia di visitatori amanti delle meraviglie naturali.
Pollo ai peperoni: il viaggio tra i vicoli romani
Da sempre musa ispiratrice di registi, pittori e poeti di tutte le epoche, Roma è la città che incanta con il suo fascino senza tempo i visitatori che giungono a visitarla. Oltre ad essere una città ricca di cultura architetture stupefacenti. Roma è anche la patria della buona cucina e i suoi piatti tipici sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Oltre alla carbonara e ai saltimbocca, il pollo ai peperoni è una delle preparazioni tipiche più buone e amate.
Prima di svelarvi la ricette tipica e facilissima da preparare del pollo ai peperoni, lasciatevi guidare alla scoperta di questa magica città.
Colosseo
Simbolo della città, il Colosseo è uno dei luoghi da visitare a Roma. Si tratta del più grande anfiteatro del mondo, risalente all’epoca Flavia. Si tratta di un edificio imponente e maestoso, ricco di storia e fascino.
Villa Borghese
Se la giornata lo permette, concedetevi un pomeriggio in bicicletta a Villa Borghese, un meraviglioso parco nel centro della città dove potrete rilassarvi e godervi un spazio verde in tutta tranquillità.
Basilica di San Pietro in Vaticano
La basilica di San Pietro è il simbolo dello Stato del Vaticano assieme alla meravigliosa piazza San Pietro. Si tratta della più grande delle quattro basiliche papali di Roma, edificata tra il 1506 e il 1626. La leggenda vuole che san Pietro, il primo tra gli apostoli, sia stato sepolto qui dopo la sua crocifissione.
Fontana di Trevi
Imperdibile è anche la celebre fontana di Trevi, la più grande della città. Progettata da Nicola Salvi, la sua costruzione iniziò nel 1732 e fu completata nel 1762 da Giuseppe Pannini. In stile tardo barocco, la fontana di Trevi è una meraviglia per gli occhi!
Castel Sant’Angelo
Imponente e maestoso, Castel Sant'Angelo è situato lungo la sponda destra del Tevere. La sua costruzione inizia nel 125 e l’edificio sarebbe dovuto essere il mausoleo funebre dell’imperatore Adriano.
Ed ecco infine la ricetta del pollo ai peperoni!
Ingredienti:
- 1 pollo AIA
- 3 peperoni rossi (o se preferite gialli)
- uno spicchio di aglio
- mezzo bicchiere di vino bianco
- 4 pomodori
- olio EVO
- sale
Preparazione:
Per prima cosa tagliate il pollo AIA in parti. In una padella antiaderente poi mettete lo spicchio di aglio schiacciato, un filo di olio e fate scaldare a fiamma bassa. Aggiungete poi i pezzi di pollo AIA e lasciateli rosolare per circa 5 minuti, sfumando con il vino bianco. Quando il vino sarà evaporato, aggiungete i peperoni che avrete precedentemente tagliato in listarelle e fateli rosolare. Dopodiché aggiungete anche i pomodori tagliati, un pizzico di sale e coprite la padella con un coperchio. Fate cuocere a fiamma bassa per circa 40 minuti, mescolando di tanto in tanto e una volta che il pollo ai peperoni sarà pronto, servitelo assieme a del pane. Buon appetito!
Arrosticini: dall'Abruzzo con amore
Gli arrosticini sono un piatto tipico della cucina abruzzese, conosciuto e apprezzato ormai in tutta l’Italia (e non solo) per il suo gusto inconfondibile. La ricetta degli arrosticini ha origini lontane nel tempo e si rifà alla tradizione pastorale della regione (da qui l’utilizzo di carne ovina). La buona riuscita degli arrosticini dipende dalla cottura e dalla griglia utilizzata per cuocerli, così come dalla temperatura della fiamma.
Tra le varianti della ricetta originale, soprattutto nella Val Pescara, si possono gustare gli arrosticini fegato, in cui i pezzi di carne si alternano alle foglie di alloro, o piccole fette di cipolla.
L’Abruzzo è una regione che conquista tutti sia per la bontà dei suoi sapori tipici (gli arrosticini sono l’esempio più lampante) sia per la meraviglia dei suoi paesaggi e delle sue città. Tra le città da visitare assolutamente, no possiamo non menzionare Pescara, Sulmona, Chieti, Giulianova e Francavilla al Mare.
Ecco la ricetta originale e buonissima degli arrosticini!
Ingredienti:
- 700 gr di polpa di carne di pecora
- 2 rametti di rosmarino
- olio EVO
- sale
- 1 limone
- spiedini di legno
Preparazione:
Prendete un coltello dalla lama affilata e iniziate ad eliminare le parti più grasse della carne, che poi taglierete a striscioline e poi a cubetti di circa 1 centimetro di spessore. Adesso potete infilzare i cubetti di carne degli spiedini di legno. Fate scaldare un griglia in ghisa sulla quale avrete versato una giusta quantità di olio EVO (se ben oliata infatti, sarà più facile girare gli arrosticini in fase di cottura, così che cuociano in maniera uniforme).
Adagiate adesso gli arrosticini sulla griglia e fateli cuocere circa 1 minuto per lato fino a che non noterete il formarsi di una succulenta crosticina. Condite con un po’ di sale e adagiate su un piatto da portata, insaporendo con del rosmarino. I vostri arrosticini sono pronti per essere gustati…buon appetito!
Palermo e i cannoli siciliani: viaggio tra gusto e bellezza
Chi non è mai stato a Palermo farà fatica a comprendere quanto è ampia la tavolozza di colori che abbraccia questa meravigliosa città che si affaccia sul Mediterraneo e che profuma di Europa, di Asia e di Africa. I cannoli siciliani sono tra i dolci siciliani più famosi a Palermo, insieme a tutto lo street food che comprende pane e panelle, arancini (o arancine), cassate e molto altro ancora.
Ma Palermo non è solo cibo, è una città ricca di arte, architettura e tradizione, vi accompagneremo nella sua bellezza e delle sue contraddizioni e non abbiate paura del poco tempo. Eccovi una mini guida per visitare Palermo in un giorno e la ricetta per preparare a casa i suoi dolcissimi cannoli siciliani!
Le tante dominazioni di Palermo, hanno reso questa città uno dei luoghi italiani tra i più ricchi per contaminazioni culturali. Qui si uniscono tradizioni e opere d’arte antichissime. La nostra visita di un giorno a Palermo comincia dal Palazzo Reale, successivamente trasformato in Castello dai Normanni. I mosaici bizantini della cupola della cappella vi lasceranno senza fiato.
Procedete verso il Teatro Massimo senza perdervi nelle vie ricche di cultura, colori e profumi mediterranei. Il Teatro Massimo è il più grande d’Italia e il suo stile Neoclassico vi rapirà. Il teatro può contenere fino a 1.300 spettatori.
Non potrete dire di aver visto Palermo senza esservi recati ai Quattro Canti, all’incrocio con via Maqueda. La bellezza delle sue sculture barocche è immensa. Quattro stagioni, quattro sovrani spagnoli e 4 Sante palermitane riempiranno i vostri occhi. Non dimenticate di fare una puntatina al famosissimo Mercato della Vucciria in cui potrete acquistare freschissimi prodotti della tradizione culinaria palermitana.
Ecco la ricetta dei cannoli siciliani da preparare a casa vostra!
Ingredienti:
Per la cialda:
250 gr di farina
30 gr di zucchero
30 gr di strutto
1 uovo Extra Fresco Grandissimo AIA + 1 tuorlo
30 ml di Marsala
1 pizzico di sale
Scorza di 1 arancia
1 pizzico di cannella in polvere
Olio per friggere
Per la crema:
800 gr di ricotta
300 gr di zucchero a velo
Scorzette di arancia candita
Granella di pistacchi
Preparazione:
Setacciate la farina e mettetela in una ciotola aggiungendo la cannella, lo strutto, lo zucchero e la scorza d’arancia grattugiata finemente.
Mescolate bene gli ingredienti con la punta delle dita in modo da incorporare bene lo strutto. Unite l’uovo intero, il Marsala e il pizzico di sale e impastate fino ad ottenere un impasto elastico ed omogeneo che farete riposare in frigorifero per circa 2 ore. Stendete l’impasto molto sottile e tagliate piccoli cerchietti con il coppapasta. Arrotolate i cerchi d’impasto intorno agli appositi cannelli e unite i lembi con il tuorlo d’uovo.
Friggete i cannoli nell’olio bollente e scolateli quando saranno croccanti e di color ambrato. Lavorate la ricotta con le fruste elettriche o con la forchetta e aggiungete lo zucchero a velo mescolando bene.
Farcite i cannoli freddi con la ricotta e decorate con granella di pistacchi o con scorzette d’arancia candita.
Basilicata, le ricette da conoscere e provare
La Basilicata, detta anche Lucania, è una di quelle regioni in Italia che conserva ancora intatto il suo spirito più antico, fatto di storia, natura e bellezze architettoniche. La Basilicata è anche una di quelle regioni meno conosciute ma non per questo meno belle e ricche di attrattive. Vogliamo portarvi alla scoperta delle bellezze della Basilicata e svelarvi alcuni piatti tipici che dovrete assolutamente provare.
Iniziamo con alcuni dei luoghi cult che non potete perdere in Basilicata!
Sassi di Matera
Conosciuta anche come la "Città dei Sassi" e "Città Sotterranea" Matera è così chiamata per i suoi storici rioni Sassi, che fanno di lei una delle città abitate più antiche al mondo, riconosciuti anche come Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Vero e proprio spettacolo mozzafiato, i sassi (Sasso Caveoso e Sasso Barisano) costituiscono il centro storico di Matera assieme alla Civita. Visitarli significa fare un salto indietro nel tempo, in luogo antichissimo che mantiene vita e intatta tutt’’oggi tutta la bellezza di un fascino senza tempo.
Parco della Murgia
Un parco mozzafiato è quello della Murgia, famoso e amato per la presenza di circa 150 chiese rupestri dislocate lungo tutta la Murgia e le Gravine. Il tour delle chiese rupestri è davvero imperdibile, e ciascuno di questi luoghi di culto vi accoglierà con affreschi e incisioni antiche che vi lasceranno letteralmente a bocca aperta.
Castello di Melfi
Il Castello di Melfi è uno dei più importanti castelli medievali d’Italia. La sua fondazione risale al periodo normanno e potrete visitare le sue maestose scuderie e i cortili (dello Stallaggio e del Mortorio), realizzate tra il 1278 e il 1281 per volere di Carlo II d’Angiò. Non perdete la Sala del Trono e la Sala delle Scodelle nella quale furono proclamate le Costituzioni di Melfi.
Tavole Palatine
Situate nell’area archeologica di Metaponto, le Tavole Palatine sono i resti di un tempio dorico risalente al VI secolo a.C. e dedicato ad Hera. I resti consistono in 15 colonne con 20 scanalature e capitelli di ordine dorico e il consiglio e di non perdere questa tappa del tour in giro per la Basilicata.
Statua del redentore
Vero e proprio monumento simbolo, la Statua del Redentore è posta sulla cima del monte San Biagio che sovrasta Maratea. La statua è stata realizzata dall’artista fiorentino Bruno Innocenti tra il 1963 e il 1965 ed è fatta di cemento misto a scaglie di mamo di Carrara.
Ecco i piatti tipici della Basilicata che non potete non provare!
Fusilli con la mollica
Ingredienti:
- 320 gr di fusilli
- 100 gr di mollica di pane raffermo
- 3 acciughe
- Peperoncino in polvere
- Olio EVO
- 50 gr di pecorino grattugiato
- Prezzemolo tritato
- Sale
Preparazione :
In una padella antiaderente fate scaldare un filo di olio EVO, unite poi un pizzico di peperoncino, la mollica di pane raffermo sbriciolata, le acciughe mescolate bene con un mestolo di legno fino a che le acciughe non si saranno disfatte. In una pentola con abbondante acqua salata, fate bollire i fusilli una volta cotti, trasferiteli nella padella dove avete preparato il sughetto e aggiungete il pecorino, facendo saltare la pasta a fuoco vivo per qualche altro minuto. Mescolate e bene e poi impiattate decorando con il prezzemolo tritato.
Peperone crusco
Ingredienti:
- peperoni cruschi q.b.
- olio EVO
- sale
Preparazione:
Private i peperoni dei semi. In una padella antiaderente fate scaldare l’olio e una volta che sarà caldo al punto giusto, aggiungete i peperoni cruschi che farete rosolare a fuoco lento. Girateli di tanto in tanto così che possano cuocere uniformemente da tutti i lati. Una volta pronti, scolateli con la schiumarola e adagiateli su della carta assorbente. Conditeli con sale a piacere e servite ancora caldi.
Lagane e ceci
Ingredienti:
- 250 gr di ceci
- 1 pomodoro
- Olio EVO
- Sale
- 250 gr di farina di grano duro
- 3 spicchi di aglio
- Peperoncino
Preparazione:
Preparate le lagane: impastate bene la farina con un pizzico di sale e 150 ml di acqua tiepida. Stendete la pasta utilizzando la sfogliatrice e fate asciugate la sfoglia per poi tagliarla in strisce larghe dai 2 ai 3 cm così da ottenere le lagane. In una padella antiaderente versate abbondante olio, 3 spicchi di aglio e fate rosolare bene. Aggiungete il peperoncino e una volta che l’aglio sarà dorato al punto giusto,. Unite anche i ceci già bollito e fateli insaporire per qualche minuto. Fate a pezzetti il pomodoro che avrete precedentemente spellato e unitelo nella padella, assieme ad un pizzico di sale. Unite anche ele lagane, che avrete precedentemente lessato in una pentola con acqua salata. Saltate per pochi minuti a fuoco vivo e impiattate.
Pane cotto
Ingredienti:
- 300 gr di pane raffermo
- olio EVO
- Sale
- Pecorino grattugiato
- 4 foglie di alloro
Preparazione:
In una pentola versate acqua in abbondanza, salatela, aggiungete le foglie di alloro e 70 ml di olio EVO. Portate a bollore e poi aggiungete il pane raffermo tagliato a pezzetti e fate bollire fono a che il pane non si sarà quasi sfatto. Una volta pronto, dividete il pane in tante scodelline, eliminate le foglie di alloro e condite con il pecorino grattugiato. Servite ancora caldo e gustate.
Coniglio all'aceto: viaggio alla scoperta dei sapori calabresi
Oggi vi proponiamo una ricetta a base di coniglio, tipica della Calabria e che porta in sé tutto il gusto e i profumi di questa calda regione del Sud Italia: il coniglio all’aceto. Questa antica ricetta affonda le radici nel passato ed è davvero facile da preparare tanto che, se avete poco tempo da passare dietro ai fornelli dopo una lunga giornata in ufficio, in poche e semplici mosse, riuscirete a portare in tavola un piatto gustoso e sfizioso. La Calabria è una terra tutta da scoprite che merita di essere esplorata per i suoi paesaggi mozzafiato e la sua tradizione culinaria davvero senza eguali.
Ecco alcune delle città meravigliose da visitare in Calabria!
Reggio Calabria
Reggio Calabria è una tappa imprescindibile nel vostro viaggio alla scoperta della Calabria: la città è infatti sede del museo dove sono custoditi i famosi Bronzi di Riace, uno dei simboli della regione. Reggio Calabria è inoltre un mix di elementi antichi (è stata una fiorente colonia magnogreca) e moderni. Camminando per il centro avrete modo di ammirare i maestosi palazzi dalle linee liberty e le strade brulicanti di magnolie, palme e piante esotiche.
Catanzaro
La città di Catanzaro si affaccia sul golfo di Squillace, nel mar Ionio: qui si narra che un tempo vi fosse il porto del regno dei Feaci, nel quale, come racconta Omero nell'Odissea, Ulisse raccontò la sua storia. Di particolare interesse è il Duomo che sorge sulle basi della prima cattedrale risalente al 1121 in epoca normanna e dedicata a Santa Maria Assunta e agli Apostoli Pietro e Paolo.
Crotone
Un ‘altra meravigliosa città da visitare in Calabria è senza dubbio Crotone. La città fu fondata da coloni greci nella seconda metà dell'VIII secolo a.C. e fu per molti anni uno dei centri più importanti della Magna Grecia.
E dopo aver scoperto al storia e le meraviglie della Calabria ecco la ricetta facile e gustosa del coniglio all’aceto!
Ingredienti:
- 4 pezzi di coniglio in parti AIA
- sale
- 1 bicchiere di vino bianco
- olio EVO
- aceto di vino
- prezzemolo
- 2 spicchi di aglio
Preparazione:
Per prima cosa mettete in ammollo il coniglio in parti AIA in una ciotola con l’acqua e l’aceto e lasciatelo così per almeno 2 ore. Passato il tempo necessario, fate rosolare il coniglio in una padella antiaderente assieme ad un filo di olio e gli spicchi di aglio. Sfumate con il vino bianco e dopo aver aggiunto un cucchiaio di acqua tiepida, coprite con il coperchio e fate cuocere a fuoco lento. Condite con un pizzico di sale e impiattate con una spolverata di prezzemolo. Buon appetito!
Potete abbinare il coniglio all’aceto con un contorno sfizioso fatto con le vostre mani! Ecco tante idee buonissime:
Patate al forno
Funghi ripieni
Patatine fritte
Peperoni ripieni
Sicilia, le ricette regionali da provare
La Sicilia è una terra dalle mille anime, con una storia e un patrimonio artistico ed architettonico che lascia i visitatori a bocca aperta. Da Palermo, ad Agrigento, passando per Taormina e Siracusa, ogni città della Sicilia mostra un lato affascinante e coinvolgente che attira ogni anno miglia di visitatori da tutto il mondo che si innamorano di questa terra, della cordialità dei suoi abitanti e, ovviamente, della bontà dei suoi piatti tipici. I piatti tipici della Sicilia sono davvero tanti e tutti irresistibili. Le famiglie si tramandano le ricette di generazione in generazione e ogni piatto tradizionale riporta alla mente tutto il sapore e i profumi di questa terra antica.
Oggi vogliamo suggerirvi le più gustose ricette regionali della Sicilia da rifare in casa. Seguite i nostri suggerimenti e in pochi e semplici passi, porterete in tavola tutto il gusto dei sapori Siciliani.
Ecco tante ricette regionali della Sicilia!
Cannoli siciliani
Ingredienti:
Per la cialda:
- 30 ml di Marsala
- sale
- Scorza di 1 arancia
- cannella in polvere
- Olio
- 250 gr di farina
- 30 gr di zucchero
- 30 gr di strutto
- 1 uovo Extra Fresco Grandissimo AIA
- 1 tuorlo
Per la crema:
- 800 gr di ricotta
- Granella di pistacchi
- 300 gr di zucchero a velo
Preparazione:
Dopo aver setacciato la farina, mettetela in una ciotola con la cannella, lo strutto, lo zucchero e la scorza d’arancia grattugiata. Mescolate bene tutti gli ingredienti e poi unite l’uovo intero, il Marsala e un pizzico di sale. Impastate bene così da ottenere un impasto omogeneo che farete ricavate dei piccoli cerchietti con il coppapasta. Arrotolate i cerchi d’impasto intorno ai cannelli e unite le stremità con il tuorlo d’uovo.
Fate friggere i cannoli in una padella antiaderente con dell’olio bollente e una volta che saranno croccanti, scolateli. Lavorate la ricotta con le fruste elettriche, aggiungendo lo zucchero a velo e mescolate bene. Farcite i cannoli con la ricotta e decorate con la granella di pistacchi.
Sfincione
Ingredienti:
- 250 gr di farina 00
- 150 ml di olio EVO
- 250 gr di farina di grano
- 20 gr di lievito di birra
- 150 gr di caciocavallo
- 40 gr di pangrattato
- origano
- 400 gr di pomodori pelati
- 5 acciughe
- Sale
- pepe
Preparazione:
Con la farina 00 e la farina di grano formate la classica fontana nella quale aggiungerete il lievito sciolto nell’acqua. Impastate bene con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto. Aggiungete un pizzico di sale, di olio e continuate a impastare con le mani. Una volta ottenuto un composto elastico e compatto, adagiatelo in una ciotola che coprirete con della pellicola trasparente e lascerete lievitare per un paio di ore, coprendo con un panno, fino a che il volume dell’impasto non sarà raddoppiato.
Nel frattempo versate in una ciotola i pomodori pelati, aggiungete un pizzico di sale, pepe, la cipolla tagliata a fettine sottili (che avrete precedentemente lasciato a bagno in una ciotola con acqua e sale), un filo di olio e un pizzico di origano. Versate un filo di olio su una teglia da forno, aggiungete uno strato di pangrattato e stendete sopra il composto che avrete steso con il mattarello e cha adesso avrà uno spessore di circa un centimetro.
Adagiate sull’impasto o le acciughe fatte a pezzettini, il caciocavallo tagliato a dadini e ricoprite il tutto con il condimento di pomodori preparato prima,. Terminate con una spolverata di caciocavallo grattugiato e pangrattato. Lasciate lievitare per mezz’ora prima di far scaldare in forno a 250°C per circa 30 minuti.
Petto di pollo alla siciliana
Un grande classico della cucina siciliana, un primo piatto importante e ricco di sapore: la pasta alla norma ha in se tutti i profumi e i sapori della terra della quale è originaria. Ecco la ricetta completa!
Arancini
Ingredienti:
450 gr di riso
3 uova extra fresche grandissime AIA
180 gr di mozzarella
Pangrattato
Olio
Sale
Per il ragù:
1 sedano
metà cipolla
140 gr di piselli
450 gr di manzo
450 gr di pomodori
1 carota
100 gr di maiale
Preparazione:
In una pentola con abbondante acqua salata fate cuocere il riso. Una volta cotto e scolato, fatelo riposare per almeno 3 ore in un luogo asciutto. Concentratevi adesso sulla preparazione del ragù: in una pentola antiaderente versate un filo di olio e fate soffriggere il sedano, la carota e la cipolla tagliati a rondelle. Aggiungete poi la carne e i pomodori e fate cuocere per circa 2 ore prima di aggiungere i piselli. Iniziate a prendere con le mani delle palline di riso e formate un incavo all’interno del quale distribuirete un cucchino di ragù e un dadino di mozzarella. Procedete così fino a esaurimento del riso. Chiudete le palline di riso e passatele prima nell’uovo sbattuto e poi nel pane grattugiato. Fate friggere gli arancini un una padella con abbondante olio caldo fino a che non saranno dorati al punto giusto.
La puglia e le sue ricette
Quando si parla di ricette regionali, soprattutto in Italia, è meglio muoversi cautamente tra ingredienti e tecniche di preparazione. Ogni famiglia prepara la sua ricetta tradizionale, mettendo o non mettendo alcuni ingredienti, ma una cosa è certa: le ricette della Puglia sono tutte buonissime.
Da nord a sud di questa splendida regione si possono attraversare magnifici paesaggi marittimi dagli inconfondibili profumi mediterranei. Sulle tavole troverete le classiche orecchiette da preparare con il sugo di carne o con le cime di rapa, la cicoria saltata con il peperoncino e le famose friselle condite con pomodoro e basilico.
Ma quali sono le vere ricette della tradizione pugliese? Ce ne sono a centinaia, qui ne abbiamo raccolte tre tra le più rappresentative e gustose. Scoprite come portare la Puglia in tavola!
Bombette pugliesi
Ingredienti:
10 fette di pancetta
150 gr di caciocavallo
Prezzemolo fresco
1 spicchio di aglio
Olio extravergine di oliva
Sale
Pepe
Preparazione:
Tagliate finemente il formaggio. Sistemate le fettine di carne su un ripiano, salatele e pepatele leggermente poi mettete su ogni fettina una fetta di pancetta, quale fetta di caciocavallo, un piccolo pezzetto di aglio e una spolverata di prezzemolo tritato.
Richiudete a involtino la carne e fissatela con uno stuzzicadenti. Ungete una pirofila con l’olio e sistematevi dentro le bombette. Infornate a 180°C per 30-35 minuti.
Sugo di braciole
Ingredienti:
600 ml di passata di pomodoro
1 cipolla bianca piccola
1 carota piccola
1 costa di sedano
Mezzo bicchiere di vino rosso fermo
1 spicchio d’aglio
1 peperoncino
Prezzemolo fresco
200 gr di pecorino
Olio extravergine di oliva
Sale
Pepe
Preparazione:
Mettete le scaloppine su un ripiano e conditele con aglio, pecorino e prezzemolo tritati, poi arrotolatele come per formare dei classici involtini e fissateli con uno stuzzicadenti.
In un’ampia pentola antiaderente scaldate un filo d’olio e soffriggetevi la carota, il sedano e la cipolla finemente tritati.
Aggiungete le braciole e rosolatele bene su tutti i lati, poi sfumate con il vino rosso.
Fate evaporare l’alcol e poi aggiungete la passata di pomodoro, regolate di sale e di pepe e lasciate cuocere a fuoco lento per 60 minuti. Condite le orecchiette con il sugo oppure servite le braciole con abbondante pane abbrustolito.
Polpette di pane
Ingredienti:
500 gr di pane raffermo
2 Uova Extra Fresche Grandissime AIA
100 gr di Parmigiano reggiano grattugiato
100 gr di mozzarella
Latte
Prezzemolo fresco
Olio per friggere
Sale
Pepe
Preparazione:
Inumidite il pane nel latte poi strizzatelo e sistematelo in una terrina. Aggiungete le uova, il formaggio grattugiato, la mozzarella tagliata a dadini, l’aglio e il prezzemolo tritati. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e formate delle polpettine.
Scaldate l’olio per frittura e quando avrete raggiunto una temperatura di circa 170°C friggete le polpette poche alla volta. Quando le polpettine saranno dorate e croccanti all’esterno, scolatele sulla carta per fritti, salatele e servitele ben calde.
Gnocchetti sardi: il viaggio a Cagliari
Vogliamo portarvi alla scoperta delle bellezze di Cagliari, svelandovi posti stupendi da ammirare e la ricetta degli gnocchetti sardi con salsiccia per assaporare tutto il gusto della tradizione culinaria di Cagliari.
Gli gnocchetti sardi, in dialetto malloreddus, sono una varietà di pasta tipica della Sardegna: hanno la forma di una conchiglia e sono fatti di farina di semola e acqua. Le loro origini sono antiche e derivano dalla tradizione culinaria contadina, basata sulla coltura del grano.
Potete cucinare gli gnocchetti sardi con un sugo alla salsiccia davvero squisito. Ma prima di svelarvi questa ricetta tradizionale, fatevi accompagnare in un giro turistico alla scoperta delle meraviglie della città di Cagliari.
La città di Cagliari si affaccia sul golfo degli Angeli (nella parte meridionale della Sardegna) e vanta di una storia e una tradizione plurimillenaria, ricca di cultura e monumenti.
Dalla basilica di Nostra Signora Bonaria, al bastione di Saint Remy passando per lo splendido palazzo civico, ecco tutto ciò che non potete perdere nel vostro viaggio alla scoperta di Cagliari!
Infine, ecco la ricetta buonissima degli gnocchetti sardi con salsiccia!
Ingredienti:
- 700 gr di salsiccia Paesana Luganega Maxi AIA
- 400 gr di gnocchetti sardi
- 650 gr di passata di pomodoro
- origano
- olio EVO
- 60 gr di sedano
- 100 gr di cipolle bianche
- brodo vegetale q.b.
- sale
- 100 gr di carote
- 130 ml di vino rosso
- zucchero q.b.
- pepe
- concentrato di pomodoro q.b.
Preparazione:
Private le carote delle estremità e pelatele. Private la costa di sedano della membrana filamentosa esterna e sbucciate la cipolla che poi dividerete a metà. Adesso riducete tutte le verdure in piccoli cubetti. Private la salsiccia Paesana Luganega Maxi AIA della buccia e sbriciolatela. In una padella antiaderente fate scaldare un filo di olio EVO e il trito di cipolla, carte e sedano, mescolando di tanto in tanto. Sfumate con un cucchiaio di brodo vegetale e fate cuocere per circa 10 minuti.
Unite adesso la salsiccia Paesana Luganega Maxi AIA e sfumate con il vino rosso. Aggiungete la salsa di pomodoro, un pizzico di zucchero, un cucchiaino di concentrato di pomodoro, sale, pepe, un pizzico di origano e continuate a mescolare fino a che la salsa non si sarà addensata. Fate cuocere per 2 ore.
Dopodiché, in una pentola portate a bollore abbondante acqua salata per poi versare gli gnocchetti sardi che farete cuocere per circa 10 minuti. Una volta pronti, scolateli e versateli nella padella con il ragù. Fateli saltare per pochi minuti e servite ben caldi: buon appetito!
Insalata di arance con aeQuilibrium: un viaggio invernale in Sicilia
La Sicilia è la regione italiana che più di ogni altra viene riconosciuta come la patria del sole, del buon cibo e del patrimonio artistico e architettonico. È questa infatti un’isola ricca di paesaggi incontaminati, spiagge cristalline e templi antichi che attira ogni anno migliaia di turisti da ogni parte del mondo. La Sicilia è anche una delle regione con la tradizione culinaria più forte: dal pane cunzatu alla caponata di melanzane, passando per la pasta alla norma e la scaccia modica, gli amanti del buon cibo troveranno pane per i loro denti.
Palermo
Capoluogo della regione, Palermo vanta una storia antichissima che l’ha vista protagonista delle vicende dl Mediterraneo e dell’Europa tutta. Palermo fu fondata dai dai Fenici tra il VII e il VI secolo a.C. Visitare la città vi riporterà indietro nel tempo e resterete a bocca aperta nell’ammirare le imponenti architetture e i monumenti in cui l’influenza araba è ancora visibile. Ecco una lista dei luoghi imperdibili che vi consigliamo di visitare in città:
- Palazzo dei Normanni
- Duomo di Monrelae
- La Cattedrale di Palermo
- Teatro Massimo Vittorio Emanuele
- L’orto botanico
- Il mercato della Vucciria
- Santuario di Santa Rosalia
Agrigento
La città di Agrigento è stata fondata intorno al 580 a.C e raggiunse il massimo splendore intorno al V secolo a.C. Agrigento è infatti un museo a cielo aperto in quanto ricca di templi dorici che occupano l’area della cosiddetta Valle de Templi, inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dall’UNESCO. Ecco una lista dei luoghi imperdibili che vi suggeriamo di visitare in città:
- Valle dei Templi
- Cattedrale di San Gerlando
- La casa natale di Luigi Pirandello
- Il castello di Favara
Ma Palermo e Agrigento sono solo due delle tante città imperdibili in questa isola meravigliosa. Ecco una lista delle città da non perdere nel vostro viaggio in Sicilia:
- Catania
- Siracusa
- Ragusa
- Messina
- Noto
- Cefalù
- Taormina
- Modica
- Caltagirone
La Sicilia è anche la terra delle arance rosse, saporitissime e davvero gustose. Ecco allora una ricetta facile e veloce per respirare tutto il profumo della Sicilia in casa vostra: l’insalata di arance con aeQuilibrium.
Ingredienti
- 1 confezione di petto di pollo al forno aeQuilibrium AIA
- 1 kg di arance
- Sale
- Olio EVO
- 100 gr di olive denocciolate
- Pepe
- 70 gr di cipolle rosse
Preparazione
Tagliate le cipolle a julienne e mettetele in ammollo in una bacinella con acqua fredda per circa 15 minuti, così che si ammorbidiscano e che il loro sapore intenso si attenui. Nel frattempo, tagliate il petto di pollo al forno aeQuilibrium AIA a strisce, pelate le arance a vivo e mettete tutti gli ingredienti in un’insalatiera assieme alle olive. Condite con un filo di olio EVO, un pizzico di sale e uno di pepe. La vostra insalata di arance con Aequilibrium è pronta per essere portata in tavola!
Il ragù di carne Napoletano: viaggio alla scoperta delle sue origini
Quando si parla di ragù di carne, non si può di certo restare indifferenti davanti ad uno dei protagonisti della cucina della domenica: il ragù napoletano!
Il ragù napoletano, da non confondersi con il ragù alla bolognese, è una vera istituzione campana, non esiste una ricetta certa, perché ogni famiglia custodisce gelosamente la sua, ma ci sono alcune regole inderogabili per prepararlo alla perfezione:
- non è un piatto per chi ha fretta, il ragù napoletano deve cuocere a lungo
- i tagli di carne sono a scelta, ma è vietato usare la carne macinata
- niente fiamma alta, la cottura del ragù napoletano deve essere dolce
Nato intorno al 1300, dietro alla ricetta del ragù di carne alla napoletana, c’è una leggenda legata ad un uomo tanto ricco quanto cattivo che, si riappacificò con i suoi nemici solo grazie ad un piatto di maccheroni con questa magnifica salsa preparategli dalla moglie.
Leggende a parte, il ragù napoletano ha conquistato in breve tempo tutte le famiglie napoletane che, ancora oggi, per le grandi occasioni e per il pranzo della domenica, preparano questo ragù denso ed avvolgente, dal sapore unico. La ricetta del ragù napoletano si tramanda da generazione in generazione, con pazienza e devozione. Con il ragù napoletano si condiscono i maccheroni, o gli ziti napoletani spezzati, una tipica pasta cilindrica, ma il ragù viene anche servito come secondo piatto accompagnato a pane casereccio e contorni di verdure.
Come abbiamo detto, la preparazione del ragù napoletano, richiede molto tempo, questa salsa infatti deve cuocere da un minimo di 4 ore fino a 6/8 ore. Ci sono esperte signore napoletane che sostengono che il ragù di carne alla napoletana, debba cuocere per una notte intera.
Gli ingredienti principali per preparare il ragù napoletano sono: passata di pomodoro, concentrato di pomodoro, cipolla e carne. La ricetta originale non prevede l’uso di aglio, sedano e cipolla. Una volta pronto, il ragù napoletano sarà una salsa ristretta di colore rosso intenso e avvolgerà la pasta come nessuna salsa è in grado di fare. Siete dei disastri ai fornelli? Niente paura, prima di passare alla ricetta del ragù napoletano, eccovi 4 varianti di ragù per principianti, scoprite tutte le ricette complete!
Se vi piacciono i sapori decisi e tradizionali, eccovi la nostra ricetta del ragù napoletano.
Ingredienti:
- 2 cipolle piccole
- 2 litri di passata di pomodoro
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 8 Costine di Suino AIA
- 1 bicchiere di vino rosso fermo
- 8 fette di pancetta arrotolata
- 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
- 4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 8 Sottilissime di Bovino AIA
- 1 kg di polpa di vitello
- Olio extravergine di oliva
- 4 foglie di basilico
- Sale
Preparazione:
Per prima cosa preparate gli involtini che andranno nel ragù napoletano. Stendete le fettine di bovino, ricopritele con le fettine di pancetta e conditele con prezzemolo e Parmigiano Reggiano grattugiato, poi arrotolatele e legatele con lo spago da cucina.
In un ampio tegame soffriggete le cipolle finemente tritate in olio extravergine di oliva. Aggiungete poi le carni e rosolatele a fuoco dolce su tutta la superficie. Bagnate la carne e la cipolla con il vino rosso solo quando le cipolle saranno ben appassite e la carne sarà perfettamente rosolata.
Fate evaporare il vino e aggiungete la passata e il concentrato di pomodoro. Regolate di sale, mescolate bene e mettete il coperchio in modo che non copra del tutto la superficie aperta della pentola.
A questo punto il ragù napoletano dovrà cuocere a fuoco bassissimo per almeno 4 ore. Mezz’ora prima della cottura, aggiungete le foglie di basilico e assaggiate per verificare che il ragù di carne sia sufficientemente saporito!
Un piccolo trucchetto per chi ha poco tempo…
Preparare un ragù napoletano in meno di 4 ore, è impensabile, ma se avete una vita frenetica e non volete rinunciare al gusto della tradizione, eccovi un piccolo trucchetto per preparare il ragù napoletano in 1 ora soltanto. Certo, non sarà buono come quello della ricetta autentica, ma il sapore si avvicina molto e la soddisfazione del palato non sarà poca.
Soffriggete la cipolla nell’olio dentro la pentola a pressione, rosolate la carne, aggiungete vino, concentrato e passata di pomodoro e regolate di sale. A questo punto chiudete con il coperchio e abbassate il fuoco al minimo. Fate cuocere il ragù per 40 minuti, poi spegnete il fuoco e appena possibile eliminate il coperchio. Mescolate il vostro ragù napoletano nella versione veloce e fate cuocere per altri 10/15 minuti.
Gnocchi alla romana, la ricetta originale
Gli gnocchi alla romana sono perfetti per ogni occasione. Provateli, non solo di giovedì!
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Difficoltà
Facile
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Numero persone
4
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Tempo totale
45 min
Ingredienti
- 250 g di semolino
- 2 tuorli
- 1 l di latte
- 100 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 100 g di burro
- 50 g di pecorino romano grattugiato
- Noce moscata
- Sale
Come i più classici gnocchi di patate, anche gli gnocchi alla romana sono facili da preparare e sono un perfetto primo piatto autunnale da mangiare insieme a tutta la famiglia quando le giornate iniziano a diventare un po' più fredde. Ottimi anche per la schiscetta dell'ufficio, gli gnocchi alla romana sono delicati, morbidi dentro e croccanti in superficie.
Perfetti anche come finger food da aperitivo se presentati in coppette monoporzione, gli gnocchi alla romana sono molto versatili e possono essere serviti nella loro versione classica, in bianco, o accompagnati da una saporita salsa di pomodoro. Per i più golosi, una crema alla carbonara sarà sublime!
Insieme al pollo ai peperoni e ai saltimbocca alla romana, anche questi gnocchi vi riporteranno verso gli ingredienti della Capitale, quei sapori tipicamente italiani che hanno saputo conquistare tutta l'Italia!
Scoprite la ricetta originale degli gnocchi alla romana, da preparare per il giovedì... Ma non solo!
Procedimento
/01
Cominciate a preparare gli gnocchi alla romana mettendo il latte in un tegame, mettetelo sul fuoco e aggiungete una noce di burro, una presa di sale e un pizzico di noce moscata. Quando il latte comincerà a bollire, aggiungete a pioggia il semolino mescolando con vigore aiutandovi con una frusta. In questo modo eviterete la formazione di grumi. Continuate a mescolare per qualche minuto, aspettando che il composto diventi denso. A questo punto spegnete il fuoco e aggiungete i tuorli mescolando con un cucchiaio per amalgamare bene tutti gli ingredienti.
/02
Aggiungete il Parmigiano Reggiano grattugiato, amalgamate bene e versate il composto ottenuto su una teglia coperta da carta forno. Arrotolate il composto nella carta forno fino a formare un cilindro che modellerete con i palmi delle mani. Sistemate il rotolo ottenuto in frigorifero per 20-25 minuti, in modo che prenda la giusta forma raffreddandosi.
/03
Estraete il composto degli gnocchi alla romana dal frigorifero, eliminate la carta forno e tagliate il cilindro a dischi spessi circa 1,5 cm. Per agevolare il taglio, bagnate la lama del coltello con acqua fredda.
/04
Imburrate una teglia da forno, disponete al suo interno gli gnocchi e cospargete con burro fuso, pecorino romano grattugiato e infornate a 180°C per 15 minuti. A cottura ultimata passate alla funzione grill per altri 5 minuti. I vostri gnocchi alla romana saranno ben gratinati, croccanti in superficie e morbidissimi al cuore.
Cotoletta alla bolognese con insalata
Ecco la ricetta della cotoletta alla bolognese con insalata!
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Difficoltà
Facile
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Numero persone
4
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Tempo totale
20 min
Ingredienti
- 2 confezioni di Sottilissime di Pollo panate AIA
- 8 fette di prosciutto crudo
- Parmigiano Reggiano in scaglie
- Brodo di carne già pronto (1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, 1 foglia di alloro)
- 250 g di insalata verde
- 4 ravanelli
- Semi
- Olio extravergine di oliva
- Sale
Oggi AIA vi propone una ricetta delicata e allo stesso tempo gustosissima che riuscirete a preparare i pochi minuti e che anche i bambini adoreranno: la cotoletta alla bolognese con insalata! Le Sottilissime di Pollo panate AIA sono le protagoniste di questa ricetta semplice e genuina che viene resa ancora più golosa dal prosciutto crudo e dal parmigiano reggiano. Potete preparare la cotoletta alla bolognese con insalata in occasione di un pranzo in famiglia, una cena tra amici, o addirittura cucinarla per riempire la schiscetta da portate in ufficio con gusto!
Ecco la ricetta completa!
Procedimento
/01
Pulite le verdure e preparate il brodo di carne.
/02
Sistemate le Sottilissime di Pollo panate AIA in una pirofila in vetro, aggiungete su ogni cotoletta una fetta di prosciutto crudo e qualche scaglia di Parmigiano Reggiano. Aggiungete nella pirofila il brodo di carne (la quantità necessaria per coprire tutta la superficie della pirofila, ma che non superi la carne).
/03
Fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 5 minuti. Quando il brodo sarà evaporato e il formaggio sarà fuso, la cotoletta è pronta. Servitela con un’insalata verde con semi e ravanelli.
La vostra cotoletta alla bolognese con insalata è pronta per essere servita!
Pasta alla norma, la ricetta originale siciliana
Uno dei piatti della tradizione nostrana più amati: ecco la ricetta originale della pasta alla norma!
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Difficoltà
Facile
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Numero persone
4
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Tempo totale
30 min
Ingredienti
- 500 g di pomodori pelati
- 400 g di maccheroni
- 200 g di ricotta salata
- 2 melanzane
- Aglio
- Olio extravergine di oliva
- Sale
- Pepe
La pasta alla norma è una delle specialità gastronomiche regionali preferite dagli italiani.
Vero simbolo della tradizione culinaria siciliana, la pasta alla norma è un piatto a base di maccheroni (ma anche di altri tipi di pasta) conditi con salsa di pomodoro e con l’aggiunta successiva di melanzane fritte, ricotta salata grattugiata e basilico fresco. Facile e veloce da cucinare, potete servirla agli amici durante una cena in giardino o per il pranzo della domenica in famiglia.
La storia delle origini del nome di questo piatto è curiosa: sembra infatti che a dare il nome di pasta alla norma fu un commediografo catanese, che davanti ad un piatto di pasta così condito esclamò: “Chista è ‘na vera Norma!“, ad indicarne la suprema bontà, paragonandola al capolavoro del grande compositore Vincenzo Bellini, al quale è dedicato il Teatro Massimo di Catania, indiscussa città d’origine di questa ricetta.
Un primo piatto perfetto per una cena in casa tra amici, ecco la ricetta originale della pasta alla norma!
Procedimento
/01
Lavate e spuntate le melanzane, quindi tagliatele a fette di 4 mm di spessore in senso verticale. Ponetele in un colapasta cospargendole, strato per strato, di sale grosso, poi copritele con un piatto e sistemate al di sopra di esse un peso: lasciatele spurgare così per almeno mezz’ora.
/02
Intanto cominciate a preparare la salsa di pomodoro, per rendere il vostro piatto un vero trionfo di bontà e genuinità. Fate dorare l’aglio nell’olio. Aggiungete quindi i pomodori pelati e fate cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti.
/03
Una volta spento il fuoco, aggiungete metà delle foglie di basilico fresco. Sciacquate le melanzane sotto l’acqua corrente, poi asciugatele per bene con un canovaccio pulito e quindi friggetele in olio di oliva ben caldo ma non bollente, fino a dorarle. Trasferite le melanzane su della carta assorbente da cucina per eliminare l’olio in eccesso.
/04
Grattugiate in modo grossolano la ricotta salata e buttate la pasta nell’acqua bollente e salata. Mentre la pasta cuoce, tagliate a listerelle le melanzane fritte e trasferitele in una padella assieme a qualche cucchiaio di sugo di pomodoro.
/05
Quando la pasta sarà al dente, scolatela ed unitela al condimento in padella; fate saltare un minuto e poi servite la pasta ricoprendola con il restante sugo di pomodoro, qualche fetta di melanzana intera, della ricotta salata grattugiata, e le restanti foglie di basilico fresco.
La pasta alla norma, nella sua ricetta originale siciliana, è pronta per essere servita in tavola!
Consigli
Preparata con pochi e semplici ingredienti, che devono perciò essere assolutamente di primissima qualità, la pasta alla norma è una pietanza che racchiude in sè tutti i profumi e i colori dell’isola mediterranea. Le versioni di questa ricetta sono le più disparate e si va da chi preferisce il Parmigiano, il caciocavallo o il ragusano, a chi aggiunge anche capperi e qualche acciuga. Una delle cose su cui però tutti sono d’accordo, è che non possono assolutamente mancare le foglioline di basilico che, con il loro profumo e aroma, bilanciano perfettamente la marcata sapidità del piatto.
Pasta all’amatriciana con pancetta
La pasta all’amatriciana con pancetta ha solo una regola, va servita abbondante: ecco la ricetta!
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Difficoltà
Facile
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Numero persone
4
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Tempo totale
30 min
Ingredienti
- 250 g di pancetta
- 360 g di pasta
- 400 g di pomodori pelati
- Mezza cipolla
- 100 g di pecorino romano
- Olio extravergine di oliva q.b.
- 1 peperoncino fresco
- Sale
- Pepe
C’è chi la vuole con il guanciale - come la carbonara - e chi invece la preferisce con la pancetta. Qualunque sia il vostro gusto, una cosa è certa: la ricetta della pasta all’amatriciana ha conquistato i palati degli italiani e non solo!
La pasta all’amatriciana rientra nelle ricette della tradizione gastronomica italiana, come le lasagne al ragù e i tortellini, per questo siamo tutti affezionati a questa grande preparazione. Avvolgente, saporita e carica di gusto, la pasta all’amatriciana può essere preparata con diversi formati: bucatini, spaghetti, rigatoni... Sta a voi decidere il modo migliore per portarla in tavola. L’unica vera regola è quella di abbondare con le quantità e lasciarsi conquistare da tutto il sapore di questi ingredienti unici.
Scoprite qui come preparare un'ottima pasta all'amatriciana con la pancetta!
Procedimento
/01
Tagliate la pancetta a striscioline e rosolatela in padella con pochissimo olio extravergine di oliva.
Quando sarà ben rosolata, toglietela dal fuoco e lasciatela da parte in una ciotolina.
/02
Affettate finemente la cipolla che farete appassire nella stessa padella della pancetta con il peperoncino tagliato a rondelle.
Schiacciate i pomodori pelati con la forchetta e uniteli alla cipolla, quindi fate cuocere a fuoco dolce per 10 minuti.
/03
Aggiungete ora la pancetta alla salsa, regolate di sale e di pepe e fate cuocere per altri 10 minuti a fuoco moderato.
Lessate i bucatini (o il formato di pasta che avete scelto) in abbondante acqua bollente salata e scolateli al dente.
/04
Versate i bucatini nel sugo e, prima di servire, spolverate con una grattugiata di pecorino romano.
Servite la vostra pasta all’amatriciana caldissima!
Carbonara, la ricetta originale romana
La ricetta perfetta per portare in tavola un classico della cucina italiana.
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Difficoltà
Media
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Numero persone
4
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Tempo totale
20 min
Ingredienti
- 400 g di spaghetti
- 300 g di guanciale
- 200 g di pecorino romano
- 1 uovo intero
- Pepe q.b.
La pasta alla carbonara è il piatto migliore e il più veloce da preparare per il pranzo della domenica. Questa è una delle grandi ricette della tradizione gastronomica italiana che dovete assolutamente saper preparare perché vi risolverà tante situazioni in famiglia o tra amici.
Per ottenere un’ottima pasta alla carbonara scegliete con cura le materie prime in modo da ottenere un gusto perfetto. La preparazione veloce e il procedimento semplice vi permetterà di usare la pasta alla carbonara come ricetta dell’ultimo minuto, ideale anche per quelle serate da passare davanti alla tv in cui c’è bisogno di ricette lampo. In una tranquilla serata a cena con tutta la famiglia, la pasta alla carbonara accontenterà davvero tutti.
Seguite il procedimento passo passo ed eviterete i soliti banali errori in cucina.
Procedimento
/01
Mettete una pentola piena di acqua sul fuoco e portate ad ebollizione, quando sarà arrivata a temperatura aggiungete il sale grosso.
/02
Mentre l’acqua è sul fuoco, tagliate il guanciale a listarelle non troppo sottili (e nemmeno troppo lunghe!) e poi fatelo rosolare in una padella ben calda. Basteranno circa 3 minuti: il guanciale diventerà ben croccante e il grasso trasparente. Spegnete quindi il fuoco e occupatevi delle uova.
/03
In un piatto o una ciotola capiente mettete i 4 tuorli e l’uovo intero e sbattete con una forchetta. Inserite anche il pecorino grattugiato, un pizzico di sale e il pepe macinato fresco. Continuate a sbattere per qualche minuto in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti. Più a lungo lavorerete, più l’impasto diventerà soffice.
/04
Quando il guanciale si sarà raffreddato, potete aggiungerlo alle uova.
/05
Non resta che far cuocere la pasta: mettete gli spaghetti in acqua e fateli cuocere girandoli spesso. Quando saranno pronti, prima di scolarli, prendete un mestolo di acqua di cottura e tenetela da parte in un piatto fondo o in una scodella.
/06
Scolate gli spaghetti e versateli nella ciotola con le uova e la pancetta e mescolate tutti gli ingredienti. Le uova, a contatto con il calore della pasta, si addenseranno leggermente: in caso potete aggiungere un pochino di acqua di cottura per allungare la salsa. Quando il sugo sarà ben amalgamato, potete portare in tavola gli spaghetti non prima di aver grattugiato sopra altro pecorino e del pepe.
Consigli
Per la ricetta della carbonara originale romana ogni ingrediente è importante: dalle Uova extra fresche allevate a terra AIA al pecorino romano fragrante fino al guanciale. Su questo punto non si transige: la pasta alla carbonara non si fa con la pancetta che invece sarà ottima in altre diverse ricette e sughi: scopriteli qui!
Con la ricetta originale romana della carbonara non potrete fallire, ma se volete allestire un menù tutto goloso che conquisti tutti, la seconda portata migliore da proporre sono le deliziose polpette al sugo: ecco qui la ricetta!
Lasagne alla bolognese, la ricetta originale
Ecco la ricetta originale per cucinare le lasagne alla bolognese!
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Difficoltà
Facile
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Numero persone
4
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Tempo totale
75 min
Ingredienti
- 3 uova fresche
- 400 g di farina 00
- 400 g di spinaci
- 150 g di pancetta
- Parmigiano grattugiato
- ½ bicchiere di vino bianco
- 300 g di passata di pomodoro
- 700 g di macinato misto
- 90 g di burro
- 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
- Sale grosso
- Olio extravergine di oliva
- Pepe
- Besciamella q.b.
- 1 sedano
- 1 carota
- 1 cipolla
Le lasagne alla bolognese sono un piatto tipico della tradizione culinaria italiana, che non può mancare sulla tavola in occasione di un pranzo della domenica con i parenti.
Si tratta di una preparazione perfetta da servire se si sono invitati gli amici a cena e si vuol fare una figura da veri chef. Cucinare le lasagne alla bolognese non è così difficile se si dispone della ricetta originale e dei giusti suggerimenti.
Ecco allora come preparare delle lasagne alla bolognese da sogno!
Procedimento
/01
In una casseruola, mettete a scaldare un filo di olio extravergine di oliva, il burro, la cipolla, il sedano e la carota tritati, quindi lasciate soffriggere a fuoco lento.
/02
Aggiungete poi anche la pancetta e la carne macinata, avendo cura di mescolare bene di tanto in tanto. Una volta che la carne inizierà a cambiare colore, aggiungete anche un pizzico di sale grosso e di pepe. Sfumate con il vino bianco e aggiungete la passata e il concentrato di pomodoro.
/03
Continuate a mescolare bene, coprite con il coperchio e lasciate cuocere per circa 2 ore a fuoco lento.
/04
Nel frattempo, ponete gli spinaci in una casseruola assieme ad un filo di acqua e di sale e cuoceteli con il coperchio fino a farli ammorbidire. Appena pronti, scolate gli spinaci e strizzateli bene. Poneteli nel bicchiere del mixer e frullate bene.
/05
Impastate a mano gli spinaci, le uova e la farina, così da ottenere una pasta omogenea che metterete in un sacchetto di plastica trasparente chiuso. Farete riposare a temperatura ambiente per circa un’ora.
/06
Trascorso questo tempo stendete la pasta con un mattarello e ricavate dei rettangoli di dimensioni poco inferiori a quelle della teglia da forno che utilizzerete. Fate bollire dell’acqua con sale ed olio all’interno di una casseruola e mettetevi a lessare un rettangolo di pasta alla volta, che poi scolerete e tamponerete con un canovaccio. Adagiate un primo rettangolo di pasta nella teglia da forno e ricopritelo con uno strato di besciamella, ragù e parmigiano grattugiato.
/07
Ripetete l’operazione partendo da uno strato di pasta e procedete fino ad esaurimento degli ingredienti, ovvero quando avrete raggiunto tra i 4 e i 5 strati. Coprite tutto con un ultimo strato di pasta.
/08
Fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 45 minuti. Dopodiché, togliete il primo strato di pasta e fate gratinare per qualche minuto, per poi sfornare e servire la vostre lasagne alla bolognese ancora fumanti.
Buon appetito!
Consigli
Se volete lasagne ancora più gustose, aggiungete qualche fettina di mozzarella tra uno strato e l'altro.
Minestra maritata, la ricetta campana
Calda e avvolgente, la minestra maritata è un classico delle tavole invernali campane. Ecco la ricetta!
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Difficoltà
Facile
-
Numero persone
4
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Tempo totale
1 ore
Ingredienti
- 3 Braciole di Coppa AIA
- 3 Fette di Pancetta AIA
- 8 fette di cotechino
- 200 g di broccoletti
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla bianca
- 3 l di brodo di carne
- 200 g di scarola
- 200 g di cavolo cappuccio
- 1 spicchio d'aglio
- 1 rametto di rosmarino
- Mezzo bicchiere di vino bianco fermo
- Olio extravergine di oliva
- 4 fette di pane in cassetta o rustico
- Sale
- Pepe
Se è vero che la pasta e fagioli è un piatto tipico di tante regioni d’Italia, tra cui la Campania, la minestra maritata appartiene unicamente a Napoli. Come gli struffoli, anche la minestra maritata fa parte della tradizione culinaria natalizia e si porta in tavola nelle grandi occasioni speciali.
Preparare la minestra maritata non è difficile e il risultato che otterrete è un caldo ed avvolgente comfort food ideale per il pranzo di Natale. Ecco come fare!
Procedimento
/01
Per prima cosa occupatevi delle verdure. Pulite i broccoletti e tagliate le cimette, pelate le carote e tagliatele a rondelle, poi sfibrate il sedano con il pela patate e tagliate anche questo a rondelle. Affettate la cipolla finemente e tagliate a listerelle la scarola e il cavolo cappuccio.
/02
Scaldate il brodo di carne e quando raggiungerà il bollore, immergete tutte le verdure. Abbassate il fuoco e fate cuocere per 30 minuti. In una padella antiaderente, rosolate la pancetta, tagliata a striscioline, fino a quando non sarà ben croccante. Tagliate a fette il cotechino e poi a cubetti.
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In una padella, rosolate uno spicchio d’aglio in olio extravergine di oliva, aggiungete le braciole di maiale e un rametto di rosmarino e una volta che la carne sarà ben rosolata, sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Portate a cottura il maiale e poi tagliate la carne a cubetti. Aggiungete la pancetta, il cotechino e il maiale al brodo e fate cuocere per altri 15 minuti. A questo punto la vostra minestra maritata è pronta per essere servita ben calda accompagnata con crostini di pane croccante o, a piacere, con cubetti di provola.
Pollo alla genovese, la ricetta
Saporito e facile da preparare, il pollo alla genovese è un’ottima ricetta della tradizione da provare.
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Difficoltà
Facile
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Numero persone
4
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Tempo totale
60 min
Ingredienti
- 1 confezione di Pollo in Parti AIA
- 1 spicchio d’aglio
- Mezzo bicchiere di vino bianco fermo
- 1 rametto di rosmarino
- 3 foglioline di salvia
- Olio extravergine di oliva
- Sale
- Pepe
Quando si tratta di ricette della tradizione, il pollo alla genovese occupa sicuramente una posizione importante sulle tavole italiane.
Facilissimo da preparare, il pollo alla genovese prevede l’uso di pochissimi ingredienti ed è buono come il pollo alla diavola o il pollo alla cacciatora. A differenza del classico pollo al forno, il pollo alla genovese si prepara in padella come la più etnica ricetta del pollo alle mandorle.
Ecco come preparare un favoloso pollo alla genovese adatto a tutte le occasioni.
Procedimento
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Per questa ricette è necessario avere una padella molto ampia e antiaderente. Scaldatevi un filo d’olio e aggiungete poi il pollo facendo attenzione a lasciare un po’ di spazio tra un pezzo e l’altro. Rosolate bene il pollo fino a quando non sarà ben dorato in tutta la sua superficie.
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Fate cuocere il pollo per 40 minuti circa girandolo ogni tanto e aggiungendo se necessario qualche cucchiaio di brodo o di acqua.
A questo punto il vostro morbidissimo pollo alla genovese è pronto per essere servito!
Sandwich di petto di pollo alla siciliana
Fresca, gustosa e dal sapore mediterraneo: ecco la ricetta del sandwich di petto di pollo alla siciliana!
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Difficoltà
Facile
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Numero persone
4
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Tempo totale
30 min
Ingredienti
- 1 confezione di Petto di Pollo AIA
- Mezzo pane tipo Altamura
- 200 g di passata di pomodoro
- 1 cucchiaio colmo di capperi dissalati
- 2 cucchiai di olive nere denocciolate
- 1 rametto di origano fresco
- 1 ciuffetto di basilico
- 1 spicchio d’aglio
- Olio extravergine di oliva
- Sale
- Pepe
Se amate il petto di pollo alla siciliana, questo sandwich diventerà il vostro preferito. Ideale per un pic nic primaverile, per la schiscetta del pranzo, ma anche per una cena informale tra amici, il sandwich di petto di pollo alla siciliana raccoglie tutti i sapori del Mediterraneo.mento in modo da lasciarlo croccante.
Gli ingredienti sono semplici e la ricetta è facilissima, con pochi veloci passaggi preparerete un sandwich alla siciliana buonissimo!
Procedimento
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Capperi, olive e pomodori, mescolati al profumo delle erbe aromatiche, regaleranno al vostro petto di pollo uno sprint in più e un sapore unico e indimenticabile. Ecco come prepararlo! Tagliate il petto di pollo a striscioline e rosolatelo in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio in camicia. Quando sarà perfettamente cotto all’esterno, eliminate il pollo e tenetelo da parte in caldo.
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Nella stessa padella, aggiungete la passata di pomodoro, i capperi dissalati, le olive denocciolate e regolate di sale e di pepe. Fate cuocere per 5 minuti la salsa poi unite un rametto di origano e un ciuffetto di basilico. Tagliate a fettine il petto di pollo e unitelo alla salsa. Mescolate bene e fate cuocere a fuoco dolce per 15 minuti.
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Nel frattempo, tagliate il pane e tostatelo fino a quando non sarà ben croccante. Quando il pollo sarà cotto, farcite due fette di pane e il vostro sandwich di petto di pollo alla siciliana è pronto. Farcite il pane all’ultimo momento in modo da lasciarlo croccante.
Supplì, la ricetta sfiziosa
Ecco la ricetta sfiziosa e facile del supplì!
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Difficoltà
Facile
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Numero persone
2
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Tempo totale
25 min
Ingredienti
- 2 uova extra fresche grandissime AIA
- 200 g di riso
- Ragù di carne (pronto o fatto in casa)
- Sale
- Pepe
- 1 mozzarella
- Pangrattato
- Olio di semi
- Brodo vegetale
Piatto tipico della cucina romana, il supplì è apprezzato in tutta Italia e il suo caratteristico nome deriva dall’italianizzazione del termine francese surprise, ovvero sorpresa. Uno dei tanti nomi di questa celebre ricetta è “supplì al telefono”: per mangiarlo caldo infatti si doveva aprirlo in due così che la mozzarella andasse a creare un vero e proprio filo tra le due parti di riso, facendo sembrare il tutto un telefono.
Potete preparare il supplì per servirlo in occasione di un aperitivo in casa con gli amici oppure cucinarlo come antipasto in occasione di una cena o un pranzo in famiglia.
Ecco la ricetta sfiziosa del supplì!
Procedimento
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Per prima cosa preparate il ragù di carne: ecco la ricetta di quello alla bolognese e di quello alla napoletana. Adesso fate cuocere il riso direttamente nel ragù allungando la cottura con il brodo vegetale e aggiungendo un pizzico di sale e pepe. Una volta cotto il riso trasferitelo in una ciotola dove lo farete raffreddare . In una ciotola sbattete le uova, tagliate poi la mozzarella a dadini, con la mano prendete un manciata di riso e adagiatevi al centro dei dadini di mozzarella richiudendo poi bene così da dare la forma di un vero e proprio supplì.
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Formate tanti supplì quanto la quantità di ingredienti vi permette e poi passate uno dopo l’altro ciascun supplì nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato. In un’ampia padella antiaderente fate scaldare l’olio e una volta che sarà caldo al punto giusto, immergetevi i supplì così che possano cuocere in maniera uniforme. Una volta che saranno dorati, scolateli, adagiateli su della carta assorbente e serviteli.
Consigli
Se questa ricetta della tradizione romana vi ha conquistato, provate anche quella dei saltimbocca e del pollo ai peperoni… Una vera prelibatezza!